Mediobanca: l’Italia spende per la sanità pubblica meno dei big europei

(da fimmg.org)   L’Italia spende meno degli altri grandi Paesi europei per la sua sanità pubblica in rapporto al suo prodotto interno lordo. Nel 2022, evidenzia l’Area studi Mediobanca, il nostro Paese ha speso il 6,8% del Pil, alle spalle di Spagna (7,3%), Regno Unito (9,3%), Francia (10,3%) e Germania (10,9%). Nel 2023, prosegue l’analisi, l’Italia si è attestata al 6,3% con la previsione di portarsi al 6,4% nel 2024. In valore assoluto la spesa si è attestata a 131,7 miliardi di euro nel 2022 e, secondo i dati previsionali, scenderà a 131,1 miliardi nel 2023. Nel 2022 il 79% circa del valore complessivo è originato dalle strutture pubbliche e il 21% da quelle accreditate, che nel ventennio 2002-2022 hanno mostrato una crescita superiore a quella dei presidi pubblici (+3,1% contro il 2,5%). «Lo scenario che si prospetta è l’appiattimento dell’incidenza sul Pil della spesa sanitaria pubblica, a fronte di una crescente richiesta di prestazioni per effetto delle dinamiche demografiche» evidenzia Mediobanca, che ricorda come nell’area Ocse l’incidenza degli over 65 sia salita dal 7,6% del 1950 al 18% del 2022, con la previsione di raggiungere il 26,4% nel 2060, e che l’Italia, con il 23,9% di over 65 nel 2022 e una previsione del 33,4% al 2060, sia già sopra la media, alle spalle solo del Giappone (29%).