Consulta, la legge sull’obbligo dei vaccini è fondata
(da DottNet) La decisione del governo di introdurre l’obbligo per dieci vaccini ‘non è irragionevole’, con buona pace di chi, come i movimenti no vax e la Regione Veneto si è scagliato contro il provvedimento. Anche le motivazioni della sentenza della Consulta che ha bocciato il ricorso veneto contro la legge danno ragione alla linea del ministro Lorenzin, anche se la stessa Corte Costituzionale ricorda che in determinate condizioni l’obbligo potrà essere tolto. Non è “irragionevole”, nell’attuale contesto e allo stato “delle condizioni epidemiologiche e delle conoscenze scientifiche”, l’intervento del legislatore che “ha ritenuto di dover rafforzare la cogenza degli strumenti della profilassi vaccinale”, scrive infatti la Consulta. Ma “nulla esclude che, mutate le condizioni, la scelta possa essere rivalutata e riconsiderata”. Secondo la Corte “la scelta del legislatore statale – si legge nella sentenza depositata oggi – non può essere censurata sul piano della ragionevolezza per aver indebitamente e sproporzionatamente sacrificato la libera autodeterminazione individuale in vista della tutela degli altri beni costituzionali coinvolti”. I giudici nel documento hanno sottolineato che nella “pratica medico-sanitaria la distanza tra raccomandazione e obbligo è assai minore di quella che separa i due concetti nei rapporti giuridici”, perché “in ambito medico, raccomandare e prescrivere sono azioni percepite come egualmente doverose in vista di un determinato obiettivo”. Inoltre viene apprezzato lo “spazio per un rapporto con i cittadini basato sull’informazione, sul confronto e sulla persuasione”, visto che prima di arrivare alle sanzioni la legge prevede colloqui con i genitori. Le motivazioni arrivano in un periodo ‘caldo’ per la legge, divenuta subito oggetto di scontro in campagna elettorale, con Lega e M5S pronti ad abrogarla. “Le motivazioni della Consulta – scrive Lorenzin su Facebook – rappresentano per questo una risposta chiara e concreta alle farneticanti affermazioni di alcuni schieramenti politici, come M5S e Lega, che oggi, per racimolare qualche in voto in più, giocano con la salute degli italiani”. Secondo i primi dati la legge sull’obbligo sta effettivamente facendo salire le coperture, anche se gli esperti segnalano situazioni difficili in molti centri vaccinali. A causarle soprattutto la scadenza del 10 marzo, oltre la quale i bambini non on regola non potranno essere ammessi a scuola.