Dopo endoscopie e colonscopie il rischio infettivo è maggiore di quanto si pensi

(da Doctor33)   I tassi di infezione a seguito di colonscopie e di endoscopie del tratto gastrointestinale superiore effettuate presso i centri di chirurgia ambulatoriale (ASC) statunitensi, popolari alternative più convenienti e meno costose alle cure ospedaliere per interventi ambulatoriali e altre procedure, sono di gran lunga superiori a quanto ritenuto in precedenza, secondo uno studio pubblicato su Gut. «Sebbene si dica abitualmente ai pazienti che le comuni procedure endoscopiche sono sicure, abbiamo scoperto che le infezioni post-endoscopiche sono più comuni di quanto pensassimo e che variano ampiamente da una struttura ASC all’altra» afferma Susan Hutfless, della Johns Hopkins University, autrice senior del lavoro.  Ogni anno negli Stati Uniti, si eseguono oltre 15 milioni di colonscopie e 7 milioni di esofagogastroduodenoscopie (EGD). Utilizzando un database di assicurazioni sanitarie gli autori hanno esaminato i dati di sei stati (California, Florida, Georgia, Nebraska, New York e Vermont) relativi all’anno 2014, per monitorare le visite di pronto soccorso e ricoveri ospedalieri non programmati correlati a infezioni entro sette e 30 giorni dopo colonscopia o EGD. Ebbene, mentre si pensava che i tassi di infezione post-endoscopica fossero indicativamente di uno su un milione, i risultati di questo studio hanno mostrato che il tasso di infezione a sette giorni o meno dopo la procedura era leggermente superiore a 1 su 1.000 per le colonscopie di screening e pari a circa 1,6 su 1.000 per le colonscopie non di screening. Per quanto riguarda le EGD, il tasso si attestava invece a più di 3 per 1.000.   I pazienti che erano stati ricoverati in ospedale prima di sottoporsi a una delle procedure erano a rischio ancora maggiore di infezione. Infatti, quasi 45 su 1.000 pazienti entrati in ospedale entro 30 giorni prima di una colonscopia di screening sono stati ricoverati per un’infezione entro un mese, mentre per le EGD il tasso era di oltre 59 pazienti su 1.000. Gli autori hanno riscontrato che la grande maggioranza dei centri ASC segue linee guida scrupolose per il controllo dell’infezione, ma in alcuni di essi i tassi di infezione erano più di 100 volte più alti del previsto. I ricercatori concludono affermando che i pazienti dovrebbero essere consapevoli del rischio di infezione associato a tutte le procedure endoscopiche.
(Gut. 2018. doi: 10.1136/gutjnl-2017-315308  https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29777042 )