COVID-19: impatto sulla salute mentale di medici e operatori sanitari

(da Univadis)  Gli operatori sanitari impegnati in tutto il mondo contro COVID-19 stanno sperimentando fattori di stress simili. Fin dall’inizio della pandemia di COVID-19 è stato documentato un incremento dei disturbi della sfera psichica sia nella popolazione generale che nei professionisti della salute (1).

L’improvviso e imprevedibile aumento della domanda di assistenza sanitaria dovuto al COVID-19 ha sottoposto i medici ospedalieri ad un aumentato stress e ad una enorme pressione psicologica, mentre i medici di medicina generale (MMG) sono stati costretti, sul versante delle cure domiciliari e territoriali,  a modificare rapidamente le pratiche di lavoro e a iniziare a utilizzare le piattaforme di telemedicina per i servizi erogati ai pazienti (2). 

Già prima di COVID-19 i medici erano a rischio più alto di burnout, depressione e suicidio rispetto ad altri professionisti. La pandemia ha alimentato alti livelli di stress in tutti gli operatori sanitari e continua a mantenerli elevati nonostante gli scenari si siano modificati.

Scenari pandemici e salute mentale       Durante la prima ondata di SARS-CoV-2 la prevalenza del disagio psichico degli operatori sanitari era correlata alla  frustrazione e paura per la mancanza di adeguati dispositivi di protezione individuale, per gli esiti traumatici dei paziente, il tutto esacerbato dalle misure di distanziamento fisico e dall’isolamento sociale (4). Queste esperienze sono state determinati per gli esiti sulla salute mentale di medici e infermieri, inclusi i sintomi di depressione, ansia e disturbo da stress post-traumatico ( PTSD ).  Attualmente, per la prolungata richiesta di risposte a richieste di salute non soddisfatte e per carichi di lavoro usuranti anche per garantire lo svolgimento di una campagna di vaccinazione senza precedenti, si configura come uno scenario a rischio persistente e negativo sulla salute mentale di tutti i professionisti della salute impegnati contro COVID.19, ma l’entità del problema rimane incerta. 

La letteratura esistente suggerisce come le pandemie passate abbiano provocato un aumento dello stress e dei sintomi correlati al disagio psichico negli operatori sanitari (5).  

Studi sull’epidemia di sindrome respiratoria acuta grave (SARS) del 2003 hanno mostrato che gli operatori sanitari presentavano effetti sulla loro salute mentale tra cui alti livelli di stress, ansia, depressione e stress post-traumatico. La quasi totalità dei medici di pronto soccorso (93%) che ha preso in cura le vittime dell’epidemia di SARS del 2003 ha riportato sintomi associati al disturbo da stress post-traumatico (6)  . 

Il Center for Disease Control and Preventionha pubblicato un report (7) sulla valutazione delle condizioni di salute mentale in una coorte di professionisti impiegati nel sistema sanitario pubblico (26.174 soggetti tra medici e infermieri) dal 29 marzo al16 aprile 2021. L’analisi ha cercato di intercettare la presenza di sintomi di depressione, ansia, PTSD e ideazione suicidaria in queste persone.   I risultati hanno evidenziato che più della metà dei partecipanti allo studio (53%) riferiva di aver avuto almeno un sintomo legato alla sfera psichica nelle due settimane precedenti l’intervista. In particolare, in una stratificazione percentuale per problemi, si riscontrava depressione (32,0%), ansia (30,3%), disturbo da stress post-traumatico (36,8%) o ideazione suicidaria (8,4%). La più alta prevalenza di sintomi di disagio psichico è stata rilevata in soggetti giovani di età ≤ 29 anni (intervallo = 13,6%-47,4%) e in persone transgender o non binarie (cioè coloro che non si sono identificati come né maschi né femmine) di tutte le età (intervallo = 30,4 %-65,5%). 

Gli operatori di sanità pubblica che hanno riferito di non essere in grado di assentarsi dal lavoro, banalmente andare in ferie, avevano maggiori probabilità di segnalare sintomi negativi rispetto alla loro salute mentale. La gravità dei sintomi aumentava con l’aumento dell’orario di lavoro settimanale e rispetto alla percentuale di tempo di lavoro dedicato alle attività di risposta a problemi correlati al COVID-19.

Questo report conferma una prevalenza di sintomi riferibili a un coinvolgimento delle condizioni di salute mentale tra gli operatori della sanità pubblica superiore a quanto precedentemente riportato nella popolazione generale (53% vs 40,9%). Le prevalenze dei sintomi di depressione e ansia erano simili a quelle di precedenti studi; mentre la prevalenza dei sintomi da stress post-traumatico è del 10%-20% superiore a quella precedentemente riportata tra gli operatori sanitari, il personale in prima linea e il pubblico in generale  (1,7)

C’è un grande bisogno di salute, tra richiesta sanitaria convenzionale e bisogni legati al Covid, che vanno dalla gestione dei pazienti infetti, al long-Covid fino alle vaccinazioni. I medici hanno difficoltà a “staccare” dal loro lavoro e questo vale sia per chi lavora in ospedale o per chi è impegnato sul territorio come i Medici di Medicina Generale (8). Un contesto che potrebbe mettere in difficoltà non solo i medici, ma anche pazienti e il prezzo da pagare in termini di salute mentale a causa della pandemia sarà sempre più alto per tutti (9).

1. Gainer DMet al Association between proportion of workday treating COVID-19 and depression, anxiety, and PTSD outcomes in US physicians. J Occup Environ Med 2021;63:89–97.

2. Wosik J, Fudim M, Cameron B, et al. Telehealth transformation: COVID-19 and the rise of virtual care. J Am Med Informatics Assoc 2020; 27:957–962.

3. Dyrbye LN, et al. Burnout among U.S. medical students, residents, and early career physicians relative to the general U.S. population. Acad Med 2014; 89:443–451

4. Di Tella M, et al. Mental health of healthcare workers during the COVID-19 pandemic in Italy. J Eval Clin Pract 2020; 26:1583–1587.

5. Maunder RG, et al. Long-term psychological and occupational effects of providing hospital healthcare during SARS outbreak. Emerg Infect Dis 2006; 12:1924–1932.

6. Lin CY, et al. The psychological effect of severe acute respiratory syndrome on emergency department staff. Emerg Med J 2007; 24:12–17.

7. Bryant-Genevier J, et al. Symptoms of Depression, Anxiety, Post-Traumatic Stress Disorder, and Suicidal Ideation Among State, Tribal, Local, and Territorial Public Health Workers During the COVID-19 Pandemic – United States, March-April 2021. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2021 Jul 2;70(26):947-952. 

8. Michienzi A Niente ferie per i medici di famiglia, mancano i sostituti Univadis Medical News17/06/2021  https://www.univadis.it/viewarticle/niente-ferie-per-i-medici-di-famiglia-mancano-i-sostituti-746106?s1=news

9. Riboldi E COVID-19 – Qual è il prezzo della pandemia in termini di salute mentale? Univadis Sint Letter17/04/2020 https://www.univadis.it/viewarticle/covid-19-qual-e-il-prezzo-della-pandemia-in-termini-di-salute-mentale-718030?s1=news