Malati cronici, in Francia attività fisica in ricetta contro nuovi ricoveri

(da Doctor33)   Prescrivere l'attività fisica sistematicamente alle persone con malattie croniche, come un vero e proprio farmaco, per evitare le ri-ospedalizzazioni. Esercizi fisici differenti per le diverse patologie e 'dose' minima necessaria uguale per tutti: almeno 3 volte a settimana per raggiungere l'obiettivo. E' la sintesi delle raccomandazioni per medici e pazienti elaborate in Francia dagli esperti dell'Istituto nazionale per la ricerca (Inserm). Gli esperti francesi hanno messo a punto consigli diversificati per le diverse problematiche. Eccone alcuni:   Obesità: l'obiettivo è ridurre il girovita, serve dunque un programma di esercizi di resistenza. Nel diabete di tipo 2 servono esercizi per potenziare i muscoli, uniti a esercizi di resistenza di intensità medio-forte. Per l'insufficienza cardiaca sono consigliati 30 minuti di attività moderata 5 volte la settimana. E ancora. Ictus: è necessaria un'attività fisica regolare da integrare anche nei gesti quotidiani per ridurre l'impatto le conseguenze neuromuscolari. Bpco: esercizi di resistenza e potenziamento muscolare, utile in particolare nuoto e Tai Chi. Depressione: programma di resistenza e potenziamento muscolare almeno 3 volte a settimana per prevenire le recidive e ridurre i sintomi.

Le protesi ad anca e ginocchio resistono per 25 anni

(da DottNet)   La maggior parte delle protesi all'anca e al ginocchio durano 25 anni, più di quanto pensino gli esperti. Lo afferma uno studio coordinato dall'università di Bristol pubblicato dalla rivista 'Lancet', basato sui dati di oltre 500mila protesi impiantate in sei paesi. I ricercatori hanno analizzato i numeri dei registri di Australia, Finlandia, Danimarca, Nuova Zelanda, Norvegia e Svezia. Per quanto riguarda le sostituzioni d'anca l'89% del campione dura 15 anni, il 70% dura 20 anni e il 58% 25 anni. Per quanto riguarda la sostituzione totale del ginocchio nel 93% dei casi la protesi è durata 15 anni, mentre nell'82% almeno 25 anni; mentre per quella parziale le cifre sono leggermente più basse, con il 77% che è durato 15 anni e il 70% 25 anni.   "Dato il miglioramento nella tecnologia e nelle tecniche di impianto negli ultimi 25 anni - sottolinea alla Bbc Jonathan Evans, uno degli autori - ci aspettiamo che le protesi impiantate oggi possano durare anche di più".  Questi interventi sono tra i più frequenti eseguiti negli ospedali occidentali, sottolineano gli autori, molto spesso in persone con più di 60 anni. Secondo i dati dell'Istituto superiore di Sanità in Italia ogni anno si eseguono circa 100mila interventi di inserimenti di protesi all'anca e 70mila al ginocchio.

Ecco il Piano nazionale liste attesa (PNGLA). Sulle ricette le principali ricadute per i medici, ecco quali

(da Doctor33)   Chi sbaglia paga: la struttura se fa aspettare il paziente, quest'ultimo se non si presenta all'esame, il medico se non scrive in ricetta quanto deve attendere l'utente secondo il suo problema, o se dimentica il quesito diagnostico. Lo dice il piano nazionale di governo delle liste d'attesa 2019-21 approvato in conferenza stato-regioni che fissa tempi massimi per prestazioni ambulatoriali e di ricovero raggruppandole in categorie secondo urgenza. Diritti del paziente - Se i tempi non sono rispettati il paziente effettuerà la prestazione in libera professione intramuraria pagando solo il ticket e non l'intero valore; i sanitari in Alpi saranno pagati dall'azienda in base a un contratto di libera professione aziendale: un ricorso -questo ai percorsi di tutela per i pazienti che non ottenessero le visite nei tempi canonici - che è comunque previsto in via eccezionale e temporanea. Si istituiscono agende per tutti i regimi, dal ricovero ordinario al day hospital, per esami e visite specialistiche e persino per l'attività intramuraria; per quest'ultima, se le proporzioni con l'attività istituzionale non fossero rispettate, è previsto il blocco delle prestazioni. Tempi massimi Ssn - Sia per i ricoveri sia per esami e visite specialistiche sono fissate quattro classi di priorità. I ricoveri sono classificati con le prime quattro lettere dell'alfabeto

