Accesso a fondi Ue, Enpam avvisa: proposte telefoniche truffaldine agli iscritti
(da Doctor33) Una dozzina di Sos. Tanti ne hanno ricevuti gli uffici dell’Enpam da medici e dentisti destinatari di telefonate di sedicenti società di servizi che si presentano come consulenti in finanziamenti europei e chiamano in causa la Fondazione, a supporto delle loro proposte di mediare tra medico e programmi UE per ottenere rimborsi su eventuali ingenti spese sostenute negli anni passati. Tra l’acquisto di equipaggiamento e la ristrutturazione dello studio, vari motivi possono spingere il medico a una risposta purtroppo affermativa. In un caso al professionista è stato chiesto di acquistare un software per interloquire con Bruxelles alla ricerca dei finanziamenti per l’investimento fatto. L’Enpam ne riferisce sul sito: «Questi soggetti sostengono che Bruxelles ha messo loro a disposizione dei fondi ingenti finanziati anche al 100 per cento, e che basta solo fare domanda per ottenerli. In realtà sono truffatori e dopo aver ricevuto l’importo richiesto quasi sempre si rendono introvabili. Inoltre non hanno nulla a che fare con strutture istituzionali che garantiscono serietà e correttezza. È opportuno non sborsare le cifre richieste, anche se modeste, e segnalare l’accaduto ai Centri Europe Direct presenti sul territorio o agli Uffici della Rappresentanza della Commissione europea».
«È importantissimo sapere che i Fondi UE non coprono in nessun caso retroattivamente le spese sostenute da un professionista», aggiunge l’Ufficio stampa della Fondazione. «Per capire se la spesa che si intende effettuare rientri tra i progetti finanziabili ci si deve rivolgere a un consulente di fiducia o ad un ufficio che offra una analisi di progetto o ancora ad uno sportello regionale che fornisca dati sui fondi UE gestiti. Se servono informazioni sui bandi, il sito Enpam offre un’area riservata dove registrarsi e da cui (https://www.enpam.it/servizi/login) accedere a pubblicazioni statistiche». Se invece si cerca un consulente di fiducia, l’Associazione degli enti previdenziali privati Adepp guidata dal presidente Enpam Alberto Oliveti ha stretto una convenzione con Coopération Bancaire pour l’Europe (http://www.cbe.be/home), società con sede a Bruxelles che agli iscritti Enpam offre sconti dal 20 al 45% sul proprio operato e che con CheckUp Europa offre un quadro ampio delle opportunità di finanziamento per i progetti dei singoli. Al link https://www.enpam.it/wp-content/uploads/Bandi-europei-per-i-professionisti-dicembre-2017.pdf aggiornati allo scorso dicembre ci sono inoltre tutti i progetti varati con i fondi Ue per regione. Le regioni sono tra chi più spesso dispone dei fondi per proprie iniziative e a loro o a sportelli nazionali, a seconda del programma, vanno indirizzate le domande: non da persone fisiche ma da enti pubblici, associazioni, sindacati, ordini, onlus e imprese italiane o straniere con sedi locali. Fanno capo alle regioni le risorse provenienti da Fondo sociale Europeo e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale che scommettono sull’occupazione rispettivamente per categorie specifiche da formare (FSE) e nel mondo delle infrastrutture e della produzione (FESR). In evidenza questo mese le iniziative di tre regioni. La Campania ha messo a bando 100 milioni per la lotta al cancro con tre avvisi, il 353 (40 milioni) per progetti di partenariati o reti di imprese di potenziamento delle infrastrutture di ricerca; il 354 (20 milioni) per trasferimento tecnologico e avviamento di imprese innovative ad alto potenziale; il 355 (40 milioni) per realizzare piattaforme tecnologiche di ricerca collaborativa. Tra le proposte fin qui arrivate, telemedicina, teleassistenza, epidemiologia, piattaforme, imaging. La Sardegna invece ha stanziato 25 mila euro per l’avvio di nuove attività, domande entro il 30 giugno da formulare da parte di iscritti ad ordini od associazioni professionali; la Puglia ha pubblicato il 5° avviso Nidi – Nuove Iniziative d’impresa, per l’autoimpiego e la nascita di start up. Accanto ai programmi finanziati da FESR e FSE si propongono programmi UE dedicati, come Erasmus per la formazione, e alcuni di essi riguardano da vicino la professione medica, da Horizon 2020 di ricerca e collaborazione pubblico-privato (100 mila euro alle cinquanta migliori idee progettuali), a Life per la protezione dell’ambiente, da Cosme e Interreg per le piccole e medie imprese, a Easi che passa per gli ordini professionali ed è rivolto a promuovere occupazione e migliori condizioni di lavoro.