Ogni anno gli italiani spendono oltre un miliardo per i farmaci ‘griffati’
(da IlSole24Ore) Gli italiani sono affezionati alle “marche”, anche quando si tratta di farmaci rimborsati dal Servizio sanitario nazionale. Per assicurarsi il medicinale griffato sono pronti a mettere mano al portafogli ogni anno spendendo più di 1 miliardo. Con differenze evidenti tra chi abita al Nord e al Sud: da Roma in giù si è disposti a spendere fino a quasi 25 euro pro capite all’anno in più per i medicinali di marca – i lucani a esempio spendono 24 euro, 22,9 euro i calabresi e 22,8 euro gli abitanti del Lazio – contro i 13 euro a esempio di lombardi, veneti e toscani o gli 11 euro scarsi di chi abita a Bolzano (la media italiana è 17 euro). Questi soldi in più sono necessari per pagare la differenza di prezzo tra il farmaco equivalente meno caro – si tratta del “generico” copia del medicinale fuori brevetto – completamente rimborsato dallo Stato e quindi gratuito per il cittadino e quello appunto di marca che ha una differenza di prezzo che va pagata di tasca propria. Questo fenomeno continua a ripetersi con costanza ogni anno e non accenna a calare: nel 2017 il costo in più pagato dai cittadini valeva 1,050 miliardi, 1,126 miliardi nel 2018, nel 2019 1,122 miliardi, 1,077 miliardi nel 2020. E ancora 1,056 miliardi nel 2021 e 1,083 nel 2022. Anche nel 2023 – l’ultimo dato disponibile – gli italiani hanno versato di tasca propria 1,029 miliardi di euro di differenziale di prezzo per ritirare il farmaco brand più costoso invece che il generico-equivalente a minor costo e interamente rimborsato dal SSN.