Pensione anticipata, settembre mese chiave. Ecco le regole tra Inps ed Enpam

(da Doctor33)   Settembre mese cruciale sia per i medici ospedalieri iscritti Inps che hanno la possibilità, in casi limitati, di pensionarsi in anticipo, sia per i liberi professionisti e convenzionati in ambito Enpam che devono dichiarare i redditi 2019 sul modello D. Ma è mese importante anche per il governo che dovrà incontrare i sindacati per discutere di eventuali proroghe delle possibilità di pensionarsi in anticipo consentite da Ape Social e da Opzione Donna. Queste chance terminano con il 2020. Sono al vaglio dei ministri competenti ipotesi di pensionamento flessibile a partire da 62 anni di età o da 41 anni di versamenti, ma chiaramente non scevre da penalità.
Qui Inps – Continuano le uscite anticipate consentite dalla legge “Quota 100” del 2019, in scadenza a fine 2021. Si può andare via, fino ad allora, a 62 anni di età con 38 anni di lavoro, o a 63 con 37 lavorati, l’importante è che la somma, dai 62 anni in su, faccia 100. Ma accanto alla finestra dei “Quota 100” ci sono le finestre consentite dall’anticipo pensionistico. Ape sociale include sia gli addetti a lavori usuranti -possono andar via a 63 anni dopo 36 di contributi, infermieri inclusi – ed i disoccupati di vecchia data che possono uscire sempre a 63 anni con 30 anni di contributi. Ma comprende anche le lavoratrici che possono avvalersi di Opzione Donna per andar via a 58 anni più 35 di versamenti (59 anni le autonome) beninteso con il regime contributivo di calcolo dell’assegno pensionistico, più penalizzante. Dopo il 2021 invece finisce la possibilità di avvalersi di quota 100; nel 2022 dunque si rischia di tornare alla tempistica dettata dalla legge Fornero: pensione a 67 anni di età con 20 anni di contributi (sotto i 20 anni si perde tutto, ma bastano 5 anni di contributi ai lavoratori iscritti dal 1996 e soggetti a calcolo contributivo dell’assegno) oppure, per la pensione anticipata, servono 41 anni e 10 mesi di versamenti, che scendono a 41 anni e 10 mesi per le lavoratrici. Il medico ospedaliero poi può essere pensionabile compiuti i 40 anni di servizio effettivo, periodo di laurea escluso: e se non fa domanda per completare i 40 anni, l’ente può pensionarlo -è accaduto- al compimento dei 65 anni in forza della legge 183/2010.
Qui Enpam – Nella cassa di medici e odontoiatri si può andar via in pensione anticipata a partire dai 62 anni ma ci vogliono almeno 30 anni di anzianità di laurea e 35 anni di versamenti. Va quindi incluso il riscatto del periodo universitario, o la ricongiunzione di eventuali contributi versati ad altri enti previdenziali. Questo calcolo però comporta un assegno pensionistico penalizzato. Per un assegno più consistente, i liberi professionisti in quota B possono chiedere di andare in pensione anticipata compiuti i 42 anni di versamenti a qualsiasi età. Per la pensione di vecchiaia invece ci vogliono 68 anni e l’assegno decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è terminata l’attività professionale. Tra i medici liberi professionisti, medici di famiglia, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali non sono più convenzionabili a 70 anni. Tra le peculiarità riguardanti gli iscritti alla Fondazione, ricordiamo che su suggerimento di Enpam gli specialisti ambulatoriali con l’accordo collettivo firmato nel 2019 hanno inaugurato una forma nuova di anticipo parziale della pensione, la “staffetta generazionale”: in base all’articolo 54, gli aventi diritto alla pensione anticipata (almeno 62 anni d’età, 35 anni di contributi e 30 di anzianità di laurea) possono diminuire le proprie ore di lavoro che verranno ridistribuite ai colleghi sotto i 43 anni, e ricevere in cambio una parte della pensione anticipata Enpam. Tornando al tema iniziale – settembre – rammentiamo infine che è il 30 settembre il termine per inviare la dichiarazione dei redditi professionali all’Enpam. Il Modello D 2020 è disponibile nell’area riservata dalla fine di luglio. Stessa scadenza del 30 settembre per richiedere l’addebito diretto dei contributi sul conto corrente, conditio sine qua non per decidere di versare la Quota B a rate, beneficiando eventualmente di tutte le proroghe deliberate da Enpam a fine marzo.