Aifa, efficacia e sicurezza della vaccinazione: vantaggi e reazioni

(da DottNet)  Il vaccino contro il Covid, che inizierà a essere somministrato il 27 dicembre in Italia, non provoca la malattia né alterazioni del Dna e solo in casi rarissimi può dare reazioni allergiche gravi. I rischi arrivano invece da altro dall’acquisto privato del vaccino su internet o attraverso canali alternativi alla somministrazione autorizzata, che sarà gratuita e su chiamata. A fare chiarezza è l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) che ha pubblicato online un documento  (https://www.aifa.gov.it/domande-e-risposte-su-vaccino-covid-19-comirnaty ) che risponde alle 35 domande più frequenti sul vaccino di Pfizer/Biontech.   Il vaccino, dal nome Comirnaty contiene una molecola denominata RNA messaggero (mRNA) e “non introduce nelle cellule il virus vero e proprio, ma solo l’informazione genetica che serve alla cellula per costruire copie della proteina Spike”.   Quanto al dubbio se la vaccinazione possa “provocare il Covid o altre alterazioni genetiche”, Aifa risponde: “nel vaccino non sono coinvolti virus interi o vivi, perciò non può causare malattie. L’mRNA del vaccino come tutti gli mRNA prodotti dalle cellule si degrada naturalmente dopo pochi giorni” e “non resta nell’organismo“. Gli studi condotti fino a oggi mostrano che, con l’iniezione di due dosi, protegge con un’efficacia del 95% dalla malattia Covid ed è “plausibile” che impedisca anche di infettarsi e trasmettere ad altri la malattia, ma in attesa di conferme, i vaccinati “devono continuare ad adottare le misure di protezione anti Covid”.  Rispetto alla durata della protezione, per ora il periodo di osservazione è stato di pochi mesi ma “è probabile, sulla base di studi su altri coronavirus, che duri 9-12 mesi”.