Il probiotico che frena le allergie

(da Doctor33)   Si stanno scoprendo molte nuove azioni dei probiotici (che molti ancora chiamano “fermenti lattici”) perché sta cambiando il modo in cui si pensano. Non più come “ricolonizzatori” dell’intestino ma come veri e propri segnali inviati all’organismo, per trattare allergie e dermatiti, aiutare il controllo del sovrappeso, intervenire sull’umore e addirittura regolare alcune azioni ormonali. I probiotici si devono oggi chiamare con nome e cognome, definiti dalla selezione di singoli ceppi batterici. Tutto inizia dal 2008 con il lavoro di O’Mahony (1) che ha confermato la specificità del microbioma per ottenere gli effetti cercati, che non sono legati a un mix generico di batteri ma alla presenza di alcuni specifici ceppi e negli ultimi anni è infatti cresciuta la ricerca dei più adatti a ottenere delle azioni ben determinate.  Curare un raffreddore da fieno o una dermatite allergica affiancando a una dieta corretta un probiotico specifico, è una possibilità che è stata proposta e precisata con un lavoro randomizzato e controllato in doppio cieco da Costa (2) che ha definito con certezza che il Lactobacillus paracasei può trattare efficacemente in adulti e bambini la rinite allergica attraverso la somministrazione per almeno 2 mesi del prodotto.
Il riferimento alla reattività alimentare e alla infiammazione da cibo arriva dal lavoro di Tang (3) che ha evidenziato che il recupero della tolleranza orale verso allergeni alimentari, anche nel caso di allergie gravi da shock anafilattico come quella dovuta alle noccioline americane è reso molto più agevole dalla somministrazione contemporanea di un probiotico. La rieducazione alla tolleranza, stimolata attraverso la graduale reintroduzione dell’alimento per mezzo di piccole dosi, è grandemente facilitata dalla contemporanea somministrazione di Lactobacillus rhamnosus.  Anche Aitoro (4) ha documentato che questo ceppo riduce la sensibilizzazione alle proteine bovine, mentre una ricerca sudcoreana (5) ne ha precisato l’azione importante nella dermatite atopica, grazie alla capacità di ridurre anche il livello di Immunoglobuline E (IgE). Quindi le risposte di modulazione della allergia sono evidenti e in molti casi, anche curare un raffreddore da fieno o una dermatite affiancando alla dieta corretta l’utilizzo di un probiotico specifico è una possibilità che è divenuta sempre più concreta ed efficace. Utile ricordare che i probiotici vanno sempre assunti a stomaco vuoto.

Bibliografia:
1) O’Mahony C et al, PLoS Pathog. 2008 Aug 1;4(8):e1000112.
2) Costa DJ et al, Eur J Clin Nutr. 2014 May;68(5):602-7. Epub 2014 Feb 26.
3) Tang ML et al, J Allergy Clin Immunol. 2015 Mar;135(3):737-744.e8. Epub 2015 Jan 13
4) Aitoro R et al, Pediatr Allergy Immunol. 2016 Dec 19. [Epub ahead of print]
5) Lee SH et al, Microbiol Immunol. 2016 Jul;60(7):468-76.