Fondi Integrativi: potrebbe essere superato l’obbligo di rivolgersi ad uno studio convenzionato

(da Odontoiatria33)   Di testi ufficiali non c’è ancora traccia ma dalle prime bozze del nuovo Decreto Concorrenza che il Parlamento dovrà approntare da settembre, arrivano voci su di una norma che dovrebbesuperare l’obbligo per i lavoratori aderenti ad un fondo sanitario integrativo di rivolgersi ad uno studio odontoiatrico o medico convenzionato. 

A darne l’anticipazione è stato Il Sole 24 Ore del 28 agosto informando della presenza, tra quelle presenti nella bozza del testo che dovrà essere presentato dal Governo, di una norma che renderebbe nulle le clausolepresenti nei contratti tra datori di lavoro e gestori dei Fondi integrativi, che di fatto impediscono una assistenza indiretta, obbligando gli aderenti a rivolgersi a strutture sanitarie o professionisti convenzionati.   Secondo quanto riporta Il Sole, la norma dovrebbe prevedere che i “contratti tra imprese e assicurazioni sanitarie non potranno obbligare i lavoratori ad avvalersi solo di medici e centri sanitari convenzionati: i dipendenti potranno infatti scegliere in piena libertà di rivolgersi anche ad altre strutture o professionisti per poi farsi rimborsare il costo della prestazione dalle compagnie assicuratrici per un ammontare equivalente a quello previsto in caso di tutela assicurativa diretta”. 

Una modifica che da tempo, Ordini e Sindacati odontoiatrici, chiedono di introdurre e che la recente sanzione dell’Antitrust a RBM Salute e Previmedical dopo l’esposto di Altroconsumo, ha probabilmente convinto il legislatore della necessità di un intervento sul tema.   “Dalle anticipazioni di stampa che abbiamo potuto leggere –dice ad Odontoiatria33 Alberto Di Feo, referente Lombardia di ANOMeC- sembra che la lunga battaglia che ha visto in prima linea le Associazioni di categoria odontoiatriche ANDI e ANOMeC e molti Ordini Provinciali dei Medici Odontoiatri, possa trovare nella prossima Legge Europea, un accoglimento di alcune richieste. In particolare l’equiparazione dei rimborsi assicurativi tra assistenza diretta ed indiretta, dovrebbe diventare un obbligo di Legge. La libera scelta del curante da parte del paziente è un principio fondamentale che purtroppo molti contratti assicurativi violano. Ora il Legislatore sembra voler ristabilire i giusti diritti ai cittadini – pazienti e consentire alla libera professione, una concorrenza leale basata sulle qualità delle cure e l’autonomia professiona