Al via l’Osservatorio sicurezza operatori sanitari

(da DottNet)    Al via l’istituzione dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori sanitari e socio-sanitari previsto nella legge anti-violenza del 14 agosto 2020.  È stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 18 febbraio, il decreto del 13 gennaio del ministro della Salute, di concerto con i ministri dell’Interno e dell’Economia e Finanze che in 6 articoli definisce compiti, composizione e funzionamento dell’Osservatorio.

L’Osservatorio avrà il compito di:
– Monitorare gli episodi di violenza commessi ai danni delle professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni
– Monitorare gli eventi sentinella che possano dar luogo a fatti commessi con violenza o minaccia ai danni dei sanitari
– Promuovere studi e analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio negli ambienti più esposti
– Monitorare l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione a garanzia dei livelli di sicurezza nei luoghi di lavoro anche promuovendo strumenti di videosorveglianza

– Promuovere la diffusione delle buone prassi in materia di sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, anche nella forma del lavoro in équipe
– Promuovere lo svolgimento di corsi di formazione per il personale sanitario finalizzati alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di conflitto nonché a migliorare la qualità della comunicazione con gli utenti
L’Osservatorio infine produrrà i dati per la relazione annuale che il Ministero della Salute dovrà trasmettere al Parlamento.

La pubblicazione per il presidente della Fnomceo Filippo Anelli, “è una buona notizia perché attraverso il monitoraggio degli episodi di violenza e delle cause che li scatenano si riesce a gestirli e prevenirli. Ora – dice Anelli – è importante insediare l’Osservatorio per continuare il monitoraggio”. Già da prima che ci fosse una legge (cioè dal 13 marzo 2018) l’Osservatorio era stato istituito al ministero della Salute e si è riunito diverse volte con il ministro Speranza. “L’istituzione con una legge rafforza il ruolo e l’attività dell’ Osservatorio, rendendo pienamente efficace l’applicazione della legge stessa”, spiega Anelli sottolineando che “se prima del Covid le aggressioni nascevano, il più delle volte, da una prestazione negata, ora, oltre all’aggravamento di questa forma di violenza, si è aggiunta la protesta di chi trova ingiuste le restrizioni, o l’obbligo di vaccinazione, o di Green pass”. Si moltiplicano sit in sotto le sedi degli Ordini, atti vandalici, attacchi reali o virtuali, sui social. “Per questo, ora più che mai, è importante una rivoluzione culturale”, afferma Anelli.  L’osservatorio è istituito presso la Direzione generale professioni sanitarie e risorse umane dell’Ssn del ministero della Salute. Circa 60 i componenti in rappresentanza di ministeri, Regioni e di tutto il mondo della sanità. Non sono previsti oneri a carico del bilancio dello Stato e sono esclusi gettoni di presenza, compensi, rimborsi spese o altri emolumenti.