Spironolattone e insufficienza cardiaca: un nuovo studio ripropone una possibile utilità del farmaco

(da Doctor33)   In pazienti con insufficienza cardiaca scompensata acuta, resistente ai diuretici dell’ansa, la somministrazione di uno spironolattone (Aldactone) ad alte dosi ha permesso la perdita di liquidi in eccesso, secondo una lettera di ricerca pubblicata su ‘Annals of Internal Medicine’. «In 19 persone che non riuscivano a perdere peso con furosemide per via endovenosa, spironolattone a dosi di 100 o 200 mg al giorno è stato associato a una perdita di peso quotidiana consistente e clinicamente importante in un periodo di cinque giorni. Entro il quarto giorno, inoltre, la dispnea è migliorata di almeno tre livelli sulla scala Likert in 14 di queste persone» spiega Shweta Bansal, della University of Texas Health a San Antonio e del South Texas Veterans Health Care System, che ha guidato il gruppo di lavoro. I ricercatori hanno valutato persone recentemente ricoverate in ospedale per insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta o conservata, trattandoli in partenza con dosi quotidiane di 100 mg di spironolattone. I pazienti che con questa gestione hanno comunque perso meno di 0,5 kg il primo giorno, ma che non hanno avuto grandi aumenti di creatinina sierica, sono stati in grado di passare a una dose giornaliera di 200 mg di spironolattone. La perdita di peso e la riduzione della dispnea non sono state accompagnate da un peggioramento dell’iperkaliemia o della funzione renale, sebbene una paziente sia morta in circostanze complesse senza una spiegazione soddisfacente. Nessun paziente ha mostrato valori di potassio superiori a 5,5 mmol/L, anche se tre persone hanno ricevuto un totale di cinque dosi di patiromer (Veltassa) per abbassare il potassio. Secondo gli autori, il loro studio, oltre a essere limitato nel numero dei pazienti, aveva il problema di non includere un gruppo di controllo e di non misurare i tassi di nuovo ricovero. «Tuttavia, riteniamo che i nostri risultati e quelli di altri studi con disegni simili indichino che è giunto il momento di condurre uno studio controllato randomizzato per valutare se gli antagonisti dell’aldosterone ad alte dosi possano avere un ruolo nella gestione dei pazienti con insufficienza cardiaca scompensata acuta resistente a diuretici dell’ansa» concludono gli esperti
(Ann Intern Med. 2019. doi: 10.7326/M18-3285   https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31307058)