Il sangue occulto nelle feci è marker di molte patologie

(da M.D. Digital)  La presenza di sangue occulto nelle feci è collegata a un aumentato rischio di morte per tutte le cause: lo rivela una ricerca pubblicata su Gut. Oltre che alla presenza di tumore intestinale, rivela una correlazione con una maggiore mortalità per malattie circolatorie, respiratorie, digestive, ematiche, ormonali e neuropsicologiche e altri tipi di tumore.  Era già emerso da precedenti studi che la presenza di sangue nelle feci potrebbe essere un fattore predittivo in relazione all’aspettativa di vita, indipendentemente dalla sua associazione con il tumore intestinale. Tuttavia in questi studi non erano stati presi in considerazione alcuni fattori potenzialmente confondenti, incluse quelle terapie in grado di favorire l’insorgenza di sanguinamenti intestinali quali l’acido acetilsalicilico.  In questo nuovo studio i ricercatori hanno utilizzato i dati dello screening del cancro intestinale e i dati sul registro dei morti relativi a circa 134mila soggetti, valutati nel periodo compreso tra marzo 2000 e marzo 2016.  Lo screening per il sangue occulto ha dato esito negativo in 131.207 persone, di età compresa tra 50 e 74 anni, e 2714 (poco più del 2%) sono risultate positive durante questo periodo. La loro sopravvivenza è stata tracciata dalla data di questo primo test fino alla morte o alla fine di marzo 2016, a seconda di quale evento si verificasse per primo.  L’età avanzata, l’aumento dei livelli di deprivazione e il genere maschile erano associati a una maggiore probabilità di un risultato positivo del test. Le prescrizioni per acido acetilsalicilico o altri farmaci che aumentano il rischio di sanguinamenti del tratto gastroenterico aumentano le probabilità di un risultato positivo del test.  Complessivamente, le persone che hanno avuto un risultato positivo avevano una probabilità di quasi otto volte superiore di morire di cancro intestinale rispetto a quelle che erano risultate negative, dopo aver preso in considerazione i vari fattori favorenti.  Ma la rivelazione più sorprendente è stata la correlazione con un aumento 58% del rischio di morte del per tutte le cause diverse dal tumore intestinale. In particolare, si è osservato un rischio significativamente maggiore di morte per malattie circolatorie, respiratorie, dell’apparato digerente, per cause neuropsicologiche, ematiche, disordini endocrini, nonché per altri tipi di cancro.  Gli autori ipotizzano che una flogosi generalizzata, condizione associata all’infiammazione intestinale e al sanguinamento, possa rappresentare l’anello mancante, in particolare perché vi sono prove consistenti che la maggior parte dei tumori solidi e il morbo di Alzheimer si sviluppano in un contesto di infiammazione cronica/sistemica.
(Wieten E, et al. Incidence of faecal occult blood test interval cancers in population-based colorectal cancer screening: a systematic review and meta-analysis. Gut Published Online First: doi: 10.1136/gutjnl-2017-315340.)