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Considerazioni OMCeO Forlì-Cesena sulla certificazione per la Denuncia di Malattia Professionale

Documento approvato in Consiglio il 19 Aprile 2016

Quella comunemente chiamata Certificazione per Malattia Professionale è in realtà, ai sensi del D.P.R. n. 1124 del 1965, una Denuncia di Malattia, e per tali motivi è gratuita per fini di tutela della salute pubblica.

Ma la certificazione o denuncia in oggetto comporta dettagliate conoscenze delle mansioni lavorative della persona con sintomi di malattia per la quale desidera avviare un procedimento di riconoscimento delle cause lavorative della stessa.

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47°CAMPIONATI ITALIANI TENNIS MEDICI

Si svolgeranno dal 23 al 30 GIUGNO 2019 presso il circolo   tennistico dell’hotel Le Balze di Tremosine in provincia di Brescia. E’ una location immersa nel verde del Parco Naturale Alto Garda.

Per tale evento sono previsti una infinità di tabelloni per tutte le età e tutti i livelli di gioco (con gare di campionato, di contorno e tabelloni di consolazione). E’ inoltre occasione per una settimana di relax con la famiglia e accompagnatori nella splendida cornice del lago di Garda.

Per l'iscrizione e la prenotazione alberghiera consultare il sito web www.amti.it

La terapia dell’osteoporosi trascura il sesso maschile

(da M.D.Digital)   Le donne anziane hanno una probabilità tre volte maggiore di essere trattate per l'osteoporosi rispetto agli uomini. Il problema è particolarmente evidente negli uomini di età superiore agli 80 anni, la maggior parte dei quali soddisferebbe i criteri di trattamento. Lo rivela una ricerca pubblicata sul Journal of Investigative Medicine. Si stima che siano circa 10 milioni le persone con osteoporosi e ogni anno si verificano 2 milioni di fratture, con un costo di 19 milioni di dollari (i dati si riferiscono agli Usa). E si prevede che, con il progressivo invecchiamento della popolazione, queste cifre saliranno a 3 milioni di fratture al costo di 25 milioni di dollari entro il 2025.  L'osteoporosi maschile rappresenta un grave problema di salute poiché nell’uomo i loro rischi di morte e di malattia dopo una frattura dell'anca sono più alti rispetto a quelli che si osservano delle donne.   

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L’uso del computer come causa di cervicalgia

(da fimmg.org)   Chi è seduto al computer sporge la testa in avanti per guardare più da vicino lo schermo, ma questa posizione apparentemente innocua contrae la muscolatura del collo e può portare a stanchezza, cefalea, scarsa concentrazione, aumento della tensione e della contrattura muscolare e può limitare i movimenti del capo. "Quando la postura è alta ed eretta, i muscoli della schiena possono sostenere facilmente il peso della testa e del collo, più di 5 kg", spiega Erik Peper dell'Università di San Francisco.

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Statine per i pazienti anziani? Nessun beneficio. I risultati di una nuova ricerca

(da univadis)  Prescrivere statine a pazienti over 75 senza malattie vascolari in atto, quindi in prevenzione primaria, solo a fronte di valori elevato di colesterolo ematico, non ha fatto riscontrare alcun beneficio apprezzabile rispetto alla riduzione di eventi cardiovascolari. Sono questi i risultati di una vasta meta-analisi eseguita negli USA    (Statins for Older Patients?  Allan S. Brett, MD reviewing Cholesterol Treatment Trialists' Collaboration. Lancet 2019 Feb

https://www.jwatch.org/na48466/2019/02/14/statins-older-patients?ijkey=JLulNRKsZ

Nuova norma sulla pubblicità. Per l’avvocato questi i messaggi leciti e quelli da evitare

