Lo stretto filo che lega la Disfunzione Erettile e le Malattie Cardiovascolari

(da Cardiolink)  L’erezione peniena è un evento neuro-vascolare determinato dall’interazione tra una dimensione organica (costituita principalmente da determinanti cardiovascolari, neurologici e ormonali), una intrapsichica (che vede come principali determinanti l’identità sessuale individuale e il senso di benessere), e una relazionale (il contesto in cui si realizza il rapporto sessuale). La disfunzione erettile (DE) è definita dalla consensus conference del 1993 del National Institute of Health, come la persistente incapacità a raggiungere e mantenere un’erezione sufficiente per avere un rapporto sessuale soddisfacente. In ogni paziente con DE, fattori organici, intrapsichici e relazionali sono presenti simultaneamente e interagiscono mutuamente. La disfunzione erettile (DE) è un disturbo molto comune. Si stima che a livello mondiale ne soffrano ben 140 milioni di uomini ed entro il 2025 si prevede che tale cifra raggiungerà i 300 milioni. In Italia ne è affetto circa il 12% della popolazione maschile. L’incidenza del disturbo aumenta con l’età. Colpisce circa il 50% degli uomini tra i 40 e i 70 anni, mentre sopra i 70 la percentuale sale al 70%. Al di là del fisiologico invecchiamento, ciò che contribuisce a una maggiore prevalenza della patologia con l’avanzare dell’ età è l’aumento dell’incidenza di diabete, ipertensione, ipercolesterolemia ed obesità in questa fascia di popolazione. C’è comunque ancora un grande sommerso. Studi dimostrano che, prima di rivelare al medico il disagio, un paziente impiega fino a 2 anni.   Un’ampia letteratura scientifica accerta l’esistenza di una stretta correlazione tra DE e patologie cardiovascolari, quali la cardiopatia ischemica, l’ipertensione, le patologie cerebrovascolari e l’arteriopatia obliterante periferica.

Il legame tra DE e patologie cardiovascolari va rintracciato nella base fisiopatologica di entrambi i disturbi: la disfunzione endoteliale. L’erezione è infatti direttamente proporzionale alla vasodilatazione, che è endotelio-mediata. Se l’erezione è compromessa, significa che l’endotelio non è intatto. La disfunzione endoteliale è, a sua volta, considerata come l’evento più precoce nell’ambito del processo di formazione della placca aterosclerotica, che si manifesta quando ancora non è dimostrabile una lesione strutturale della parete vasale. La DE si configura, pertanto, come il sintomo di un disordine vascolare generalizzato, che può precedere di gran lunga l’esordio di malattie cardiovascolari vere e proprie, quali ad esempio la cardiopatia ischemica. La DE può essere considerata come un campanello d’allarme e un fattore predittivo di patologie cardiovascolari silenti.