Dal superlavoro all’ipotiroidismo, la teoria trova conferma

(da M.D.Digital)  L’ipotiroidismo era più di 2.5 volte più diffuso tra i soggetti adulti che lavoravano tra le 53 e le 83 ore settimanali rispetto a quelli che lavoravano dalle 36 alle 42 ore settimanali. Inoltre, coloro con orari di lavoro più lunghi avevano una  probabilità di ipotiroidismo più alta del 46% per ogni 10 ore aggiuntive di lavoro a settimana: è quanto emerge dai dati accettati per la presentazione al meeting annuale della Endocrine Society e pubblicati su Thyroid.  L’impatto negativo sulla salute dei lunghi orari di lavoro è ben confermato in relazione alle malattie cardiovascolari e ora si aggiungono  crescenti evidenze epidemiologiche di una associazione tra lunghi orari di lavoro ed effetti  negativi sulla salute mentale e metabolica, con conseguenze quali diabete mellito, obesità, sindrome metabolica, affaticamento e sintomi depressivi. L’ipotiroidismo è associato a molte altre malattie, tra cui la malattia cardiovascolare aterosclerotica, l’insufficienza cardiaca congestizia, il diabete mellito, l’obesità, la sindrome metabolica, l’affaticamento e la depressione, che hanno grandi sovrapposizioni con esiti di salute legati al superlavoro.

Gli autori di questo nuovo studio  hanno valutato i dati sull’orario di lavoro e sulla funzione tiroidea di 2.160 adulti (età media, 42.4 anni; fascia di età, 33-52.1 anni; 69.9% uomini) che lavoravano fra le 36 e le 83 ore a settimana e che non avevano una storia di malattia tiroidea. Sono stati considerati eutiroidei i soggetti con un livello sierico di Tsh compreso tra 0.62 mIU/L e 6.86 mIU/L e un livello di tiroxina libera compreso tra 0.89 ng/mL e 1.76 ng/mL.

La maggior parte della popolazione in studio è risultata eutiroidea (94.94%); lo 0.05% aveva ipotiroidismo manifesto, il 2.1% un ipotiroidismo subclinico, il 2.75% aveva ipertiroidismo subclinico e lo 0.16% un ipertiroidismo manifesto. La settimana lavorativa mediana era di 47.1 ore con il 15.4% della coorte che svolgeva attività a turni.  I lavoratori con ipotiroidismo hanno accumulato più ore settimanali rispetto ai lavoratori eutiroidei (p=0.032) e una percentuale maggiore di lavoratori con ipotiroidismo (64.8%) aveva  una settimana lavorativa più lunga di 48 ore rispetto ai lavoratori eutiroidei (43.2%) e a quelli con ipertiroidismo ( 52.4%; p=0.024). Nei soggetti ipotiroidei, il 3.6% lavorava tra le 53 e le 83 ore settimanali, mentre l’1.4% lavorava dalle 36 alle 42 ore settimanali. L’OR rettificato per l’ipotiroidismo e le ore di lavoro più lunghe è stato 1.46  per un aumento di 10 ore alla settimana.

(Young Ki Lee,et al. Long Work Hours Are Associated with Hypothyroidism: A Cross-Sectional Study with Population-Representative Data .  Thyroid 2020; https://doi.org/10.1089/thy.2019.0709)