(da Odontoiatria33)    Dall'1 gennaio 2019 sono entrate in vigore le nuove norme in materia di pubblicità dei servizi sanitari contenute ai commi 525 e 536 dell’art. 1 della Legge 30 dicembre 2018 n. 145 (Legge di Bilancio 2019). Più precisamente il comma 525 si occupa dei contenuti della pubblicità, mentre il comma 536 delle modalità di controllo.   Il comma 525 così stabilisce:

“Le comunicazioni informative da parte delle strutture sanitarie private di cura e degli iscritti agli albi degli Ordini delle professioni sanitarie di cui al capo II della legge 11 gennaio 2018, n. 3, in qualsiasi forma giuridica svolgano la loro attività, comprese le società di cui all'articolo 1, comma 153, della legge 4 agosto 2017, n. 124, possono contenere unicamente le informazioni di cui all'articolo 2, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, funzionali a garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari, escluso qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestivo, nel rispetto della libera e consapevole determinazione del paziente, a tutela della salute pubblica, della dignità della persona e del suo diritto a una corretta informazione sanitaria”. 

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Medicina di Genere: numero speciale di ‘The Lancet’

come segnalato da "Quotidiano sanità" questa settimana, 'The Lancet' si è dedicato alla questione della promozione dell'uguaglianza di genere nella scienza, nella medicina e nella salute globale. La raccolta di documenti evidenzia che l'equità di genere nella scienza non è solo una questione di giustizia e diritti, ma è fondamentale per produrre la ricerca migliore e più efficace per la salute degli individui  Il numero completo di "The Lancet" è al LINK

https://www.thelancet.com/journals/lancet/issue/vol393no10171/PIIS0140-6736(19)X0006-9

Il Matrimonio fa bene al cuore

(da Univadis)  Una nuova ricerca pubblicata dal 'Journal of the American Heart Association' indica che le persone non sposate ad alto rischio o con nota malattia coronarica presentano un rischio più alto del 45% di decesso CV e un rischio più alto del 52% di decesso CV o infarto miocardico rispetto alle persone spostate. Gli esiti CV avversi sono risultati più elevati in tutti i sottogruppi non sposati (vedovi, divorziati/separati e mai sposati) in seguito all’aggiustamento per vari fattori di rischio clinici e demografici.   (Schultz WM, et al. J Am Heart Assoc. 2017;6:e005890. 

http://annals.org/aim/article-abstract/2706169/statins-multiple-noncardiovascular-outcomes-umbrella-review-meta-analyses-observational-studies?doi=10.7326%2fM18-0808 )

Choosing Wisely, arriva la nuova App per scegliere con consapevolezza

(da Doctor33)   Verrà presentata giovedì 21 febbraio presso l'Istituto Mario negri di Milano la nuova App 'Choosing Wisely Italy', che raccoglie le raccomandazioni delle Società Scientifiche e delle Associazioni Professionali Italiane che aderiscono al progetto "Fare di più non significa fare meglio - Choosing Wisely Italy". L'incontro, a cui parteciperà anche Primiano Iannone, Responsabile del Centro nazionale per l'eccellenza clinica, la qualità e la sicurezza delle cure, è riservato ai referenti delle Società Scientifiche che aderiscono al progetto Choosing Wisely Italy, agli studenti in medicina e agli specializzandi che partecipano alla Rete Choosing Wisely Giovani e ai soci di Slow Medicine. Il progetto è promosso da Slow Medicine, con l'obiettivo di favorire il dialogo fra paziente e professionisti in materia di esami diagnostici, trattamenti e procedure, per permettere una scelta consapevole. Hanno già preso parte all'iniziativa più di 40 tra associazioni e società scientifiche di medici, farmacisti, biologi, infermieri e fisioterapisti, che hanno contribuito alla stesura di 230 raccomandazioni. L'App sarà divisa in due sezioni: una destinata ai professionisti, contenente le raccomandazioni di CW Italy, e una per il cittadino, che raccogli le schede di Altroconsumo. Le raccomandazioni, disponibili sia in italiano che in inglese, riguardano esami diagnostici e procedure comunemente utilizzate che, secondo le conoscenze Ebm, non apportano benefici significati al paziente. La conoscenza e l'informazione in merito alla reale efficacia delle procedure potrà portane a una scelta consapevole del trattamento migliore.

