EVALI, si inizia a sapere di più sulla malattia polmonare da sigarette elettroniche

(da Univadis)     Uno studio che ha analizzato la presenza di sostanze tossiche nel lavaggio broncopolmonare (BAL) di una cinquantina di pazienti affetti da EVALI (E-cigarette, or Vaping, product use Associated Lung Injury) ha dimostrato che l’utilizzo di sigarette elettroniche fa arrivare vitamina E acetato al rivestimento epiteliale dell’apparato respiratorio, il presunto sito di danno polmonare.  Diversi elementi associano la vitamina E acetato alla patogenesi dell’EVALI.  Il possibile meccanismo biologico per il danno polmonare associato all’inalazione di vitamina E acetato sarebbe un’alterazione del surfattante, ma questo andrà verificato in studi negli animali.  I dati a disposizione non permettono ad ora di escludere il coinvolgimento di altre sostanze.  È possibile che la vitamina E acetato sia il marcatore dell’esposizione a un’altra sostanza tossica.

Descrizione dello studio     Sono stati raccolti i BAL di 51 pazienti affetti da EVALI (25 casi confermati e 26 sospetti) e di 99 controlli sani che non utilizzavano e-cig.   Mediante spettrometria di massa è stata misurata la presenza di sostanze tossiche considerate dai CDC prioritarie per l’indagine: vitamina E acetato, olii vegetali, olio di trigliceridi a catena media, olio di cocco, distillati del petrolio e diluenti a base di terpeni. Fonti di finanziamento: National Cancer Institute, FDA Center for Tobacco Products, Ohio State University.

Risultati principali    Nel BAL di 48 dei 51 casi (94%) di EVALI è stata individuata la presenza di vitamina E acetato, sostanza assente nei BAL dei controlli sani.  Nessuna delle altre sostanze tossiche analizzate è stata riscontrata nel BAL di casi o controlli, ad eccezione dell’olio di cocco (1 paziente) e del limonene (1 paziente).   47 dei 50 pazienti (94%) per cui erano disponibili i dati epidemiologici presentava tracce di THC o suoi metaboliti nel BAL o aveva fumato prodotti contenenti THC nei 90 giorni precedenti l’esordio della malattia.   La nicotina o i suoi metaboliti erano presenti nel BAL di 30 pazienti su 47 testati (64%).

Perché è importante      L’uso di e-cig è comune ed è in costante aumento tra i giovani.   Dal 2019 a inizio febbraio 2020 i Centers for Disease Control americani hanno registrato quasi 2.800 casi di EVALI, soprattutto tra i giovani adulti.   L’articolo è accompagnato da un commentario che sottolinea l’importanza di proteggere i giovani dai danni causati dal vaping di prodotti contenenti THC o meno.

(Blount BC, Karwowski MP, et al. Vitamin E acetate in bronchoalveolar-lavage fluid associated with EVALI. N Engl J Med 2020;382:697-705.  doi:10.1056/NEJMoa1916433 )

(King BA, Jones CM, et al. The EVALI and youth vaping epidemics – implications for public health. N Engl J Med 2020;382;689-691.  doi:10.1056/NEJMp1916171 )