Gli specializzandi promuovono i Cau: ottima opportunità formativa e retributiva
(da DottNet) I nuovi Centri di assistenza urgenza in Emilia-Romagna sono “un’ottima opportunità dal punto di vista retributivo e professionale” per i medici specializzandi. Ma sono “ancora pochi” quelli che li conoscono. Per questo la Regione dovrebbe “ulteriormente potenziare la comunicazione sui Cau”. A suggerirlo è Maria Gabriella Raso, componente del direttivo nazionale Anaao Giovani, secondo la quale “sarebbe opportuna una manifestazione di interesse regionale non vincolante per valutare quanti altri specializzandi potrebbero essere ancora interessati a lavorare nei Cau”. I quattro atenei di Bologna, Ferrara, Parma e Reggio Emilia, inoltre, “dovrebbero allearsi con la Regione per massimizzare e ottimizzare, attraverso i direttori di scuola di specializzazione della nostra regione, la diffusione e l’incentivazione di questo percorso”. Secondo Raso, infatti, gli oltre 12.000 cittadini presi in carico finora nei primi 19 Cau aperti in Emilia-Romagna “dimostrano che il servizio funziona e che, al contempo, inizia a sgravare i Pronto soccorso dalla pressione e dalle lunghe attese”.
Il 2024, con l’apertura di ulteriori centri, è quindi per gli specializzandi una “grande occasione, che intendiamo fare nostra- afferma la dirigente Anaao- per dare ai cittadini la garanzia di una presa in carico all’altezza delle nuove sfide, sempre più sul territorio, e nel contesto di una sanità pubblica e universalistica che sosterremo sempre con convinzione”. Sui social arriva la risposta dell’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini. “Ringrazio la dottoressa Raso per questa dichiarazione di sostegno dei Cau- commenta- una lettera che contiene anche consigli che intendo raccogliere e far nostri per continuare a migliorare un progetto che, seppure agli inizi, sta portando già risultati per noi importanti