Pensioni medici, novità per il riscatto agevolato. Ecco le indicazioni per i medici

(da Doctor33)   Da quest'anno c'è una nuova arma in più per i quarantenni contribuenti Inps: riscattare il periodo di laurea. Basta pagare 5240 euro per ogni anno di università e si conquista non solo maggiore anzianità, ma qualche soldino nel monte contributi. Lo prevede l'ultima versione del decreto legge 4/19 che il parlamento deve convertire in legge a fine marzo. Tuttavia, i medici -interessati a contribuire in ambito Inps solo se dipendenti del servizio sanitario o del privato - a conti fatti potrebbero trarre maggior giovamento dal riscatto della laurea in Enpam, che gli costa meno, o gli dà di più, e in certi casi offre entrambi i vantaggi.

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Colpa medica, prima riscontrare l’esistenza di un nesso eziologico

(da Doctor33)   Deve ritenersi necessario scindere il momento della verifica della relazione eziologica tra la condotta e l'evento, da un lato, e la verifica dell'evitabilità del fatto lesivo e/o dell'inadempimento ad opera della condotta diligente o perita esigibile nella data situazione concreta. In altre parole, solo dopo aver riscontrato l'esistenza di un nesso eziologico deve essere affrontato il tema della esistenza della colpa.    È necessario preliminarmente, dunque, secondo i principi generali di cui all'art. 2697 cod. civ., che il paziente dimostri il nesso di causalità tra l'evento lesivo della sua salute e la condotta del medico, dovendosi dimostrare che il peggioramento delle condizioni di salute è connesso causalmente al comportamento del medico. Solo successivamente all'accertamento del nesso eziologico tra l'evento dannoso e la prestazione sanitaria, andrà valutato il profilo soggettivo della sussistenza di una condotta colposa o dolosa in capo al convenuto. (Avv. Ennio Grassini -www.diritttosanitario.net)

Pubblicato in G.U. il Decreto Semplificazioni. Per tutti, fatture sanitarie ai cittadini solo in formato cartaceo

(da Odontoiatria33)    Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta ieri 12 febbraio del Decreto Semplificazioni, le norme in tema di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie rivolte ai cittadini diventano pienamente operative.   Il provvedimento prevede il divieto di emettere e-fattura per chiunque -quindi non solo per i soggetti obbligati a trasmettere i dati al Sistema Tessera Sanitaria- emetta fatture di prestazioni sanitarie nei conforti delle persone fisiche.  Il divieto di inviare la fattura elettronica con i dati sanitari dei cittadini allo SDI, era stato richiesto dal Garante della privacy proprio all’Agenzia delle Entrate. In un primo momento il divieto di mettere fattura elettronica era stato previsto solo per i soggetti obbligati all’invio dei dati al STS (tra cui i dentisti), ora con la pubblicazione del Decreto Semplificazioni il divieto viene esteso a tutti gli esercenti di professioni sanitarie o arti sanitarie che emettono fattura direttamente ai cittadini

Aggiornato il nostro elenco dei colleghi disponibili a sostituzioni a MMG e PLS

Ricordiamo a tutti i nostri iscritti Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta che da diversi anni in nostro Ordine pubblica on line un elenco di giovani colleghi disponibili a sostituirli nella loro attività professionale, in caso di ferie, malattia o impegni personali. L'elenco è stato aggiornato ed è consultabile al LINK  https://www.ordinemedicifc.it/medici-disponibili-per-sostituzioni/   Nello stesso tempo invitiamo tutti i colleghi che sono interessati a sostituzioni a Medici di Medicina Generale o Pediatri di Libera Scelta di comunicare la loro disponibilità alla Segreteria OMCeO Forlì-Cesena  info@ordinemedicifc.it

