Scarsa massa ossea nelle adolescenti che fanno uso regolare di alcolici

(da Fimmg.org)   Secondo un recente studio pubblicato sul Journal of Studies on Alcohol and Drugs, le adolescenti che fanno uso regolare di bevande alcoliche potrebbero non riuscire a raggiungere il loro picco di massa ossea. Lo studio, su 87 studentesse universitarie, ha rilevato che un frequente binge drinking (assunzione smodata di alcol, finalizzata a un rapido raggiungimento dell’ubriachezza e praticata generalmente in occasione di feste o durante il fine settimana) porta a una scarsa massa ossea a livello di colonna vertebrale. I risultati si basano su studentesse di college di età compresa tra i 18 e i 20 anni, un periodo in cui, la massa ossea dovrebbe ancora aumentare; le donne, infatti, raggiungono generalmente la loro massima densità ossea vertebrale tra i 20 e i 25 anni. Le partecipanti allo studio hanno risposto a questionari su alcuni fattori dello stile di vita e sono state sottoposte a misurazioni della loro densità ossea lombare: quando si trattava di alcol, alle donne veniva chiesto di ripensare alle scuole superiori e di riferire quanto spesso si erano “ubriacate”, con quattro o più drink nel corso di due ore. I risultati indicavano che le donne che si erano “ubriacate” frequentemente –almeno 2 volte al mese- dalla scuola superiore, avevano una massa ossea inferiore rispetto alle loro coetanee. I risultati dello studio ampliano una ricerca precedente che collegava il consumo di alcolici a una riduzione della massa ossea e a un rischio di frattura più elevato nei soggetti anziani, suggerendo che i danni ossei potrebbero essere collegati al consumo precoce di alcool. Inoltre, precedenti ricerche su animali hanno suggerito che l’alcol ostacolava lo sviluppo corretto delle ossa nei giovani. “Qualsiasi cosa impedisca a una giovane donna di raggiungere il suo picco di massa ossea probabilmente aumenterà le sue probabilità di sviluppare osteoporosi”, dice Joseph LaBrie, Ph.D., professore di psicologia della Loyola Marymount University, di Los Angeles. Per ora, i risultati dello studio offrono alle ragazze e alle giovani un motivo in più per evitare il binge drinking e, ai genitori, ulteriore sostegno per cercare di ritardare l’inizio del consumo di alcol da parte degli adolescenti. “Quando consideriamo la salute delle ossa”, conclude LaBrie, “parliamo sempre di esercizio fisico, calcio, vitamina D e di non fumare. Potremmo anche aver bisogno di parlare di evitare il binge drinking”.

(Joseph W. Labrie et al. Journal of Studies on Alcohol and Drugs, 2018; 79 (3): 391.)