Allarme epatologi europei, epidemia di fegato grasso nei giovani

(da AdnKronos Salute)   Epidemia di fegato grasso nei giovani. A lanciare l'allarme sono gli esperti intervenuti all'International 'Liver Congress 2019' in corso a Vienna, che paventano una potenziale crisi di salute pubblica, legata a doppio filo all'obesità. Il fegato grasso non alcolico (steatosi) è rilevabile in circa un quarto della popolazione, ma uno studio presentato al meeting dell'Easl (Associazione europea per lo studio del fegato) ha messo in luce che ad esserne colpiti è anche un'importante percentuale di 24enni, a rischio di gravi problemi di salute con l'aumentare degli anni: una bomba a orologeria che potrebbe portarli dalla cirrosi al cancro del fegato.   

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Mutui Enpam tutto l’anno. La Fondazione estende i termini per richiedere un finanziamento sull’acquisto della prima casa o dello studio professionale. Accesso al credito facilitato per i giovani camici bianchi

(da www.enpam.it)    Da quest’anno diventa più semplice chiedere un mutuo all’Enpam. Il nuovo bando, al via dal 15 aprile, estende a quasi tutto il 2019 il periodo in cui si potrà presentare la propria domanda di finanziamento, con l’obiettivo di avvicinarsi alle necessità di medici e odontoiatri interessati all’acquisto di un’abitazione o di un ambulatorio.  Il consiglio di amministrazione della Fondazione ha infatti deliberato di estendere fino a mezzogiorno del prossimo 29 novembre la scadenza per presentare la documentazione necessaria a stipulare un mutuo con Enpam.  L’esclusione del mese di dicembre permetterà agli uffici di gestire entro l’anno le ultime pratiche arrivate in novembre. Nei fatti, il servizio dei mutui erogati dalla Fondazione cambia volto, e si trasforma in una modalità “a sportello” che migliora la fruibilità da parte degli iscritti.

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Congedo per malattia in assenza di certificazione le visite di controllo non rientrano nell’assenza

(da Doctor33)    Si considera malattia tutelabile l'alterazione dello stato di salute ("infermità") che abbia come conseguenza un'assoluta o parziale incapacità al lavoro, e la tutela va riferita ad ogni fase del fenomeno morboso, dalla manifestazione iniziale dell'evento alla cura dello stesso (esempio: ricoveri ospedalieri svincolati dall'esistenza di uno stato patologico o predisposti per accertamenti diagnostici o per esami di laboratorio necessari per la cura di una patologia). Oltre alla malattia comune sono considerati eventi protetti l'interruzione di gravidanza (art. 19 d.lvo 151/2001, risp. Interpello ministro lavoro 19.8.2008, n. 132), le esigenze profilattiche (Circ. I.n.p.s. n.134381/1981), i ricoveri giornalieri in luoghi di cura (Circ. I.n.p.s. n. 136/2003), i ricoveri per donazione di organi ( Circ. I.n.p.s. n. 192/1996), la chirurgia estetica (e nei liti di cui Circ. I.n.p.s. 63/1991). Ciò premesso, le visite di controllo per patologia ipertensiva, per le quali non sia stata attivata la procedura di cui all'art. 55 septies, comma 2, TUPI (comunicazione e certificazione dell'assenza) non possono rientrare nel congedo per malattia. (avv. Ennio Grassini - www.dirittosanitario.net)

La valutazione dello stile di vita dovrebbe essere parte integrante della cura del diabete