Alimentazione senza glutine e cardiopatia

(da Univadis)   Uno studio di coorte prospettico ha analizzato i dati di 65.000 donne incluse nello studio Nurses’ Health Study e 45.000 uomini dello studio Health Professionals Follow-up Study, inizialmente senza cardiopatie (CP), il cui apporto di glutine è stato valutato con un questionario sulla frequenza del consumo di cibi che è stato aggiornato ogni quattro anni. Dopo un follow-up di 26 anni, l’insorgenza di eventi coronarici è risultata pari a 352/100.000 anni-persona in un quinto del totale dei soggetti analizzati con il più basso apporto di glutine, rispetto a 277/100.000 anni-persona in un quinto del totale dei soggetti analizzati con il più alto apporto di glutine. Questo rischio aggiuntivo può essere associato a una riduzione nell’apporto di grano integrale nelle alimentazioni prive/a basso contenuto di glutine. Quindi, Nei pazienti non celiaci, un’alimentazione senza glutine (a basso contenuto di glutine), rispetto a un’alimentazione standard con glutine, può essere associata nel lungo termine a un’incidenza superiore di cardiopatia

(Long term gluten consumption in adults without celiac disease and risk of coronary heart disease: prospective cohort study https://www.bmj.com/content/357/bmj.j1892)

Infortuni e malattia, diritti per tutti i liberi professionisti

(da enpam.it)   La tutela degli infortuni e della malattia dei liberi professionisti passa dall’Assistenza alla Previdenza. In termini pratici questo significa che da oggi, in caso di inabilità temporanea, l’indennizzo verrà garantito a tutti e non più solo a chi ha un reddito al di sotto di limiti stringenti.   Chi sarà costretto ad assentarsi dallo studio potrà contare su un’indennità pari all’80 per cento del reddito dichiarato ai fini della Quota B.   Potrà far  domanda anche chi ha un fatturato alto: l’unico limite sarà sull’importo massimo dell’aiuto che si riceverà dall’Enpam (circa 5mila euro al mese, o più precisamente 167,11 euro al giorno).  Mentre quindi l’importo del sussidio massimo è più che raddoppiato rispetto a prima (era di 80 euro al giorno), i tempi di carenza si sono dimezzati: si potrà ottenere la tutela a partire dal 31° giorno di malattia o infortunio anziché dal 61° come in passato.   La riforma dell’inabilità temporanea rientra tra gli obiettivi del Consiglio di amministrazione Enpam che, per il mandato 2015-2020 si è prefisso di tutelare i professionisti mettendo a punto un welfare di categoria per facilitare la vita lavorativa. Ma il cambio di passo su questo tipo di tutele è anche figlio dei tempi che cambiano.  “Fino a 10/15 anni fa il nostro reddito ci consentiva di occuparci della pensione, o di affrontare i disagi o problemi che ci possono investire, solo nel momento in cui si decideva di smettere di lavorare o quando si palesavano le criticità. Oggi il nostro reddito non ci consente più questo atteggiamento”, osserva il vicepresidente vicario dell’Enpam Giampiero Malagnino.  “Se per esempio in passato essere costretti ad assentarsi dallo studio per due mesi era un problema tutto sommato superabile grazie ai risparmi che avevamo messo da parte, oggi un’assenza di questo tipo mette in difficoltà i bilanci dei nostri studi e spesso i bilanci della nostra famiglia”, dice Malagnino.

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il fumo passivo della sigaretta elettronica scatena attacchi d’asma

