Albo D'Onore
Nato il 21/04/1937 a Corniolo, frazione di Santa Sofia (FC), morto il 23/02/2020 Dino Amadori è stato uno dei maestri della medicina romagnola ed italiana degli ultimi trent'anni. La sua grande passione è stata lo studio e la cura delle malattie tumorali, su cui si è concentrato fin dall'inizio della sua carriera professionale. Profondamente legato al suo territorio, ha lavorato prima all'Ospedale Morgagni di Forlì e poi all'Istituto Oncologico Romagnolo - IRST di Meldola, oggi Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori - IRCCS, da lui ideato, cresciuto come un figlio e poi diretto, restandone Direttore scientifico emerito e Presidente fino al momento della morte. Il nome di Dino Amadori compare in centinaia di lavori scientifici ed è continuamente ricordato dai medici che sono stati suoi allievi e colleghi per la sua preparazione e determinazione nel combattere la malattia del secolo. Sarà sempre ricordata anche la sua capacità organizzativa e quasi visionaria nel creare in pochi anni un colosso come l'IRST, diventato ormai uno dei centri oncologici nazionali di riferimento Dal punto di vista ordinistico, ci piace soprattutto ricordare il suo essere sempre stato Medico con la m maiuscola, proprio il dottore di una volta, capace di sorridere, di rassicurare, di ascoltare, di proporre al paziente un percorso di speranza con parole comprensibili per tutti. E con una attenzione rara per chiunque gli chiedesse aiuto. Per tutti questi motivi il Consiglio ha deliberato la sua iscrizione al nostro Albo d'Onore
Nata il 23/06/1989 a Forlì, scomparsa nella zona del lago di Santa Giustina, Val di Non, il 4/03/2021. Sara Pedri ha vissuto la sua breve vita con passione e rara dedizione per il lavoro di medico. La ricordiamo da neolaureata alla cerimonia del giuramento nella sede del nostro Ordine, a settembre 2015, quando con sicurezza e un sorriso entusiasta dichiarava la sua intenzione a specializzarsi in Ostetricia e Ginecologia. Dalla sua Forlì andò fino a Catanzaro per concretizzare il suo sogno e poi iniziò la sua carriera nel Trentino, dove purtroppo ha trovato fin da subito un ambiente ostile e penalizzante, come nessun giovane professionista dovrebbe subire, soprattutto all'inizio della carriera. Questa situazione si è protratta per mesi ed ha portato alla sua scomparsa, proprio il giorno successivo alla consegna delle sue dimissioni dal reparto di Ostetricia e Ginecologia di Trento, dove era in servizio. Per ricordarla, per onorarla e perché il suo nome funga da simbolo di tutti i giovani medici, della loro passione e del rispetto che meritano, il nostro Consiglio ha deciso che Sara fosse il primo nome iscritto al nostro Albo d'Onore