Informazione sanitaria: i presidenti CAO hanno definito le Raccomandazioni, presto la loro divulgazione

(da Odontoiatria33)  Non Linee guida come precedentemente ipotizzato ma Raccomandazioni per guidare le CAO provinciali nel valutare la correttezza dei messaggi informativi. Raccomandazioni che saranno raccolte in un documento che la CAO Nazionale elaborerà e presenterà a breve (probabilmente già la prossima settimana), sulla base delle indicazioni ad un documento di base ricevute dai presidenti CAO riuniti in Assemblea lo scorso fine settimana a L’Aquila.   “La necessità di elaborare le Raccomandazioni è espressione della funzione di coordinamento attribuita alla CAO Nazionale al fine di assicurare, ove possibile, la corretta e uniforme interpretazione, da parte delle CAO territoriali della disciplina normativa in materia”, spiega il presidente della CAO nazionale, Raffaele Iandolo.   “Il punto di riferimento nella individuazione dell’oggetto dell’informazione sanitaria e delle relative caratteristiche deve essere sempre quello di garantire la salute del cittadino e la sicurezza delle cure, nonché quello di riaffermare la dignità e il decoro della professione odontoiatrica, spesso compromessi da messaggi pubblicitari puramente commerciali che sviliscono inevitabilmente il valore della prestazione professionale. Questo documento vuole rappresentare una linea di indirizzo che consenta alle CAO territoriali di interpretare correttamente ed in maniera omogenea sul territorio nazionale la natura e qualità del messaggio informativo. Abbiamo cercato di inserire tutte quelle considerazioni e valutazioni che, a nostro parere, risultino supportate dalla normativa. Quanto esposto viene da noi ritenuto ad oggi adeguato e funzionale rispetto alla valutazione del messaggio che ogni CAO dovrà effettuare in piena autonomia, anche nella prospettiva dell’attuazione di misure disciplinari”.     Il documento si è reso necessario per fare il punto sulle tante norme che oggi regolamentano l’informazione sanitaria ricomprendendo, ricordano dalla CAO, anche le disposizioni del Codice di Deontologia medica (articoli 55, 56, 57 e, indirettamente, 69), la Legge Poggiolini-Volponi (1992), il Decreto Legislativo 46 del 1997, la Legge Bersani (2006), il Testo coordinato del Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, il DPR 137/2012 di  riforma degli ordinamenti professionali, e infine i commi 525 e 536 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2019, la norma Boldi.  “La disciplina introdotta dall’art 1- commi 525 e 536 – della legge n. 145/2018 rappresenta un intervento legislativo ad integrazione del dettato di legge previgente in materia di informazione sanitaria, al fine di definirne meglio i limiti riguardanti le professioni regolamentate e di riaffermare in modo inequivoco il ruolo degli Ordini”, precisa Iandolo. “Dunque, l’ultimo e chiarificatore intervento del legislatore stesso sul tema di cui trattasi non comporta, né esplicitamente né implicitamente, l’abrogazione del precedente quadro normativo che anzi rientra armonicamente nella disciplina normativa in oggetto”.    Secondo le indiscrezioni uscite dall’Assemblea de L’Aquila, il documento oltre a contenere i riferimenti normativi e deontologici che interessano la materia, dovrebbe avanzare anche indicazioni sui contenuti ritenuti consoni per una informazione sanitaria corretta e come dovrebbe essere una “informazione veritiera”.Infine un “glossario” andrà a chiarire cosa si intenda per le varie tematiche che interessano la materia: dai messaggi promozionali, a quello suggestivo, passando per l’informazione ingannevole, denigratoria ed equivoca. Infine il documento potrebbe contenere anche esempi diretti sul tema che sicuramente toccherà la maggior parte dei messaggi informativi che i presidenti CAO saranno chiamati a verificare: la gratuità della prestazione o della visita odontoiatrica.