Antistaminici nella diarrea idiopatica, possibile effetto favorevole.

(da Doctor33)   Alcuni pazienti con diarrea postprandiale (PPD) idiopatica potrebbero trarre beneficio da un trattamento antistaminico, secondo quanto si evince da una casistica pubblicata online su Annals of Allergy, Asthma & Immunology. «La PPD sensibile agli antistaminici si osserva generalmente in pazienti con orticaria cronica idiopatica e dermatografia, e può essere distinta dalla sindrome da attivazione dei mastociti (MCAS). Questa sindrome dovrebbe essere presa in considerazione nella diagnosi differenziale dei pazienti che presentano intolleranza dopo aver escluso allergie alimentari e altri disturbi gastrointestinali» affermano Yasmin Hassoun, Margo Rockwell Stevenson e David Bernstein, della University of Cincinnati, Ohio, autori del documento. I ricercatori riferiscono della presenza di PPD idiopatica in cinque pazienti di età compresa tra 26 e 63 anni con una durata della diarrea che andava da otto settimane a 13 anni. Tutti e cinque i pazienti presentavano dermatografia concomitante. Tre pazienti avevano anche una storia attuale o pregressa di orticaria cronica e tre una storia attuale o pregressa di angioedema. Nessuno di essi aveva avuto un evento scatenante come una malattia virale, né alcuna prova di allergia o intolleranza alimentare o di MCAS, e in tutti la diarrea si verificava solo dopo i pasti o gli spuntini ed entro tre ore dagli stessi. Due pazienti hanno presentato colite linfocitica e infiammazione gastrica e ulcere, ma queste patologie non erano comunque sufficienti a spiegare la diarrea. Dopo gli esami per escludere le altre forme di diarrea, i pazienti hanno ricevuto un trattamento giornaliero con antistaminici H1 e H2. Ebbene, questo trattamento ha risolto la PPD per due pazienti e ne ha alleviato i sintomi per i restanti tre. «Le risposte positive di questi pazienti ai bloccanti dei recettori H1 e H2 suggeriscono che l’istamina rilasciata dai mastociti gastrointestinali sia un mediatore chiave della diarrea postprandiale» affermano gli autori. Anche se non è noto l’esatto meccanismo attraverso il quale il cibo possa stimolare i mastociti, gli esperti ipotizzano che la peristalsi possa svolgere un ruolo in questo processo. Ulteriori studi permetteranno di approfondire queste scoperte basandosi su popolazioni più ampie.
(Ann Allergy Asthma Immunol. 2019. doi: 10.1016/j.anai.2019.06.022    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31279076)