Burocrazia, la misura è colma

(da M.D.Digital)  “Il pass verde  – chiosa Angelo Testa, presidente nazionale Snami – per potersi spostare tra regioni  di colore diverso, per i vaccinati e i guariti e di 48 ore per chi si sottoporrà a test antigenico o molecolare con esito negativo, non è che la goccia che ha fatto traboccare il vaso della burocrazia già colm. Aumenteranno a dismisura, seppur in regime libero professionale, i tempi da dedicare alle incombenze non strettamente mediche della nostra giornata lavorativa, in un impegno che rischia di creare una eccessiva sovrapposizione con il lavoro prioritario della clinica e cura del paziente”.   “Il nostro quotidiano di professionisti sanitari – aggiunge Gianfranco Breccia, segretario nazionale Snami – si è allungato a dismisura anche per la pandemia Covid che continua a vederci impegnati in prima fila e per la gestione di tutte le altre patologie che un tempo, in parte, potevamo inviare in consulenza specialistica, all’oggi notevolmente ridotta. Al di là  del pass  verde per cui il medico e il farmacista dovranno accedere al sistema tessera sanitaria con le proprie credenziali per ottenere il certificato del paziente, abbiamo la netta  sensazione che sicuramente non sarà l’ultima incombenza burocratica a carico del nostro comparto, ormai diventato una sorta di coperchio per tutte le pentole’.   “Come Snami – conclude Angelo Testa –  potremmo proporre una sorta di  settimana della vergogna in cui la Medicina di Famiglia fa esclusivamente green pass, vaccini, tamponi, prenotazioni e le mille altre incombenze burocratiche, alcune stupide e inutili, e nulla più. Tanto, è il sentore di molti di Noi, secondo la parte pubblica non abbiamo altro da fare”.