Si ampliano gli obblighi per le aziende e l’attività del Medico Competente

(da DottNet – riproduzione parziale)   Sono importanti le novità contenute nel Decreto Legge n° 48/2023, “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro“, circa il Medico Competente e la sorveglianza sanitaria e che vanno a modificare alcuni punti del Decreto Legislativo n° 81/2008. Sul sito web dell’Anma, Associazione nazionale dei Medici d’Azienda e Competenti, www.anma.it, è stata anticipata la nota dell’avvocato Giovanni Scudier, giuslavorista componente del Comitato Scientifico Anma, che elenca e commenta le novità del Decreto Legge. Grande rilevanza per la modifica dell’articolo 18, comma 1, lettera a del D. Lgs. n° 81 del 2008: «La modifica – scrive l’avvocato Scudier nella sua nota – consiste in un ampliamento dei casi nei quali vige per il datore di lavoro l’obbligo di nomina del Medico Competente, ricollegato agli esiti della valutazione dei rischi». Viene superata «l’interpretazione che intende(va) la sorveglianza sanitaria come un insieme di atti medici da applicare nei (soli) “casi previsti dalla normativa vigente”. Quindi ciò che la nuova norma vuole è che la sorveglianza sanitaria sia effettuata per tutti i rischi per i quali la valutazione dei rischi risulti richiederla, indipendentemente dal fatto che si tratti di rischi espressamente elencati dal legislatore». I Medici Competenti, anche quelli già nominati, potranno e dovranno effettuare la sorveglianza sanitaria per tutti ii rischi emersi.  Altre modifiche – questa volta all’articolo 25, comma 1, lettere e-bis ed n-bis – aggiungono l’obbligo per il Medico Competente di chiedere al lavoratore, in occasione delle viste di assunzione, la cartella sanitaria e di tenerne conto ai fini della formulazione del giudizio di idoneità; situazione questa di non facile applicazione soprattutto nel contesto della visita preventiva per l’assunzione che per sua natura richiede dinamiche veloci. Infine, si ammette la possibilità di sostituzione del Medico Competente, sebbene per motivi gravi e giustificati.