Le visite fiscali diventano digitali: l’Inps cambia le modalità
(da DottNet) La sentenza della Cassazione (http://www.dottnet.it/file/93686/sentenza-privacy/) che lo scorso 31 gennaio 2018 ha rigettato la richiesta di un dipendente per il risarcimento per danni morali contro il medico fiscale che l’ha visitato e che avrebbe annotato nel verbale di visita, consegnato al datore di lavoro, la prenotazione per un accertamento clinico dallo psichiatra, ha avuto un seguito. Dal prossimo aprile le visite fiscali saranno digitali, proprio per garantire la riservatezza del paziente. La decisione della Corte ha di fatto assolto il medico che aveva visitato l’uomo, ritenendo tuttavia responsabile il datore di lavoro che ha diffuso la notizia nonostante fosse un dato sensibile e quindi soggetto alla legge sulla privacy. Il medico, però, non è uscito del tutto indenne dalla vicenda poiché la Corte di Cassazione ha comunque considerato deplorevole il comportamento del medico Asle ha richiesto all’Inps di modificare la procedura affinché si evitino tali episodi che vanno a discapito della riservatezza dei dipendenti soggetti a visita fiscale. Dunque l’Ente di previdenza ha modificato le procedure introducendo, come detto, la digitalizzazione del controllo. L’Inps ha deciso di fornire ai medici legali un tablet con firma digitale che andrà a sostituire il vecchio netbook o la cartellina medica. Già dai prossimi mesi, quindi, il verbale della visita non sarà più cartaceo ma esclusivamente telematico e potrà essere visionato dal dipendente sul sito dell’Inps. Al paziente sarà comunque data una ricevuta per la visita effettuata, nella quale si potranno leggere solo i dati anagrafici, la prognosi e l’indicazione dell’esito, positivo o negativo e i giorni effettivi che ha concesso il medico. Stessa ricevuta verrà data al datore di lavoro e non ci sarà scritta né la diagnosi, né che tipo di terapia è stata consigliata, né se ci sono o meno ulteriori accertamenti clinici da fare.