Appropriatezza prescrittiva, troppi farmaci preventivi prescritti ai pazienti nel fine vita
(da Doctor33) Negli hospice, a circa metà dei pazienti giunti nella fase di fine vita vengono prescritti farmaci evitabili, ma sul territorio la situazione è presumibilmente peggiore. Lo evidenzia uno studio italiano pubblicato sull'American Journal of Hospice & Palliative Medicine e frutto della collaborazione di ricercatori tra la Fondazione Vidas e l'Istituto di Ricerche Farmacologche Mario Negri IRCCS, che hanno esaminato retrospettivamente le prescrizioni farmacologiche in 589 soggetti assistiti presso l'hospice Casa VIDAS nel periodo compreso tra marzo 2015 e febbraio 2017.
Corso ECM in Medicina termale FAD
Si muore di più per pigrizia che per fumo
(da M.D.Digital) Contrastare la sedentarietà e far si che la popolazione si dedichi con costanza alla pratica dell'esercizio fisico è uno dei cavalli di battaglia dell'Oms, che raccomanda almeno 150 minuti a settimana di attività fisica per gli adulti e 60 minuti al giorno per bambini e giovani. Adesso un vasto studio pubblicato su Jama sottolinea un altro aspetto correlato, e cioè che una buona forma fisica, soprattutto intesa come fitness cardio-respiratorio, è inversamente correlata alla mortalità a lungo termine senza evidenza di limiti superiori per il beneficio che ne deriva. Un allenamento aerobico elevato è risultato associato a una maggiore sopravvivenza, con benefici particolarmente evidenti nei nei pazienti più anziani e nei soggetti con ipertensione arteriosa.
Farmaci antidepressivi, la luce dei dispositivi elettronici ne contrasta l’efficacia
Malattie autoimmuni e smog: scoperto un nuovo fattore di rischio per l’artrite reumatoide
(da Quotidiano Sanità) Che i fattori ambientali possano contribuire alla patogenesi delle malattie autoimmuni, specialmente di quelle reumatologiche, è un concetto sostenuto da sempre più numerose evidenze scientifiche. Dimostrare il ruolo dell’inquinamento ambientale nel determinismo di tali patologie, ne amplia lo spettro dei fattori di rischio, ma anche il campo d’intervento e prevenzione. Lo rivela una nota del Dipartimento di Medicina interna e specialità mediche della Sapienza. È in questo contesto che si inserisce la ricerca coordinata da Guido Valesini del Dipartimento di Medicina interna e Specialità mediche in collaborazione con Silvana Fiorito e i ricercatori dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale (IFT) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), recentemente pubblicata sulla rivista Cell Death & Disease.
Rivoluzione pronto soccorso, ecco i nuovi codici
(da AdnKronos Salute) - Codici di triage numerici, che articolano meglio quelli attualmente definiti con i colori e permettono di smistare in maniera più precisa i pazienti; tempi da rispettare meglio definiti e un 'pacchetto' di indicazioni dedicate alla gestione delle situazioni di sovraffollamento.
Fatturazione elettronica: gli strumenti per realizzarla. Questi quelli gratuiti
(da Odontoiatria33) A partire dal 1° gennaio 2019 entrerà a regime l’obbligo di emettere (e ricevere) la fattura in formato elettronico secondo quanto previsto della legge di Bilancio 2018, sia che venga emessa nei confronti di un soggetto con partita iva che verso un privato. Sono esonerati dall’emissione (ma non dalla ricezione) i soggetti che hanno aderito al regime fiscale agevolato dei nuovi minimi o forfettario (bacino che potrebbe aumentare con l’introduzione della flat tax a 65 mila euro di fatturato). La differenza dell’attuale modalità di compilazione della fattura è che quella elettronica deve essere “trasformata” nel formato XML per poter essere inviata attraverso il Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate, che verificherà e confermerà l’avvenuta “accettazione”. I dati da inserire sono gli stessi previsti per la metodologia di fatturazione utilizzata fino ad oggi, anche se si dovrà prestare particolare attenzione ai dati fiscali del cliente, come il Codice fiscale nel caso sia un privato. Se errato o incompleto, impedirebbe la corretta ricezione del documento da parte della Agenzia delle Entrate che non la accetterà. Sarà poi l’Agenzia delle Entrate ad inviare la fattura al cliente (rendendola disponibile nel suo cassetto fiscale, sul 730 precompilato oppure inviandola tramite Pec) inviado la ricevuta di avvenuto recapito. Ai clienti sarà possibile consegnare una copia cartacea della fattura creata in formato elettronico che, però, non avrà valore legale.
