Una guida per l’uso dei medici di famiglia, vademecum realizzato dalla Fimmg di Roma
(da www.corriere.it) Anche il medico di famiglia va “usato” bene. Dovrebbe essere interpellato dal cittadino in modo appropriato e non per ottenere servizi che esulano dalle sue competenze, esempio un certo tipo di certificati, la prescrizione per un ricovero ospedaliero, una ricetta che il professionista non è d’accordo di rilasciare in scienza e coscienza. È piuttosto frequente invece che i nostri più diretti interlocutori per la salute debbano sottrarsi a pretese ingiustificate, magari col rischio di essere malmenati per il diniego. Da qui nasce il manuale per l’uso del medico di medicina generale edito dai diretti interessati. «Servirà a facilitare il rapporto tra noi e la cittadinanza», ne spiega l’intento Pierluigi Bartoletti, segretario della FIMMG di Roma.
Ecco alcune informazioni del manuale (in vendita su Amazon). Cambio del medico: è un diritto del paziente cambiarlo rivolgendosi alla sede distrettuale di appartenenza oppure on line. Basta consultare gli elenchi degli studi ancora disponibili nella propria Asl. Un genitore può chiedere di iscrivere il figlio con più di 6 anni. Certificati: a titolo gratuito il medico può rilasciarne solo 2: malattia Inps (al cospetto della persona interessata) per i lavoratori dipendenti, idoneità all’attività sportiva non agonistica dietro presentazione di elettrocardiogramma. Esenzioni: ogni anno il medico riceve dal ministero delle Finanze l’elenco degli assistiti con un reddito inferiore a determinate soglie, non soggetti al ticket. Antibiotici: l’uso eccessivo è diventato un problema serio perché genera il fenomeno della resistenza. Significa che un antibiotico non funziona contro i batteri causa dell’infezione. Si raccomanda di assumerli con responsabilità solo se prescritti dal medico e completando l’intero trattamento. Non devono essere presi per raffreddore e influenza. Le prescrizioni sono personalizzate. Non conservare le pillole inutilizzate e smaltire quelle scadute. Mai «passarli» a terze persone. Gastroprotettori: servono a proteggere lo stomaco da eventuali danni prodotti da altri farmaci, reflusso gastroesofageo, gastrite, ulcera. Seguire le indicazioni del medico rispettando tempi e posologia. A questa categoria appartengono 5 molecole. Storia: i medici di famiglia sono nati nel 1978 con la legge 833 che ha istituito il Servizio pubblico nazionale. Ogni cittadino avrebbe avuto il suo dottore (convenzionato con l’Ssn). Hanno sostituito il medico della mutua e, per chi non era assicurato, il medico che garantiva un numero di prestazioni limitato.