Clima: l’Europa sta ‘cuocendo’ a temperature record

(da AGI/AFP)  L”Europa ha subito un numero record di giorni di “stress da caldo estremo” nel 2023 e sta letteralmente cuocendo ad alta temperatura.  Lo rivelano due importanti osservatori climatici, sottolineando la minaccia di estati sempre più calde e mortali in tutto il continente.  In un anno di estremi contrastanti, l”Europa è stata testimone di ondate di caldo torrido ma anche di inondazioni catastrofiche, siccità devastanti, tempeste violente e violenti incendi.
Questi disastri hanno causato danni per miliardi di euro e hanno colpito più di due milioni di persone, si legge in un nuovo rapporto congiunto del servizio sui cambiamenti climatici dell”UE Copernicus e l”Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) delle Nazioni Unite.  Le conseguenze per la salute sono state particolarmente gravi.
“Stiamo assistendo a una tendenza crescente nel numero di giorni con stress da caldo in tutta Europa e il 2023 non ha fatto eccezione, con l”Europa che ha visto un numero record di giorni  estremi”, ha affermato Rebecca Emerton, scienziata del clima presso Copernicus.
Per questo studio, Copernicus e WMO hanno utilizzato l”indice universale del clima termico, che misura l”effetto dell”ambiente sul corpo umano e tiene conto non solo delle alte temperature ma anche dell”umidità, della velocità del vento, del sole e del calore emesso dall”ambiente circostante.
L’indice comprende 10 diverse categorie di stress da caldo e da freddo. Lo stress da calore estremo “equivale a una temperatura percepita superiore a 46 gradi Celsius, a quel punto è imperativo intraprendere azioni per evitare rischi per la salute come il colpo di calore”, ha affermato Emerton.
L”esposizione prolungata allo stress da calore è particolarmente pericolosa per le persone vulnerabili come gli anziani o coloro che soffrono di patologie preesistenti. L”effetto del caldo è più forte nelle città e 23 delle 30 peggiori ondate di caldo mai registrate in Europa si sono verificate in questo secolo. I decessi legati al caldo sono aumentati di circa il 30% negli ultimi 20 anni, si legge ancora nel rapporto.