I No Vax? Bambini che hanno paura di una puntura
(da Quotidiano Sanità) Gentile Direttore,
la letteratura scientifica a causa del diffondersi di casi di Covid-19 da variante virale Delta (o Indiana B.1.167.2) in tutto il mondo e in Italia dove si avvicina al 90% dei casi, ha dovuto aggiornare la protezione dei vaccini contro l’infezione dal SARS-CoV-2. Infatti, oggi se non sempre prevengono l’infezione, prevengono: il decorso grave della malattia, la terapia intensiva e la morte nel 95%-97% dei malati.
Proteggono anche i soggetti anziani, oltre gli 80 anni e con le patologie che indeboliscono l’organismo, dalla variante Delta che determina elevate cariche virali infettive, 1000 volte maggiori delle precedenti, per cui è più contagiosa, più letale, una “Variant of Concern” (VOC). Dall’India, dove ha avuto origine, si è diffusa e secondo l’OMS oggi è presente in oltre 135 paesi, compresi Stati Uniti, Brasile, Pacifico occidentale e l’Italia.
Il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità dal 4 aprile (quando la vaccinazione è stata estesa a tutti gli adulti) al 18 luglio e pubblicato poco dopo, ha evidenziato che la vaccinazione previene:
– l’infezione nel 70,2% dei vaccinati con una sola dose;
– l’infezione nel 88,2% dei vaccinati con ciclo completo;
– l’ospedalizzazione nell’81% con ciclo incompleto e nel 95% con ciclo completo;
– i ricoveri in terapia intensiva nell’89% con ciclo incompleto e nel 97% con ciclo completo;
– il decesso nell’80% dei casi con ciclo incompleto e nel 96% con ciclo completo.
Ulteriori dati significativi: nelle ultime settimane Giugno – inizio Luglio i NON VAX hanno determinato:
– 88% di tutti i casi di Covid-19; 95% di ospedalizzazioni; 97% ricoveri in terapia intensiva; 96% dei decessi;
– negli ultimi 30 giorni il tasso di ospedalizzazione nei non vaccinati è stato circa dieci volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo (28 contro 3 per 100.000 abitanti).
– riduzione anche dell’età media degli ospedalizzati per la Covid-19: 48 anni al ricovero; 59 anni all’ingresso in terapia intensiva; 78 anni al decesso. Tale risultato è dovuto al notevole numero di anziani, i più fragili, vaccinati (in Italia al 21 luglio il 93% degli ultraottantenni, ha ricevuto due dosi di vaccino) ma come già riportato per ridurre gli effetti della Covid -19 sono oggi indispensabili, per alcuni vaccini, due dosi.
Tutto ulteriormente conferma che:
– i vaccini sono efficaci;
– limitano la circolazione del virus, prevenendo malattie, morti e nuove varianti insensibili ai nostri vaccini.
Vi sono pertanto fondati motivi per ritenere che il rifiuto delle vaccinazioni è causa della quarta ondata, QUELLA DEI NO VAX! con gli effetti avversi che ne derivano e il rischio di varianti resistenti ai vaccini.
Purtroppo, secondo lo studio della Fondazione Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica con l’Università Tor Vergata – Roma, la pandemia Covid-19 ha generato sulla “rete”, nell’ultimo anno, un’enorme infodemia. Sono infatti proliferate ogni giorno migliaia di notizie inaffidabili, le così dette “fake news” sui vaccini riguardanti: effetti avversi (49,3%), natura sperimentale (18,2%), composizione (11,3%), interessi economici dei produttori (10,9%), effetti dannosi sulla popolazione. In 7 mesi, da Novembre 2020 a Maggio 2021, i post dei NO-VAX con enorme disinformazione hanno raggiunto cifre enormi. Negli USA, per l’inserimento della politica, è stata anche segnalata una loro aggressione antiscientifica (Hotez PJ).
I NO VAX hanno persino cercato di paragonare l’invito a vaccinarsi alla “Shoah”. La Senatrice Liliana Segre, che ha vissuto anche “sulla sua pelle” i campi di concentramento tedeschi, ha detto: “follia paragonare la persecuzione ebraica alle disposizioni sui vaccini .. follie, in cui il cattivo gusto s’incrocia con l’ignoranza“.
Il modo migliore per evitare l’evoluzione delle varianti è vaccinare TUTTI, perché le mutazioni compaiono quando il virus, passando da un ospite all’altro, muta per migliorare la sua qualità di vita. Solo l’interruzione totale previene le sue mutazioni, come dimostrato anche recentemente da illustri ricercatori (Rella SA et al. 2021 https://doi.org/10.1038/s41598-021-95025-3 ). Questa è la maggiore preoccupazione per la salute pubblica, una vera spada di Damocle. Infatti il virus potrebbe diventare resistente ai vaccini che ci proteggono dalla malattia, dalla morte.
Chi rappresenta lo stato ha il dovere di fare la scelta migliore per tutelare la salute del maggior numero di cittadini e ha deciso di seguire criteri scientifici accreditati optando per i vaccini che hanno dato brillanti risultati anche se messi in discussione da persone prive di conoscenze scientifiche e di memoria storica: delle moltissime malattie e morti dell’epoca pre-vaccinale.
Si potrebbe ipotizzare, come già ripotato (Caramia G.), che chi rifiuta i vaccini, potrebbe essere libero di farlo ma deve tenere presente che l’Etica Medica Ippocratica è evoluta, si è aggiunta l’Etica Manageriale con il dovere morale di non sprecare risorse. È a tutti noto, che le vaccinazioni costano pochi Euro le abbiamo avute gratuitamente ma se i NO VAX, per loro personali opinioni fuori da ogni rigore scientifico, finiscono in ospedale e/o in terapia intensiva, la comunità dovrà pagare cifre enormi che mancheranno per prestazioni e ricoveri a altri malati, cosa ingiusta e non pattuita con chi si è vaccinato. Se poi non si riuscisse a raggiungere l’immunità di gregge e/o a controllare l’infezione, come potrebbe accadere, per i molti NO VAX non vaccinati, ci troveremo di fronte ad una situazione drammatica, inimmaginabile.
Agli insegnanti consiglierei la lettura di un recente articolo sul sito dei CDC americani dal quale emerge la contagiosità della variante delta, l’importanza della vaccinazione, l’aderenza al mascheramento degli insegnanti. In una scuola elementare della California un insegnante ha contagiato 22 suoi alunni non vaccinati per l’età, altri otto casi, genitori e fratelli degli alunni, e un insegnante. I NO VAX? sembrano dei bambini che hanno paura della puntura e la lotta contro i vaccini, che hanno fatto scomparire il Vaiolo e si spera fra non molto la Polio, è anacronistica, retriva, anti storica: è lottare contro i progressi della scienza, un ritorno all’oscurantismo.
Prof. Giuseppe Caramia
Primario Emerito di Pediatria e Neonatologia
Azienda Ospedaliera Materno Infantile “G. Salesi”, Ancona