La terapia con agopuntura nell’ambito ospedaliero
Desidero riferire ai colleghi appartenenti al nostro Ordine queste due testimonianze riguardanti l’inizio di un’esperienza clinica basata sull’impiego dell’agopuntura nei centri di terapia del dolore degli ospedali di Forlì e Cesena. L’agopuntura è una tecnica terapeutica che, se effettuata correttamente, implica la conoscenza della medicina cinese. Tale procedimento non è alternativo alla medicina moderna; viceversa si integra con essa e ne valorizza le caratteristiche. Ci tengo a precisare che si tratta di due allievi dell’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese, una scuola di agopuntura che si basa principalmente sulla didattica clinica in ambito ambulatoriale. E’ una strada semplice ma entusiasmante di di approfondimento professionale. Dott. Giorgio Di Concetto, Forlì
Armando Criscuolo – Centro di Terapia del Dolore dell’Ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì
L’ambulatorio di Agopuntura, facente parte del Centro di Terapia del Dolore dell’Ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì ( U.O. Anestesia e Rianimazione diretta dal Dott. Stefano Maitan) è stato attivato in giugno del 2019. Con la Delibera della Giunta Regionale 741/2014 l’Agopuntura è entrata nei LEA ( Livelli Essenziali di Assistenza) Regionali. Afferiscono a tale ambulatorio i pazienti affetti da dolore ricorrente o cronico muscolo-scheletrico lombare, con o senza sciatalgia, oppure affetti da cefalea muscolo-tensiva o emicrania. L’ambulatorio di agopuntura è aperto 2 giorni alla settimana, e sta incrementando ogni anno la propria attività, passando dalle quasi 300 prestazioni del 2019 alle più di 800 del 2021.
Data la riconosciuta complessità del dolore lombare cronico e della cefalea, nonché la loro natura multidimensionale, è stato fondamentale sviluppare una strategia di gestione del dolore, iniziata il più precocemente possibile, che sia basata sulla interdisciplinarietà e finalizzata non solo alla riduzione dell’intensità del dolore, ma anche al ripristino della funzionalità, intesa come capacità di svolgere il lavoro e le normali attività quotidiane, al recupero del benessere psicologico e al ripristino del sonno. Questo approccio multidisciplinare ha permesso di trattare con efficacia molti pazienti che non avevano ottenuto risultati soddisfacenti con la sola terapia standard o perché particolari condizioni patologiche non permettevano di ottenere un miglioramento soddisfacente con l’ usual care. E’ il caso, ad esempio, di una paziente affetta da burning mouth, sindrome caratterizzata dalla presenza di un bruciore persistente nel cavo orale in assenza di lesioni e/o alterazioni locali o sistemiche della mucosa orale. La sintomatologia, presente giorno e notte, non le permetteva di alimentarsi ed aveva espresso idee suicide. Gravida al secondo mese non consentiva trattamenti farmacologici, così è stata indirizzata all’ambulatorio di agopuntura. I miglioramenti sono comparsi dopo poche sedute: l’intensità del bruciore è diminuita e la frequenza degli attacchi si è diradata.
Recentemente abbiamo pubblicato un case report su SAGE Journal in cui viene descritto un paziente a cui era stata fatta diagnosi di SUNCT (short-lasting unilateral neuralgiform headache attacks with conjunctival injection and tearing). Si tratta di una cefalea primitiva caratterizzata da dolore trigeminale monolaterale; dolore di tipo trafittivo e continuo, molto invalidante, non responsivo ad alcun trattamento farmacologico. Il paziente, dopo 45 giorni di intenso dolore, diversi accessi al pronto soccorso ospedaliero, ha iniziato sedute di agopuntura (tre sedute per le prime 2 settimane) insieme ad una terapia farmacologica con lamotrigina a bassi dosaggi. Durante la terza seduta di agopuntura il dolore è scomparso e a distanza di un anno il paziente è ancora libero da cefalea. Gli esempi in cui il miglioramento della sintomatologia e della qualità di vita siano dovuti all’integrazione tra medicina convenzionale ed agopuntura sono molteplici. Devo precisare che mi sono iscritto all’Accademia di Medicina Tradizionale Cinese di Bologna nel 2016 e che sono recentemente entrato nel corpo docente. La mia formazione si è svolta prevalentemente frequentando l’ambulatorio di didattica clinica di Forlì.
Silvia Pivi – Terapia Antalgica dell’Ospedale Bufalini di Cesena
Dal 2018 presso la Terapia Antalgica dell’Ospedale Bufalini di Cesena abbiamo attivato un servizio di agopuntura per il trattamento della cefalea emicranica e muscolo-tensiva, in conformità con la delibera regionale del 2014 che suggeriva, dove possibile, l’apertura di ambulatori di agopuntura per il trattamento di alcune patologie garantite dai LEA nella regione Emilia-Romagna. I primi 14 pazienti hanno manifestato grande soddisfazione per il trattamento: in particolare, in 12 di questi si è assistito ad una riduzione degli episodi di cefalea emicranica. Durante e dopo il periodo di trattamento i pazienti sono passati dall’ abuso di FANS e l’utilizzo dei triptani al solo impiego della tachipirina. Oltre alle cefalee, il nostro trattamento si è rivolto soprattutto alle patologie riguardanti cervicalgie e cervicobrachialgie.. In altri casi abbiamo seguito pazienti cronici e complessi, come nefropatici o diabetici, che non potevano assumere cortisonici; l’agopuntura ha dimostrato la sua efficacia anche ottenendo un miglioramento della cenestes e delle condizioni generali.
Come molti servizi, nel periodi pandemico anche il quello di agopuntura ha subito un arresto; la soddisfazione dei malati e il loro affetto è stata la spinta a continuare, pur tra le difficoltà organizzative. Il fatto che l’agopuntura si collochi all’interno delle prestazioni ospedaliere è infatti una grande conquista raggiunta. Qualche collega, medico di base, si stupisce perché richiedo, in vista del programma terapeutico, di visionare esami di laboratorio e radiologici, come una TAC o una risonanza, ma abbiamo sempre sentito ripetere nella nostra Scuola che siamo innanzitutto medici occidentali.
In questi mesi non è mai mancato il confronto con il Dr. Di Concetto, in particolare nei casi più complessi. Il rapporto continuo con un maestro è sempre stato un punto di forza dell’Accademia di Medicina Cinese di Bologna dove mi sono formata grazie ad un metodo didattico molto semplice: la partecipazione alla pratica clinica, nell’ambito di uno stretto rapporto col docente negli ambulatori della Scuola, in particolare in quello di Forlì.