(da Doctor33)   L'attività fisica contribuisce in modo significativo a migliorare la prognosi del diabete, ma questo aspetto risulta ad oggi sottovalutato anziché essere parte integrante del trattamento. Ecco le conclusioni di uno studio, primo autore William Kraus, del Duke Clinical Research Institute alla Duke University School of Medicine di Durham in North Carolina, appena pubblicato su 'BMJ Open'. «L'attività fisica è strettamente legata a numerose complicanze del diabete, tra cui la mortalità per tutte le cause, la malattia cardiovascolare (CVD), l'ictus, legame che persiste inalterato anche dopo i necessari aggiustamenti in base all'indice di massa corporea. Inoltre, l'attività fisica è componente essenziale di una serie di studi sullo stile di vita in pazienti con CVD e diabete, ma i suoi effetti sono stati studiati raramente in studi clinici prospettici e randomizzati in soggetti ad alto rischio di diabete o CVD.  Per approfondire l'argomento i ricercatori hanno condotto un'analisi post-hoc dei dati dello studio NAVIGATOR, Nateglinide and Valsartan in Impaired Glucose Tolerance Outcomes Research, in cui 9.306 soggetti con ridotta tolleranza al glucosio e malattie cardiovascolari o fattori di rischio cardiovascolare, provenienti da 40 paesi, sono stati randomizzati a ricevere nateglinide o placebo oppure valsartan o placebo. A tutti i pazienti sono state raccomandate modifiche dello stile di vita: riduzione del peso corporeo, limitazione dei grassi saturi, e aumento dell'attività fisica. Il follow-up medio è stato di 6,4 anni con la progressione verso il diabete tra gli indicatori di efficacia del trattamento. «La nostra analisi era mirata a valutare se la quantità di attività fisica svolta fosse correlata al successivo sviluppo di diabete nei soggetti con ridotta tolleranza al glucosio» scrivono gli autori, che hanno valutato i dati del pedometro di 7.118 partecipanti, il 35% dei quali ha successivamente sviluppato diabete. E i risultati parlano chiaro: ogni incremento di 2.000 nel numero medio di passi giornalieri si associa a una riduzione del rischio di progressione verso il diabete pari al 5,5%, riduzione che supera il 6% dopo gli opportuni aggiustamenti statistici. «Questi dati non solo dimostrano l'utilità di misure oggettive dell'attività fisica negli studi clinici, ma suggeriscono che la valutazione dello stile di vita, con metodi anche molto semplici come il pedometro, dovrebbe essere parte integrante della pratica clinica nella cura del diabete» conclude Kraus. (BMJ Open Diab Res Care 2018. doi:10.1136/bmjdrc-2018-000523  https://drc.bmj.com/content/6/1/e000523)

Rischi di Curcuma e Piperina

(da Fitoterapia33)    Curcumina e piperina, consigliate talvolta in miracolistici prodotti dimagranti, pur in assenza di evidenze, in realtà sono due sostanze che, insieme, presentano alcuni rischi più o meno significativi dal punto di vista clinico, di interazione con numerosi farmaci. Consigliamo a questo proposito di leggere uno dei più recenti lavori sperimentali comparsi in letteratura, che dimostra un rischio non banale: la possibile riduzione di efficacia del tamoxifene in circa un terzo dei soggetti che assumano il farmaco contemporaneamente a curcumina e piperina. Questo meccanismo è dovuto alla modulazione dell'attività del CYP2D6, anche se con gradualità diversa relativamente alla genetica del paziente. Ma il problema rimane.  E sarebbe certo spiacevole esporre pazienti oncologiche a rischi di inefficacia della terapia antiestrogenica per la sola assunzione di un prodotto naturale probabilmente inutile.  Buona lettura dell'articolo originale al LINK  

Certificati invalidità, non inclusi nei Lea e assenti dalla Convenzione. Ecco perché

