Strumenti digitali, sovrappeso e attività fisica nei bambini

(da Univadis)   Un utilizzo di frequente di strumenti digitali in un campione di preadolescenti  di 11 anni aumenta il rischio di essere sovrappeso all’età di 14. Nello studio, l’associazione è presente solo tra i preadolescenti che facevano meno di 6 ore a settimana di attività fisica nel tempo libero. I risultati suggeriscono, secondo gli autori, che un’adeguata quantità di attività fisica nel tempo libero durante la preadolescenza possa proteggere dall’impatto di utilizzo  elevato di strumenti digitali, inevitabilmente legati a uno stile di vita più sedentario.  Secondo un recente studio prospettico su larga scala, l’attività fisica nel tempo libero durante la preadolescenza può modificare l’associazione tra l’uso di strumenti digitali e il rischio di essere in sovrappeso nell’adolescenza. In particolare, si è visto che un utilizzo intensivo di strumenti digitali a 11 anni aumenta il rischio di essere in sovrappeso 3 anni dopo, e che tale rischio non cresce nei preadolescenti che facevano almeno 6 ore di attività fisica nel tempo libero.   Una delle problematiche sanitarie globali più gravi, spiega l’articolo pubblicato sul Journal of Physical Activity and Health, è l’alta prevalenza di obesità tra bambini e adolescenti, che ha conseguenze negative a lungo termine sia a livello individuale sia sociale. “Alti livelli di utilizzo di supporti digitali si associano all’eccesso di peso già nell’infanzia e nell’adolescenza, eppure le prove di una relazione causale o a lungo termine restano scarse e contraddittorie” spiegano gli autori. “Inoltre, l’influenza dell’attività fisica su questa relazione è ancor meno studiata” precisano.   L’analisi fa parte dello studio Finnish Health in Teens che ha reclutato 4.661 partecipanti con età media di 11,1 anni all’esordio e 13,6 anni al follow-up, classificati come adolescenti di peso normale o in sovrappeso/obesi. Mediante un questionario via web i partecipanti hanno autoriportato l’uso di strumenti digitali e l’attività fisica nel tempo libero, classificata con un livello basso (da 0 a 5 ore a settimana), moderato (da 6 a 8) e alto (almeno 9 ore). È da questi o natura utilizzati in un contesto sedentario, si associano a un maggior rischio di essere in sovrappeso 3 anni dopo. Il rischio però aumenta solo tra i ragazzini con un livello attività fisica nel tempo libero basso ma non tra quelli con un livello moderato o alto.     “I nostri risultati sottolineano l’importanza dell’attività fisica tra i giovani per ridurre, o addirittura eliminare, il rischio futuro di eccesso di peso, soprattutto tra i giovani che passano molto tempo su strumenti digitalii” affermano i ricercatori. I dati ottenuti sono particolarmente importanti per definire i rischi a cui vanno incontro i più piccoli dopo questo periodo pandemico caratterizzato da un utilizzo intensivo di mezzi digitali e da una riduzione drastica delle opportumità di movimento, rischi che dovranno essere presi in considerazione nella messa a punto delle future strategie di contenimento del contagio.

(Engberg E, Leppänen MH et al. Physical Activity Among Preadolescents Modifies the Long-Term Association Between Sedentary Time Spent Using Digital Media and the Increased Risk of Being Overweight. Journal of Physical Activity and Health. DOI: 10.1123/jpah.2021-0163.)