Dai pediatri Fimp una guida per il digitale, fino ai 9 anni no a internet e social network
(da Fimmg.org – riproduzione parziale) Un utilizzo controllato, sicuro e consapevole degli strumenti digitali può aiutare i bambini a sviluppare la coordinazione visuo-motoria e a stimolare la creatività e la capacità di problem-solving. Ma non prima dei 9 anni, con moderazione ed evitando l’utilizzo dei social network: fino a quell’età, infatti, è fondamentale non privarli delle interazioni dirette con i genitori, i coetanei e il mondo che li circonda, indispensabili per un sano sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale. Sono le raccomandazioni della Guida “Bambini e adolescenti in un mondo digitale”, realizzata dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) e presentata in occasione del XVII Congresso Nazionale della FIMP “Ed io avrò cura di te. Il tuo Pediatra un approdo sicuro” in programma fino a domenica 15 ottobre a Giardini Naxos (ME).
Durante i lavori congressuali, grande rilievo é stato dato al corretto utilizzo delle tecnologie digitali. Al centro del programma scientifico, anche le sfide educative per la famiglia del terzo millennio e il delicato tema della prevenzione e del contrasto di maltrattamento e abuso sui minori. Sessioni specifiche riguarderanno, inoltre, le vaccinazioni in età pediatrica e, più in generale, il ruolo del Pediatra di Famiglia nelle attività di prevenzione, cura e assistenza globale nell’infanzia e nell’adolescenza. La Guida FIMP “Bambini e adolescenti in un mondo digitale” identifica specifiche tappe d’età rispetto alle quali si suggerisce ai genitori se, quando e come inserire l’utilizzo delle tecnologie digitali, con l’obiettivo di supportare una crescita sana e proteggere bambini e adolescenti dai rischi psico-sociali come il cyberbullismo. In questo contesto, infatti, il Pediatra di Famiglia, in virtù del rapporto fiduciario e continuativo instaurato con le famiglie, svolge l’importante compito di educare i genitori e di supportarli nella mediazione del rapporto dei propri figli con le tecnologie digitali.
Secondo la Guida, prima dei 3 anni il bambino ha l’esigenza di costruire i suoi riferimenti spazio-temporali, pertanto è opportuno evitare il più possibile l’utilizzo degli schermi; dai 3 ai 6 anni il bambino ha bisogno di scoprire tutte le sue possibilità sensoriali e manuali, dunque va incoraggiato il gioco con i coetanei, evitando smartphone o tablet personali; dai 6 ai 9 anni è l’età in cui si scoprono le regole del gioco sociale, pertanto è consigliabile disincentivare l’uso di internet; infine, dai 9 ai 12 anni, cioè l’età in cui il ragazzo inizia a rendersi autonomo dai riferimenti familiari, il web può rappresentare un valido strumento per esplorare nuovi contenuti adatti alla sua età, sotto l’occhio attento dei genitori, ma si suggerisce di evitare la partecipazione diretta ai social network. “La Guida messa a punto dalla FIMP vuole essere uno strumento di facile utilizzo per una corretta comunicazione con le famiglie, aiutandole a gestire in maniera consapevole il rapporto con gli strumenti digitali” commentano Osama Al Jamal e Giovanni Cerimoniale, promotori della guida FIMP all’uso del digitale. “Al contempo però, preme sottolineare che l’utilizzo di Internet e dei social network è diventato parte integrante del nostro modo di comunicare e di relazionarci con gli altri, ma non può sostituirsi alle interazioni dirette con coetanei e famiglie”.
Per questo motivo, i Pediatri suggeriscono ai genitori di porre domande ai propri figli per stimolare riflessioni su quello che hanno visto o letto online, il che contribuisce anche a instaurare un rapporto di maggiore confidenza e alleanza. I genitori, inoltre, hanno il compito di monitorare l’utilizzo dei dispositivi e verificare l’eventuale dipendenza dallo schermo, che è spesso il sintomo e non la causa di un malessere psicologico o sociale. Nella Guida, infine, vengono riportati gli indirizzi della Polizia Postale e i Centri per la gestione della dipendenza da Internet a cui potersi rivolgere. “Il Pediatra di Famiglia ha un ruolo importantissimo nell’educazione delle famiglie a un corretto utilizzo di Internet e degli strumenti digitali, che influiscono in maniera molto rilevante sullo sviluppo e sul benessere psico-fisico di bambini e adolescenti” aggiunge Giuseppe Di Mauro, segretario nazionale alle attività scientifiche ed etiche della FIMP. “È quindi essenziale stimolare la consapevolezza che l’online non è virtuale, e che è importante prendere sul serio la “vita digitale” e saper scindere verità e finzione”.