(da Doctor33)     Il medico che redige il certificato introduttivo per il riconoscimento della condizione d'invalidità o handicap non svolge alcuna funzione di accertamento delle patologie invalidanti. Pertanto, quel certificato è fuori dei livelli essenziali di assistenza e non si può contrattare in convenzione con le Regioni come fosse una prestazione del Servizio sanitario: resta prestazione libero-professionale. E' il senso della nota inviata dal Segretario Nazionale Fimmg Silvestro Scotti al Direttore Generale del Ministero della Salute Andrea Urbani, dopo che la Regione Lombardia con l'assessore Giulio Gallera ha annunciato di voler contrattare con i medici di famiglia l'inserimento dei certificati di invalidità nell'accordo regionale con i medici di base. L'interpretazione della Regione nasce da una lettura del decreto presidenziale sui Lea di inizio 2017 che all'allegato 1 punto G inserisce tra le prestazioni di prevenzione tutti gli accertamenti medico legali per riconoscere invalidità, sordità, cecità civili o volte a far riconoscere la condizione di handicap per fruire dei benefici della legge 104. Già il presidente dell'Omceo Milano Roberto Carlo Rossi aveva fatto presente che all'allegato sono citati visite ed esami specialistici interni all'iter di riconoscimento, e non il certificato che dà il via. Ma restava un dubbio: se nella parola "accertamenti" fosse sottinteso tutto l'iter? La lettera di Scotti, che raccoglie le considerazioni di Fimmg sulla natura giuridica del certificato, osserva che l'avvio della procedura di accertamento segue la presentazione della domanda di invalidità o pro benefici 104. A quest'ultima va allegato il certificato medico attestante la natura dell'infermità invalidante, redatto da Mmg o da professionista abilitato e inviato online all'Inps (che rilascia una ricevuta contenente un numero di codice e copia del documento stesso). Dei due documenti, è la domanda che può essere riconosciuta o rigettata, mentre il certificato a supporto -contenente anamnesi, obiettività, diagnosi, codice ICD, terapia seguita, funzione dell'attività certificatoria - è considerato dalle commissioni Inps o Asl (l'iter differisce su base provinciale) per le informazioni che riporta. Esso attesta di volta in volta: l'impossibilità del soggetto a deambulare senza accompagnatore; l'incapacità a compiere atti di vita quotidiana senza assistenza continua; un tumore o una patologia grave in atto; una patologia Anffas (da disabilità intellettiva o relazionale); una controindicazione a spostarsi da casa. Le informazioni nel certificato sono funzionali all'avvio della procedura e cristallizzano per 90 giorni -dunque con validità dimezzata rispetto agli altri certificati medici- la descrizione clinica del richiedente trattamento. Spetta alle commissioni l'accertamento della qualifica invalidante delle patologie indicate dal medico. «Nulla esclude, peraltro, che, nel lasso temporale tra l'invio online del certificato medico introduttivo e lo svolgimento effettivo dell'accertamento sanitario (...) l'interessato possa essere colpito da ulteriori eventi morbosi aventi portata invalidante; come pure, in tale ultima ipotesi, potrebbe verificarsi anche il caso per il quale gli organi preposti all'effettivo accertamento considerino le patologie indicate nel certificato medito introduttivo non rilevanti ai fini del riconoscimento della condizione invalidante e, all'opposto, accertino come invalidanti patologie intervenute dopo l'invio del certificato medico introduttivo di cui l'interessato sia in grado di fornire la prova». In ogni caso, da solo, il certificato è privo di effetti giuridici ai fini del riconoscimento dell'invalidità. Una riprova è il fatto che al suo rilascio possa non seguire l'invio della domanda all'Inps, ad esempio per scelta dell'interessato. Si potrebbe dire, utilizzando una metafora estranea alla lettera, che il medico certificatore rilascia al paziente la chiave di un motorino d'avviamento (elettrico), mentre la benzina per il motore che porterà l'auto -cioè la pratica - a fine viaggio la paga la sanità pubblica. Due momenti ben diversi tra loro.

Nota Informativa Importante su medicinali contenenti fluorochinoloni

(da http://www.aifa.gov.it)   L’Agenzia Italiana del Farmaco rende disponibili nuove e importanti informazioni di sicurezza in merito ai medicinali contenenti fluorochinoloni (ciprofloxacina - levofloxacina - moxifloxacina - pefloxacina - prulifloxacina - rufloxacina - norfloxacina - lomefloxacina).   Sono state segnalate con gli antibiotici chinolonici e fluorochinolonici reazioni avverse  invalidanti, di lunga durata e potenzialmente permanenti, principalmente a carico del sistema muscoloscheletrico e del sistema nervoso.  Di conseguenza, sono stati rivalutati i benefici e i rischi di tutti gli antibiotici chinolonici e fluorochinolonici e le loro indicazioni nei paesi dell’UE. I medicinali contenenti cinoxacina, flumechina, acido nalidixico e acido pipemidico verranno ritirati dal commercio. Non prescriva questi medicinali:

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Il 45% dei pazienti con glaucoma non segue la terapia..

