Il fascicolo sanitario 2.0 entro l’anno online con quattro funzionalità
(da IlSole24Ore) Da strumento meramente amministrativo a contenitore “vivo” di dati clinici, pienamente accessibili, consultabili e scaricabili da cittadini, aziende, medici ed enti di ricerca, nel rispetto della privacy. Il fascicolo sanitario 2.0, che insieme alla telemedicina è la grande scommessa della sanità digitale tracciata nel Pnrr – da cui incassa 1,3 miliardi – entro l’anno dovrebbe mandare a regime i primi quattro servizi base: consultazione di documenti, prenotazione di visite ed esami, scelta e revoca del medico di famiglia, pagamento di ticket attraverso la piattaforma Pago PA o la App IO. E già si pensa a un upgrading, come ha annunciato ieri a Roma il ministro della Salute Orazio Schillaci nella prima delle tre giornate di presentazione del Fse, organizzate dal governo anche a Cernobbio e a Bari. «Entro il 2026 tutte le Regioni dovranno usarlo ed entro il 2030 tutti i cittadini dovranno poter accedere ai propri dati – ha spiegato il ministro-. Intanto è in lavorazione il decreto per il Fse 2.1, arricchito di servizi come i piani terapeutici, la dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti, i certificati di idoneità allo sport».
Sulla versione attuale però, dopo i quasi due decenni di quiescenza del fascicolo c’è ancora molto da fare. L’adeguamento tecnologico ha riguardato già oltre mille strutture in Italia (tra ospedali e centri privati) ma su altre migliaia si sta ancora lavorando . Quanto alle Regioni, «le abbiamo prese per mano per accompagnarle nella transizione, anche se molte erano ben avviate e oggi 17 sono a buon punto», ha spiegato il sottosegretario per l’Innovazione Alessio Butti presentando il nuovo logo del Fse 2.0 insieme al collega Marcello Gemmato (Salute). Se a giugno 2023 solo il 23% delle installazioni era stato aggiornato, oggi il dato è al 50% ed entro il mese di luglio tutte le Regioni dovrebbero raggiungere l’adeguamento fissato dal primo step del Pnrr. Tra i prossimi obiettivi macro, dopo il decreto-chiave del 7 settembre 2023 che ha disegnato la fisionomia del Fse 2.0, è in fase di definizione l’ecosistema dei dati sanitari necessario per gestire dati standardizzati a livello nazionale.