Almeno 30 patologie si associano a un alto indice di massa corporea

(da Univadis)    Messaggi chiave    Almeno 30 patologie potrebbero essere influenzate dalla presenza di un indice di massa corporea (IMC) elevato.   Sono incluse tra queste patologie anche malattie circolatorie, endocrine, metaboliche digestive e neurologiche.   I dati sottolineano ancora una volta l’importanza della prevenzione dell’obesità e della gestione delle comorbilità ad essa associate.

Descrizione dello studio     È stato condotto uno studio di associazione phenome-wide (PheWAS). Utilizzando i dati genomici (genome-wide) presenti nalla UK Biobank è stato costruito un punteggio di rischio genetico su 76 varianti legate all’IMC.  Gli esiti patologici dei partecipanti allo studio sono stati mappati con un codice fenotipico (phecode) e i soggetti con il codice di interesse sono stati classificati come casi.

L’analisi PheWAS è stata utilizzata per valutare le associazioni tra caratteristiche genetiche (sulla base del punteggio di rischio genetico) e un grande numero di esiti di malattia.  Le associazioni che superavano correzioni stringenti in test multipli (Bonferroni, false discovery rate) sono state valutate per stimare associazioni causali.  Fonte di finanziamento: National Health and Medical Research Council of Australia.

Risultati principali      Nello studio sono stati inclusi 337.536 partecipanti alla UK Biobank e sono state effettuate analisi per 925 phecode unici da 17 diverse categorie di malattia.   Dopo correzione di Bonferroni, lo studio PheWAS ha stabilito che il punteggio di rischio genetico è associato a diagnosi ospedaliera di obesità e ad altri 58 esiti.  L’analisi di randomizzazione mendeliana ha confermato le associaizoni per 30 diverse patologie.  Nella randomizzazione mendeliana ponderata per varianza inversa, l’IMC determinato geneticamente è stato associato a disturbi endocrini (odds ratio [OR] per una deviazione standard [DS] o IMC più alto di 4,1 kg/m2: 2,72 per diabete di tipo 2; 2,11 per diabete di tipo 1 e 1,46 per ipotiroidismo).

Sono state osservate anche associazioni con malattie circolatorie (1,96 per flebite e tromboflebite; 1,89 per cardiomegalia; 1,68 per scompenso cardiaco congestizio; 1,55 per ipertensione; 1,31 per malattia cardiaca ischemica e 1,25 per aritmie) e condizioni infiammatorie e dermatologiche (2,00 per cellulite superficiale e ascesso; 3,37 per ulcere croniche di gambe e piedi; 4,99 per gangrena e 2,24 per atopia).

La randomizzazione mendeliana ha dato ulteriore supporto all’effetto causale dell’IMC su insufficienza renale, osteoartrosi, malattie neurologiche e respiratorie, problemi strutturali e trattamenti chemioterapici.

In totale, 26 delle 72 distinte patologie identificate attraverso correzione per false discovery rate hanno portato a risultati consistenti in almeno 4 metodi di randomizzazione mendeliana.

Per 14 patologie i risultati sono stati consistenti in tutti e 5 gli approcci di randomizzazione mendeliana.

Limiti dello studio    Non è possibile escludere completamente bias legati a effetti pleiotropici nella determinazione della causalità e altre limitazioni legate alle metodologie utilizzate.  Potrebbero essere presenti bias di selezione legati all’uso del registro UK Biobank.

Perché è importante     L’obesità è un enorme e crescente problema di salute pubblica.  Il legame tra obesità e rischio di numerose patologie è noto, mentre non sono sempre chiari i nessi di causalità tra IMC elevato e patologie.  Conoscere eventuali associazioni causali potrebbe aiutare a prevenire e gestire meglio anche le comorbilità dell’eccesso ponderale.

(Hyppönen E, Mulugeta A, et al. A data-driven approach for studying the role of body mass in multiple diseases: a phenome-wide registry-based case-control study in the UK Biobank. Lancet Digital Health 2019. Doi: 10.1016/S2589-7500(19)30028-7