(da DottNet)  "Circa il 45% dei pazienti con glaucoma non segue correttamente la terapia ipotonizzante, perché assume meno del 75% della dose prevista". Proprio per sensibilizzare tutti i cittadini sull' importanza di prendersi cura della propria vista in tutte le fasi della vita nasce Osvi, l' Osservatorio per la salute della vista. Gli esperti ricordano un recente studio pubblicato sulla rivista 'American Journal of Ophthalmology' che evidenzia come "a 4 anni dall' inizio della terapia ipotonizzante il 48% dei pazienti assuma soltanto un terzo del dosaggio prescritto, ovvero mette effettivamente il collirio solo una volta su tre". Osvi è una piattaforma digitale (www.osvi.it) in cui gli utenti potranno trovare informazioni qualificate, news aggiornate da tutto il mondo, video-interviste agli specialisti ma anche ricerche e sondaggi sulla popolazione.  

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Responsabilità professionale. Ordine dei medici di Roma chiede una legge che consenta di risarcire i medici accusati ingiustamente

La proposta avanzata dal presidente Magi nel corso di un convengo sulla legge Gelli.: “Spero possa nascere una proposta di legge per completare alcune lacune della legge come quella sulle cause temerarie. Sono previsti risarcimenti per i danni subiti dai pazienti, ma non per i professionisti ingiustamente accusati. Se riuscissimo ad inserirla sono sicuro che crollerebbe il numero di azioni legali ai danni dei medici”. Leggi l'articolo completo al LINK

http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=72874&fr=n

Maternità, dall’Enpam arriva il bonus bebè

(da enpam.it )  Con il 2019 torna il bonus bebè dell’Enpam. Le neomamme potranno contare su 1.500 euro in più per le spese di nido e babysitter nel primo anno di vita del bambino o dell’ingresso nel minore in famiglia, in caso di adozione e affidamento.  Si può fare richiesta per i nati dal 1° gennaio 2018 al 31 maggio 2019, data in cui si chiude il bando di quest’anno. I nati oltre questo termine verranno ricompresi nel bando del prossimo anno.  Il sussidio bambino, che si aggiunge all’indennità di maternità, può essere chiesto una sola volta per ciascun figlio. Per i gemelli, come negli anni precedenti, la Fondazione è pronta a staccare un doppio assegno (e, in qualche caso, anche triplo).  Per poter chiedere il sussidio il reddito familiare lordo annuo medio degli ultimi tre anni non può essere superiore 53.353,04 euro, cioè 8 volte il minimo Inps (6.669,13 euro).

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Comunicazione EMA su medicinali a base di acidi grassi omega-3

(da http://www.aifa.gov.it)   L’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha confermato che i medicinali a base di acidi grassi omega-3 contenenti un’associazione di un estere etilico di acido eicosapentaenoico (EPA) e acido docosaesaenoico (DHA) alla dose di 1 g al giorno non sono efficaci nel prevenire la ricorrenza di problemi cardiaci e circolatori in pazienti che hanno avuto un infarto.  Questa è la conclusione di una procedura di riesame richiesta da alcune Aziende farmaceutiche che commercializzano i medicinali in questione, a seguito della raccomandazione originale dell’EMA del dicembre 2018.  Ciò significa che questi medicinali non devono più essere usati in questa indicazione. Tuttavia, possono ancora essere utilizzati per ridurre i livelli di alcuni tipi di grassi nel sangue chiamati trigliceridi. 

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Autodichiarazione dei primi tre giorni di malattia: perché non decolla?

