“Prevenire, proteggere, immunizzare”: Settimana europea dell’Immunizzazione 2019
(da http://www.aifa.gov.it) È in corso, fino al 30 aprile, la Settimana Europea dell’Immunizzazione (European Immunization Week, EIW) promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per sensibilizzare la collettività sull’importanza delle vaccinazioni. L’iniziativa – il cui slogan è “Prevenire, proteggere, immunizzare” – richiama l’attenzione non solo sui progressi già compiuti nel ridurre la minaccia delle malattie prevenibili con vaccinazione, ma anche sul numero elevato di persone che nella regione europea non si avvalgono ancora dei benefici protettivi dei vaccini. L’OMS invita a uno sforzo maggiore per colmare le lacune nella copertura vaccinale in modo che nessuno rimanga indietro. La settimana sarà anche un’opportunità per celebrare “gli eroi di tutti i giorni dei vaccini” – coloro che contribuiscono a proteggere vite attraverso la vaccinazione in diversi modi – compresi i ricercatori che sviluppano vaccini sicuri ed efficaci, i responsabili delle politiche pubbliche che assicurano che ogni bambino abbia un accesso equo ai vaccini, gli operatori sanitari che somministrano i vaccini, i genitori che scelgono di vaccinare i loro figli, così come tutti coloro che ricercano e condividono informazioni sui vaccini basate sulle evidenze.
Il piano d’azione europeo per le vaccinazioni (EVAP) prevede una “Regione europea priva di malattie prevenibili con vaccino, in cui i paesi forniscano un accesso equo a vaccini di alta qualità, sicuri e accessibili e assistenza sanitaria alla profilassi per tutte le età”. Rendere questa visione una realtà è fondamentale per raggiungere l’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030, in particolare “per garantire una vita sana e promuovere il benessere per tutti, a tutte le età” (obiettivo 3 dell’EVAP). Di seguito i messaggi chiave della campagna EIW 2019:
Gli eroi di tutti i giorni dei vaccini
I decisori politici agiscono sui sistemi sanitari, educativi e sociali per garantire un accesso equo ai vaccini.
Gli operatori sanitari sono una fonte affidabile di informazioni sui vaccini per i loro pazienti. Aumentare la consapevolezza sui vaccini può salvare vite.
Ogni genitore, vaccinando i propri figli, gioca un ruolo vitale nel proteggere loro e gli altri bambini. Ogni bambino merita di essere protetto dalle malattie prevenibili coi vaccini.
Sviluppando vaccini sicuri ed efficaci, i ricercatori hanno salvato milioni di vite. L’innovazione continua estenderà nel futuro questa protezione verso altre malattie.
Condividendo i fatti che riguardano i vaccini, tutti possono contribuire a sensibilizzare gli altri sul fatto che l’immunizzazione come strumento di protezione della salute.
Lavorando per garantire che ogni bambino riceva i vaccini di cui ha bisogno, possiamo creare un futuro senza malattie prevenibili da vaccino.
Alcuni fatti
La vaccinazione previene le malattie, protegge la vita ed è una solida base per la salute e il benessere per tutta la vita.
La vaccinazione contro le malattie contagiose protegge non solo la persona vaccinata, ma anche chi la circonda.
Grazie alla vaccinazione, la polio è stata ridotta del 99% dal 1988. Insieme possiamo porre fine alla polio.
La vaccinazione contro il papillomavirus umano (HPV) può prevenire fino al 90% dei casi di cancro cervicale.
Il vaccino HPV combinato con uno screening regolare è lo strumento più efficace per prevenire il cancro cervicale.
Il morbillo è una delle malattie più contagiose. I bambini non vaccinati hanno il più alto rischio di contrarre il morbillo e le sue complicanze, inclusa la morte.
L’infezione da rosolia in donne in gravidanza può causare morte o malformazioni del feto. La vaccinazione contro la rosolia durante l’infanzia protegge per tutta la vita.
Il vaccino anti-epatite è efficace al 95% nel prevenire le infezioni e lo sviluppo di malattie croniche e di cancro del fegato causati dall’epatite B.
I vaccini combinati, come il vaccino contro la difterite, il tetano e la pertosse (DTP), riducono il numero di sedute vaccinali e di iniezioni, presentando un vantaggio organizzativo per la struttura e i genitori, limitando inoltre il disagio per il bambino. Una riduzione nel numero delle somministrazioni riduce inoltre il numero delle reazioni avverse, principalmente locali.