Multa doppia per chi non accetta il bancomat o la carta di credito: le novità per i medici

Multa doppia per chi non accetta il bancomat o la carta di credito: le novità per i medici

(da DottNet)  Si anticipa il provvedimento sulle multe per chi non accetta i pagamenti con bancomat e carta di credito tra cui i medici; fatturazione elettronica estesa alle partite Iva in regime di flat tax; obbligo di trasmissione delle transazioni digitali all’Agenzia delle Entrate; vincita istantanea per la lotteria degli scontrini; comunicazione preventiva all’Enea dei lavori per il Superbonus. La scadenza passa dal primo gennaio 2023 al 30 giugno di quest’anno, quando entrerà in vigore della doppia sanzione (30 euro più il 4% del valore della transazione) a carico di chi non accetta i pagamenti con moneta elettronica Ed ecco i dettagli del provvedimento:

Per quanto riguarda le modalità, sono state confermate quelle anticipate nei mesi scorsi: 30 euro di ammenda fissa maggiorata del 4% calcolato sul valore della transazione negata. Per esempio:

32 euro (30+2) per una spesa di 50 euro;

34 euro (30+4) per una spesa di 100 euro;

38 euro (30+8) per una spesa di 200 euro.

L’obiettivo da perseguire è doppio. Da una parte si andrebbe a incentivare ulteriormente l’utilizzo dei pagamenti elettronici da parte dei cittadini, trend già in forte crescita nel 2021.  Dall’altra si assesterebbe un’ennesima spallata alla piaga dell’evasione che sottrae risorse preziose alle casse pubbliche. Utilizzare il condizionale è al momento d’obbligo, in attesa di conferme. La norma interesserà tutti coloro che offrono prodotti o servizi al pubblico, dunque anche professionisti come medici, avvocati, tassisti, idraulici e così via. Sempre su questo fronte il Fisco chiederà l’invio obbligatorio di tutti le transazioni avvenute con moneta digitale. In questo modo si punta stanare l’evasione più difficile, ossia quella realizzata senza l’emissione di scontrini, fatture e ricevute. E in non pochi casi con il consenso tra chi compra o usufruisce di un servizio e chi lo effettua o vende. Tra le ipotesi anche un nuovo giro di vite sul bonus 110 per cento: per contrastare le frodi l’ipotesi è di rendere obbligatoria la comunicazione preventiva all’Enea. Giova ricordare che l’obbligo di accettare transazione con POS è in vigore in Italia fin dal 2014 (come previsto dalla legge 179/2012 del Governo Monti). Di fatto, non sono però mai state introdotte multe per gli inadempienti, lasciando così una scappatoia a coloro che preferiscono incassare in contanti.

rSecondo gli ultimi dai i redditi degli autonomi sono più del doppio di quelli dei dipendenti. È quanto emerge dai dati del Dipartimento delle Finanze in merito alle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche presentate nel 2021 e riferite all’anno di imposta 2020, che hanno riguardato circa 41,2 milioni di italiani. Il reddito medio 2020 più elevato, quello appunto da lavoro autonomo, risulta pari a 52.980 euro (il reddito medio dichiarato dagli imprenditori – titolari di ditte individuali, escluse dunque le società – è solo di 19.900 euro), mentre il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è di 20.720 euro e quello dei pensionati di 18.650 euro. Infine, il reddito medio da partecipazione in società di persone ed assimilate risulta di 16.450 euro.