Quando il paziente con demenza deve smettere di guidare?

(da M.D.Digital)  Un recente documento fornisce un concreto aiuto al medico nell’indicare quando, per il paziente affetto da demenza, è arrivato il momento di dire addio alla guida di un’auto. Il testo ‘Driving with Dementia or Mild Cognitive Impairment’ rappresenta un utile strumento per aiutare le équipe mediche a valutare e gestire adeguatamente questi pazienti.  Molti dei soggetti affetti da demenza, in particolare nelle prime fasi, sono in grado di affrontare con sicurezza la guida di un veicolo, ed è quindi importante che questo non venga impedito; tuttavia a un certo punto questo si renderà necessario, anche se dover chiedere a un paziente di smettere di guidare può rivelarsi difficile da affrontare.
Il Dr. John-Paul Taylor, docente universitario presso l’Università di Newcastle e vice responsabile del NIHR Newcastle Biomedical Research Centre’s Dementia, ha guidato il gruppo che ha sviluppato le linee guida. Egli sostiene che “questa può essere una conversazione difficile per chiunque, sia che tu sia un familiare o un medico, perché perdere la capacità di guidare può avere un impatto significativo sull’indipendenza e il benessere di una persona. Ma nello steso tempo questa stessa persona, oltre che perdere le capacità di essere un buon guidatore ed essere fonte di preoccupazione per i suoi cari, può anche rappresentare un serio pericolo per gli altri”.
La certezza di poter guidare in modo sicuro nonostante la diagnosi di malattia rappresenta per questi pazienti un importante mezzo che garantisce per la loro indipendenza e identità. Ma quando arriva il momento di affermare che ciò non è più possibile la decisione impone scelte individuali, che possono essere clinicamente difficili e richiedono un trattamento delicato. Il documento è frutto di un intenso lavoro con le parti interessate, in modo da incoraggiare il processo decisionale e realizzare una comunicazione, da parte dei professionisti, che sia il più possibile empatica nei confronti del paziente e delle sue esigenze.
Cambiamenti indicativi di una progressiva perdita di sicurezza della guida
1. Giudizio visuospaziale – alterata percezione della prossimità di un altro veicolo, incapacità a mantenere una traiettoria costante in una corsia definita, difficoltà nel seguire i piccoli cambiamenti di direzione della carreggiata.
2. Risposta ai rischi – Ripetuta mancata risposta in ambienti affollati come incroci o incroci.
3. Riduzione dell’attenzione.
4. Processo decisionale – declino nella capacità di prendere decisioni indipendenti durante la guida, richiesta verbale al passeggero,correzione eccessiva o errata in relazione ai cambiamenti di direzione stradale o dell’ambiente.
5. Errori nel sequenziamento – mancato rilascio del freno a mano, mancato controllo dei pericoli prima di partire, problemi nel cambio di marce o cambi di marcia persi.
6. Maggiore vigilanza dei passeggeri – i passeggeri diventano più consapevoli dei cambiamenti nelle capacità di guida quando viaggiano in macchina, passeggeri cessano di essere viaggiatori passivi e devono fornire suggerimenti o spunti al guidatore.
È possibile scaricare il pdf del documento integraleal LINK   https://research.ncl.ac.uk/driving-and-dementia/consensusguidelinesforclinicians/Final%20Guideline.pdf