(da M.D.Digital)  “Certificati di malattia: Scotti (Fimmg) Per l'autodichiarazione c'è il no di Confindustria e dell'Inps i Mmg terminalisti per far risparmiare personale all'ente”. È questo il titolo di un articolo pubblicato sul sito www.fimmgroma.org con cui si riporta alla ribalta un nodo mai sciolto che riguarda le innumerevoli mozioni di modifica della legge Brunetta incentrate sul tema dell’autodichiarazione della malattia per i primi tre giorni di assenza dal lavoro da parte del lavoratore. È chiaro che continua a preoccupare i medici, oltre l'incombenza burocratica, l'automatismo tra la sentenza definitiva di condanna del medico reo di aver prodotto giustificativi falsi e la radiazione dall'albo, soprattutto quando si tratta di redigere certificati di malattia legati a sintomi riferiti dal paziente, difficilmente verificabili dal medico sul piano clinico come quelli per cui generalmente vengono riconosciuti al massimo tre giorni di assenza dal lavoro.  Il tema è molto sentito e a testimoniarlo è l’ennesima domanda sulla questione rivolta a un rappresentante di categoria, per l’esattezza al segretario generale della Fimmg a margine dell’intervento tenuto al recente Congresso regionale della Fimmg Lazio- Scuola di Formazione in Medicina Generale. “La possibilità di auto dichiarare l'assenza di malattia da parte dei lavoratori è da tempo all'attenzione sul tavolo di Confindustria che non vuole questa metodica in quanto non si fida dei lavoratori italiani”.  "Sull'argomento abbiamo proposto un metodo all'americana - continua Scotti - dove la malattia è retribuita se non utilizzata, come le ferie, ma è complicato agire sui contratti di lavoro. Confindustria ha paura che aumenti l'assenteismo anche se in alcuni contratti è gia presente un metodo premiante". Ma non c’è solo Confindustria a mettersi di traverso.  “Anche l'Inps stessa crea problemi sull'autodichiarazione, che nella prassi dovrebbe essere inviata dal lavoratore per via telematica”. Al momento questa eventualità è difficile da realizzare, mentre i medici di famiglia con le loro interconnessioni di rete indispensabili all’esercizio della professione in convenzione rendono tutto più facile". “Con il certificato telematico l’Inps ha demandato ai medici l'onere della compilazione - ha infatti sottolineato Scotti - risparmiando sugli impiegati e terminalisti”.  Le possibilità che restano per rendere fattiva l’autodichiarazione del lavoratore e l’invio telematico trovano molti ostacoli come ha spiegato il segretario generale Fimmg: “Restano varie possibilità o che il datore di lavoro invii l’autodichiarazione, ma Confindustria non è d'accordo, o che sia il cittadino stesso ad inviarlo telematicamente, ma questo non sempre è possibile. Toccherebbe quindi al medico di famiglia inviare l'autodichiarazione, allora che cambia”?  “Purtroppo  - conclude Scotti - la realtà ci dice che i Mmg oggi sono diventati terminalisti che fanno risparmiare l’Inps in termini di personale”.

Bere molta acqua fa bene alle pazienti con cistiti ricorrenti

(da Univadis)  Una sperimentazione randomizzata ha arruolato 140 donne sofferenti di cistite ricorrente con età media 36 anni ed ha dimostrato che bere 1,5 l di acqua/die in aggiunta alle bevande solite è associato a una riduzione del numero di episodi di cistite (1,7 vs. 3,2 episodi/anno) e dei regimi antimicrobici (1,9 vs. 3,6/anno), rispetto alla prosecuzione della normale assunzione.

(Effect of Increased Daily Water Intake in Premenopausal Women With Recurrent Urinary Tract Infections. A Randomized Clinical Trial.: https://jamanetwork.com/journals/jamainternalmedicine/fullarticle/2705079)

App per la salute: la condivisione dei dati sensibili mette a rischio la privacy

(da Doctor33)   La condivisione dei dati degli utenti da parte delle più diffuse applicazioni per cellulari per la salute è la norma e non è sufficientemente trasparente, secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal. «I regolatori dovrebbero enfatizzare le responsabilità di coloro che controllano ed elaborano i dati degli utenti, e gli sviluppatori di app per la salute dovrebbero divulgare tutte le pratiche di condivisione dei dati e consentire agli utenti di scegliere con precisione quali dati sono condivisi e con chi» spiega Quinn Grundy, della University of Toronto, primo nome dello studio.

