Tatuaggi, nelle persone immunodepresse possibili gravi complicanze
(da Doctor33) Fare un tatuaggio può avere complicazioni inattese se il sistema immunitario non è completamente a punto, secondo un articolo pubblicato su BMJ Case Reports. «È improbabile che i pazienti discutano di volersi fare un tatuaggio con il loro medico. I pazienti immunodepressi a lungo termine sono spesso giovani adulti che potrebbero valutare la possibilità di farne uno, ed è noto che siano a maggior rischio di infezione, comprese le infezioni micobatteriche cutanee. Rappresentano quindi un gruppo che è potenzialmente a rischio più elevato di complicanze legate al tatuaggio e merita un’attenzione particolare» spiegano William Thomas Wilson, Mannix O’Boyle e William Leach, dello NHS Greater Glasgow and Clyde, Glasgow, autori del documento. I tre medici hanno gestito una paziente per dolore cronico all’anca sinistra, al ginocchio e alla coscia alcuni mesi dopo essere stata tatuata. La donna era stata in trattamento con farmaci immunosoppressori per diversi anni dopo aver ricevuto un doppio trapianto di polmone nel 2009. La paziente, che aveva già fatto un tatuaggio parecchi anni prima alla gamba destra senza alcun effetto negativo, ha deciso di farne un altro alla coscia sinistra, e dopo nove giorni ha sviluppato dolore al ginocchio sinistro e alla coscia, con necessità di forti antidolorifici. Dopo 10 mesi, ancora sofferente, si era rivolta a una clinica reumatologica, ma i test a cui si è sottoposta sono risultati negativi. In seguito, una biopsia del muscolo della coscia ha rivelato che soffriva di una miopatia infiammatoria cronica muscolare. Questa patologia può insorgere spontaneamente, ma in questo caso i medici ritengono che sia stata probabilmente collegata al processo del tatuaggio stesso, con effetti aggravati da un sistema immunitario compromesso. Trattata con fisioterapia, la donna dopo tre anni non ha più avuto dolore. «Riconosciamo che non ci sono prove per dimostrare in modo definitivo l’effetto causale, ma i tempi di insorgenza e la localizzazione dei sintomi erano ben correlati con il tatuaggio e non c’erano altri fattori identificati che potessero causare la malattia» scrivono gli autori. Non è chiaro in che modo il tatuaggio possa aver contribuito ai sintomi, ma è noto che il tipo di inchiostro o colorante utilizzato nei tatuaggi possa causare reazioni, in particolare se non viene utilizzato un materiale adatto.
(BMJ Case Rep. 2018. doi: 10.1136/bcr-2018-224968 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29914878