“Nel 2030 il primo farmaco che fa ricrescere i denti”, da settembre test sull’uomo
“Nel 2030 il primo farmaco che fa ricrescere i denti”, da settembre test sull’uomo
(da ADNKronos) Un’iniezione per restituire i denti a chi li ha persi o non li ha mai avuti. È la promessa dell’azienda giapponese Toregem Biopharma, start-up dell’università di Kyoto, nata 4 anni fa. Sta sviluppando un farmaco anticorpale descritto come «il primo al mondo per la ricrescita dei denti» e da settembre comincerà a testarlo sull’uomo, dopo i risultati positivi ottenuti sugli animali senza effetti collaterali di rilievo. L’obiettivo dei ricercatori è arrivare sul mercato nel 2030, riporta la testata nipponica ‘The Mainichì. Toregem conta di offrire il trattamento a 1,5 milioni di yen (quasi 9mila euro) e di ottenere la copertura assicurativa, riferisce ‘Nikkei Asia’. La prima fase della sperimentazione clinica durerà da settembre 2024 ad agosto 2025. La terapia funziona disattivando una proteina chiamata Usag-1, che inibisce la crescita dei denti, e nella fase 1 dei test sull’uomo verrà somministrata endovena a 30 adulti sani di età compresa fra 30 ai 64 anni. Il requisito per l’arruolamento è la mancanza di almeno un dente posteriore. Una volta confermata la sicurezza del farmaco, si passerà alla fase successiva con la somministrazione a bambini dai 2 ai 7 anni ai quali mancano almeno 4 denti dalla nascita. Si stima che la carenza congenita dei denti riguardi circa l’1% della popolazione, mentre circa lo 0,1% soffre di una condizione nota come oligodontia, che consiste nell’assenza di 6 o più denti. La speranza dei ricercatori è riuscire in futuro a «far crescere i denti non solo nelle persone con patologie congenite, ma anche in chi li ha persi a causa di carie o lesioni». Il medicinale è frutto degli studi di Katsu Takahashi presso il Dipartimento di Chirurgia orale e maxillo-facciale della Kyoto University. Co-fondatore di Toregem e direttore del Dipartimento di Odontoiatria e Chirurgia orale del Kitano Hospital di Osaka, lo scienziato dichiara: «Vogliamo fare qualcosa per aiutare coloro che soffrono di perdita o assenza di denti. Sebbene finora non sia disponibile una cura permanente, crediamo che le aspettative delle persone» in questo sento «siano elevate». L’intenzione è di soddisfarle.