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Gli elementi costitutivi del mobbing secondo la giurisprudenza amministrativa

(da Doctor33)   Affinché possa configurarsi la fattispecie del mobbing devono ricorrere una pluralità di elementi costitutivi, ovverosia:    a) una serie di comportamenti di carattere persecutorio, illeciti o anche leciti se considerati singolarmente che, con intento vessatorio, siano posti in essere contro la vittima in modo miratamente sistematico e prolungato nel tempo, direttamente da parte del datore di lavoro o di un suo preposto o anche da parte di altri dipendenti, sottoposti al potere direttivo dei primi;  b) l'evento lesivo della salute, della personalità o della dignità del dipendente;   c) il nesso eziologico tra le descritte condotte e il pregiudizio subito dalla vittima nella propria integrità psico-fisica e/o nella propria dignità;   d) l'elemento soggettivo, cioè l'intento persecutorio unificante di tutti i comportamenti lesivi. (Avv. Ennio Grassini - www.dirittosanitario.net)

Le “smorfie di dolore” hanno caratteristiche ben definite

(da Univadis)   La reazione del viso al dolore è sovrapponibile indipendentemente dallo stato di coscienza dell’individuo e dal contesto clinico o sperimentale, con l’unica eccezione della chiusura degli occhi, che è più comune quando la sensazione non è indotta artificialmente dai ricercatori.  Le azioni più spesso associate al dolore sono risultate: abbassare le sopracciglia, alzare gli zigomi stringendo le palpebre, arricciare il naso sollevando il labbro superiore e aprire la bocca.   Queste azioni tuttavia non sono sempre presenti in tutti i pazienti, ma ognuno le può combinare in maniera personalizzata.

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Stipendi dei medici in Europa: Italia penultima

(da DottNet)  L' ex ministro della Salute e attuale deputata Beatrice Lorenzin ha scritto il 2 aprile sulla sua pagina Facebookche uno dei principali problemi della sanità italiana sono gli stipendi bassi. In particolare ha dichiarato che "in Italia un medico guadagna 80.000 euro l' anno, in Germania, invece, diverse centinaia di migliaia di euro". È un' affermazione sostanzialmente corretta. Vediamo qual è la situazione, secondo l'analisi dell'Agi. I dati Ocse Per fare una comparazione tra i salari dei medici italiani e tedeschi la fonte istituzionale più affidabile in materia è l' Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). 

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Riproponiamo il volantino contro gli erbicidi

E', questa, stagione di diserbo, per cui, su precisa indicazione della Commissione "Ambiente, Salute, Sicurezza Ambienti di Lavoro e Stili di Vita" del nostro Ordine, riproponiamo ai nostri iscritti la divulgazione di un volantino, scaricabile al LINK alla fine di questo testo. Il volantino, il cui contenuto è stato autorizzato durante la seduta consiliare del 18 Dicembre 2018 dal Consiglio Direttivo dell'OMCeO Forlì-Cesena, vuole sensibilizzare la popolazione residente nelle zone rurali del nostri territorio sulla pericolosità per l'ambiente e per tutti gli esseri viventi dell'uso indiscriminato di diserbanti, soprattutto dei prodotti a base di glifosato.

 Volantino

“Profilassi antibiotica sì, profilassi antibiotica no”. Un manifesto dei pediatri d’emergenza per contrastarne l’abuso nei bambini

Gli antibiotici sono i farmaci più utilizzati in età pediatrica, soprattutto per il trattamento delle infezioni respiratorie: somministrati nel 42% dei bambini di età inferiore ad 1 anno, nel 66% di quelli di 1 anno, nel 65% tra i 2 e i 5 anni, nel 41% tra i 6 e gli 11 anni e nel 33% degli adolescenti tra i 12 e i 13 anni. Siamo tra i Paesi europei con maggiori livelli di antibiotico-resistenza.  Leggi l'articolo completo al LINK

http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=72566&fr=n

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