(da M.D.Digital)   Un recente studio conferma che l'esposizione al fumo passivo delle sigarette elettroniche sarebbe in grado di aumentare le probabilità di attacchi d'asma in in chi è ammalato di questa patologia respiratoria. Se questi soggetti, già sofferenti di asma, si trovano nelle vicinanze di chi fuma sigarette elettroniche avranno il 27% di probabilità di incorrere in un attacco d'asma. Contrariamente alla convinzione che le sigarette elettroniche sarebbero innocue in quanto emettono vapore, si stanno accumulando dati che ne indicherebbero la pericolosità dal momento che, oltre al vapore, emettono sostanze chimiche riscontrabili anche nel fumo di tabacco, unitamente a tipi di particolato che possono essere molto irritanti, a maggior ragione in caso di un apparato respiratorio già in difficoltà a causa della malattia. Per esempio vi sono alcune evidenze che la sigaretta elettronica è in grado di aumentare tosse e difficoltà respiratoria e aumentare l'intensità dei sintomi dell'asma. In questo nuovo studio, pubblicato su Chest, i ricercatori hanno raccolto e analizzato i dati di circa 33.500 adolescenti delle scuole medie e superiori, di età compresa tre 11 e 17 anni, concentrandosi sugli 11.830 studenti che riferivano di soffrire di asma. Complessivamente, il 21% dei ragazzi avevano sofferto di attacchi di asma durante l'anno precedente e nel 33% dei casi si era registrata esposizione al fumo passivo di sigarette elettroniche. Tale esposizione era strettamente correlata a un significativo aumento del rischio di attacco d'asma, che si manteneva anche dopo aggiustamento per altri fattori, quale per esempio l'uso personale di sigaretta elettronica o l'esposizione al fumo di tabacco. (Bayly JE, et al. Secondhand Exposure to Aerosols From Electronic Nicotine Delivery Systems and Asthma Exacerbations Among Youth With Asthma. Chest 2019; 155: 88-93.) 

Minacce alla salute globale, l’Oms pubblica la lista. Inquinamento atmosferico al primo posto

(da Doctor33)    L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stilato e pubblicato un elenco di quelle che considera le 10 principali minacce alla salute globale nel 2019. Le prime citate nel documento sono l'inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico, che uccidono ogni anno 7 milioni di persone attraverso malattie come cancro, infarto, patologie cardiache e polmonari. Tra il 2030 e il 2050, si prevede che il cambiamento climatico causerà 250.000 ulteriori decessi all'anno per malnutrizione, malaria, diarrea e stress da calore. Si nominano poi alcune malattie non trasmissibili, come il diabete, il cancro e varie patologie cardiache, responsabili di 41 milioni di morti, più del 70% di tutti i decessi in tutto il mondo. L'uso del tabacco e dell'alcol, l'inattività fisica, le diete malsane e l'inquinamento atmosferico sono i fattori chiave dell'aumento dell'incidenza delle malattie non trasmissibili, e sono anche alla base di problemi mentali. Subito dopo nell'elenco si cita la minaccia di una nuova pandemia influenzale globale. Proprio per controllare la situazione, l'agenzia monitora costantemente la circolazione dei virus influenzali tramite 153 istituzioni in 114 paesi. Nella lista compare anche la problematica costituita da ambienti fragili e vulnerabili, come le regioni colpite da siccità, carestie, conflitti o spostamenti di popolazione, in cui vivono oltre 1,6 miliardi di persone (il 22% della popolazione mondiale). Non poteva mancare all'appello la resistenza antimicrobica e alcuni agenti patogeni ad alto rischio, in particolare ebola, che nel 2018 ha fatto sentire la propria presenza in Repubblica Democratica del Congo con due grandi focolai. L'OMS è preoccupata anche dalla debolezza dell'assistenza sanitaria primaria in molti paesi e dai problemi derivanti dalle posizioni anti-vaccino ormai presenti in tutto il mondo, con il rischio di invertire i progressi compiuti nella lotta contro le malattie prevenibili. Secondo l'OMS, la vaccinazione impedisce attualmente da 2 a 3 milioni di morti ogni anno, e ulteriori 1,5 milioni potrebbero essere evitati migliorando la copertura vaccinale globale. Tra le minacce per la salute si parla anche di Dengue, 390 milioni di casi ogni anno: l'obiettivo sanitario è diminuire i decessi provocati da questa patologia del 50% entro il 2020. Ultimo ma non meno importante, l'HIV, che continua a rappresentare un'epidemia (quasi 1 milione di persone ogni anno muore di HIV/AIDS) sebbene siano stati compiuti grandi progressi nel trattamento e nell'accesso a misure preventive. (https://www.who.int/emergencies/ten-threats-to-global-health-in-2019)

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