Pronto soccorso, presto in tutta Italia il triage a cinque fasce di priorità

(da Doctor33)   Non solo Lazio e Veneto, di cui si è parlato in questi giorni: tutte le Regioni italiane si stanno attrezzando per l’aggiornamento del triage nei pronto soccorso degli ospedali, con il passaggio a un sistema a cinque strati rispetto ai quattro attualmente utilizzati. «Su questo tema c’è una commissione nazionale che sta lavorando già da tre o quattro anni – spiega Gian Alfonso Cibinel, consigliere della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), di cui è stato presidente – ed è in chiusura alla Conferenza Sato-Regioni un protocollo definitivo che sarà poi trasmesso a tutte le Regioni». Insomma, si sta solo aspettando l’indicazione ufficiale da parte del ministero della Salute per una trasformazione che riguarderà tutto il territorio nazionale. «Il sistema di triage – ricorda Cibinel – serve per assegnare una priorità ai pazienti che si recano in pronto soccorso, ma con l’attuale classificazione a quattro colori si è visto che la grande maggioranza dei pazienti finisce all’interno di una classe intermedia, quella dei codici verdi, che riguarda fino al 70% dei pazienti; è invece molto importante discriminare meglio all’interno della classe più numerosa».
È prevista un’ulteriore innovazione: «Oltre a stabilire la priorità, il sistema a cinque codici definisce anche il potenziale assorbimento di risorse e l’impegno assistenziale richiesto dai pazienti; alcuni di loro possono essere priorità bassa ma aver bisogno di un’attenzione e una presa in carico particolare, come gli anziani, i disabili e, in generale, i pazienti più fragili; è un altro criterio importante che migliora la qualità del sistema». Secondo Cibinel non ci sarà bisogno di una sperimentazione particolare, intanto perché «il sistema a cinque strati è già adottato con successo nella maggior parte dei Paesi sviluppati e poi perché molti ospedali italiani adottano questo sistema da anni, distinguendo due popolazioni diverse all’interno della fascia dei codici verdi». In realtà, la nuova classificazione prevede di identificare gli strati di priorità con cifre, dall’1 al 5, «ma i codici colore non spariranno improvvisamente e continueranno a essere utilizzati, affiancati ai codici numerici, per favorire il passaggio da un sistema all’altro».