Contributi aggiuntivi, gennaio è un buon mese per pensare al futuro

(da Enpam.it)   Alcune categorie di medici hanno l’opportunità di versare, entro la fine del mese, un contributo aggiuntivo e aumentare l’importo della propria pensione futura.

INVESTIRE SULLA PENSIONE    Ad avere questa possibilità sono gli iscritti alla gestione della medicina generale (medici di famiglia, di continuità assistenziale e pediatri di libera scelta), che attualmente sono tenuti a pagare un minimo del 25 per cento (24 per cento per i pediatri) ma che, in aggiunta, possono anche attivare la cosiddetta Aliquota modulare.   Con Aliquota modulare ci si riferisce ad un contributo addizionale, da scegliersi in una percentuale compresa tra l’1 e il 5 per cento.  Per informazione, sono stati quasi 6 mila gli iscritti gli iscritti che hanno deciso di ricorrervi l’anno scorso, con un contributo medio aggiuntivo che è stato del 4,11 per cento.

DEDUCIBILI DALLE TASSE   Per attivare l’aliquota modulare è necessario fare richiesta alla propria Asl entro il 31 gennaio. I moduli per la richiesta sono disponibili nella sezione “Come fare per” del sito Enpam.it    Al pari degli altri contributi previdenziali Enpam, anche quelli aggiuntivi da aliquota modulare sono interamente deducibili e riducono, quindi, l’ammontare delle tasse da pagare al fisco.   Infine, la possibilità di richiedere un’aliquota modulare, oltre che per i medici di medicina generale, è consentita anche agli specialisti esterni accreditati ad personam.

IN ALTERNATIVA     Per chi non può usufruire dell’aliquota modulare, sono a disposizione altre soluzioni per migliorare la propria posizione previdenziale e aumentare l’assegno di pensione Enpam. 

Il riscatto, ad esempio, consente di far valere ai fini della pensione i periodi che non sono coperti da contribuzione, garantendo un aumento dell’anzianità contributiva e un incremento dell’assegno di pensione in cambio del versamento di una cifra deducibile.

L’allineamento (o riscatto di allineamento) permette di allineare i contributi già pagati a una contribuzione più alta versata nei periodi in cui si è lavorato di più e quindi il reddito è stato maggiore, ottenendo un incremento della pensione (non dell’anzianità contributiva).

Per tutti, inoltre, c’è la possibilità di crearsi una pensione complementare aderendo a FondoSanità, il fondo riservato agli operatori del settore sanitario, che consente una deducibilità delle somme fino a oltre cinquemila euro.