Salute: donne più a rischio per il troppo “lavoro invisibile”
(da AGI) Si dice che il lavoro di una mamma non finisce mai. Ma l’enorme pressione che si cela nel doversi prendere cura della casa, dei figli, del partner e di loro stesse, può richiedere un enorme tributo alla loro salute. Come dimostra uno studio americano pubblicato sulla rivista Sex Roles. I risultati hanno dimostrato che la maggior parte delle responsabilità che riguardano la famiglia ricade proprio sulle madri, anche se lavorano e condividono il peso con i loro partner. Ma quel “lavoro invisibile”, secondo i ricercatori, lascia le donne meno soddisfatte della loro vita e delle loro relazioni. E questo le rende più inclini alle malattie legate allo stress. “Anche se le donne possono fare fisicamente meno carichi di biancheria, continuano a mantenere la responsabilità di assicurarsi che il detersivo non finisca, che tutti gli indumenti sporchi finiscano nel bucato e che ci siano sempre asciugamani puliti disponibili”, spiega il primo autore dello studio, Lucia Ciciolla. “Le donne stanno cominciando a riconoscere di mantenere ancora il peso mentale della famiglia anche se gli altri condividono il lavoro fisico e che questo carico mentale può avere un prezzo”, aggiunge. “Fino a poco tempo fa nessuno si fermava a pensare a sua madre”, dice Suniya Luthar della Arizona State University, nonché autore senior dello studio. “Dobbiamo occuparci del benessere delle mamme se vogliamo che i bambini facciano bene, e (lo dobbiamo, fare ndr) anche per il loro bene”, aggiunge. E’ ampiamente riconosciuto che, mentre le dinamiche di genere si sono spostate, rimane uno status quo profondamente radicato. Anche se gli uomini partecipano alle faccende domestiche e si occupano dei bambini, oggi più che in passato, i ricercatori hanno trovato che le donne gestiscono ancora la casa, indipendentemente dal fatto che lavorino più o meno del loro marito. Per indagare su come questo influisca sulla salute delle donne, i ricercatori hanno deciso di intervistare 393 donne con famiglia.