I medici liberi professionisti chiedono uguale accesso a certificazioni e piani terapeutici
(da DottNet) I medici liberi professionisti attualmente non hanno possibilità di redigere certificazioni per patologia ai fini di esenzione , né prescrivere farmaci dispensati dal SSN. Tale problematica è da sempre vissuta dalla categoria come una grave discriminazione, che lede la dignità del medico e i diritti dei pazienti, si legge in una nota del Direttivo di AMOlp. “Partendo dal presupposto che si tratta di professionisti con pari competenze, uguali titoli di laurea e specializzazione, tale discriminazione può generare il dubbio legittimo di un diverso valore tra chi opera nel pubblico e chi opera nel privato, e al tempo stesso un senso di frustrazione nel libero professionista che non ha gli strumenti necessari per una gestione completa del paziente Ma l’aspetto socialmente più rilevante , per cui è sollecitata una soluzione a questo problema, è la volontà di contribuire a decongestionare il SSN lavorando in sinergia con i colleghi del pubblico in favore di tutti i pazienti. Consentire ai liberi professionisti di prescrivere e certificare ciò che adesso è loro precluso, contribuirebbe infatti a ridurre il numero di prestazioni richieste a tale scopo nel pubblico , alleggerendo le lunghissime liste di attesa”, riporta il comunicato.
“Già oggi, peraltro, i liberi professionisti hanno accesso a piattaforme del pubblico. Infatti attraverso il sistema tessera sanitaria possono redigere certificati per malattia fino a dieci giorni e produrre ricette dematerializzate. La richiesta della categoria è che si affronti al più presto il problema , e soprattutto che non si gettino più ombre sulla sanità privata che purtroppo ancora oggi risente di antichi e inaccettabili pregiudizi , nella piena consapevolezza di agire in scienza e coscienza, senza alcuna sorta di condizionamento. I liberi professionisti chiedono alle Istituzioni politiche e mediche di poter accedere come i loro colleghi del pubblico alle certificazioni per patologia e ai piani terapeutici, rivendicando pari dignità a parità di competenze, nel prioritario interesse del paziente che resta il fulcro centrale dell’ interesse di ogni medico e a tutela della propria professionalità”, conclude il testo firmato dal direttivo di AMOlp.