Covid-19: le mascherine riducono il contagio in maniera considerevole anche se manca la distanza

(da Doctor33)   Un gruppo di ricerca internazionale ha presentato sul ‘Journal of the Royal Society Interface’ un nuovo modello teorico per valutare meglio i rischi di diffusione di virus come COVID-19, con e senza l’uso della mascherina, e ha rilevato come questo dispositivo di protezione possa effettivamente svolgere una funzione molto importante. «Le attuali raccomandazioni e conoscenze sulla trasmissione delle malattie infettive respiratorie sono spesso basate su un diagramma sviluppato dallo scienziato americano William Firth Wells nel 1934. Ma tale modello è molto semplificato e non tiene conto della vera complessità della trasmissione» spiega Jietuo Wang, dell’Università di Padova, primo nome dello studio.     I ricercatori hanno quindi sviluppato un modello più avanzato per dimostrare che è possibile calcolare in modo più efficiente il rischio diretto di diffondere l’infezione includendo una serie di fattori, come la distanza interpersonale, la temperatura, i livelli di umidità, la carica virale e il tipo di espirazione. Il nuovo modello è stato testato utilizzando i dati di recenti esperimenti sulle emissioni di droplet, ovvero le goccioline di saliva, ed è stato possibile dimostrare come cambia il rischio di diffusione dell’infezione indossando o meno una mascherina. Lo studio ha rivelato, per esempio, che una persona che parla senza mascherina può diffondere goccioline infette a un metro di distanza. Se la stessa persona tossisce, le gocce possono essere sparse fino a tre metri e se starnutisce, la distanza di diffusione può arrivare addirittura fino a sette metri. Ma usando una mascherina, ovviamente a condizione che questa sia indossata correttamente, il rischio di diffondere l’infezione diminuisce in modo significativo, tanto che con una mascherina, chirurgica o ancora meglio FFP2, il rischio di infezione si riduce a tal punto da essere praticamente trascurabile.  E questo avviene anche se ci si trova a solo un metro di distanza da una persona infetta, indipendentemente dalle condizioni ambientali e dal fatto che l’individuo parli, tossisca o starnutisca. Il gruppo di ricerca sta ora lavorando a un nuovo studio volto a esplorare la diffusione nell’aria di COVID-19.(Journal of the Royal Society Interface 2022. Doi: 10.1098/rsif.2021.0819  http://doi.org/10.1098/rsif.2021.0819)