Idroclorotiazide. L’allerta del Ministero della Salute: “Rischio di carcinoma a cellule basali e carcinoma a cellule squamose”
Quanto pagano gli altri professionisti
(da www.enpam.it) Anche quest’anno l’esistenza dell’obbligo contributivo Enpam ha permesso ai medici e agli odontoiatri di pagare contributi più bassi rispetto a quelli che sarebbero stati chiesti dallo Stato. In Italia vige infatti il principio per cui tutti i redditi da lavoro devono essere assoggettati a contribuzione previdenziale. Se non avessero una Cassa professionale, i medici e i dentisti non sarebbero esonerati dal pagare ma dovrebbero versare obbligatoriamente i contributi alla gestione separata Inps, che ai liberi professionisti riserva un’aliquota del 25,72 per cento (ben più alta di quella dell’Enpam). Per quanto riguarda le altre categorie che hanno una propria Cassa previdenziale la situazione è variegata. In ambito sanitario si va dal 16 per cento dei veterinari al 20 per cento degli infermieri, passando per il 19 per cento dei biologi. Gli psicologi hanno un minimo del 12 per cento che, a scelta dell’interessato, può salire al 22 per cento. Guardando ad altri settori troviamo i commercialisti con il 16 per cento e 18,5 per cento per avvocati e gli ingegneri e architetti.
Più di 100mila medici pagano contributi occulti
La vitamina D negli adulti non previene le fratture e le cadute
(da DottNet) La vitamina D negli adulti non previene le fratture e le cadute e non migliora la densità ossea, quindi le linee guida correnti che ne raccomandano l'uso specie per la popolazione anziana più a rischio di osteoporosi andrebbero cambiate. Èil verdetto di un maxi-studio pubblicato sulla rivista 'The Lancet Diabetes & Endocrinology'. "Le line guida in vigore andrebbero cambiate per riflettere questi risultati - sottolinea l'autore dello studio Mark Bolland della University of Auckland, in Nuova Zelanda. Data la robustezza delle evidenze oggi a disposizione, crediamo inoltre che non sia più giustificabile condurre ulteriori trial clinici sulla vitamina D alla ricerca di effetti positivi sull'apparato muscolo-scheletrico". Gli esperti hanno riesaminato una vastissima mole di dati relativi a ben 81 sperimentazioni cliniche pubblicate sull'integrazione di vitamina D sia a dosi basse sia alte. A nessuna dose la vitamina D è risultata protettiva contro fratture (di tutti i tipi, fratture d'anca o vertebrali etc), cadute e per remineralizzare le ossa. Le linee guide cliniche, ribadiscono gli autori in conclusione, che continuano a raccomandare l'uso di integratori di vitamina D per la salute delle ossa dovrebbero essere aggiornate e riflettere le migliori evidenze scientifiche oggi disponibili.
Zucchero nelle sigarette, fa male e pochi sanno che c’è
(da Quotidiano Sanità e Reuters Health) Solo pochissimi fumatori sanno che le sigarette contengono zucchero e che lo zucchero aumenta le tossine nel fumo di sigaretta. “Le sigarette contengono zuccheri naturali e aggiunti per ridurre l’asperità del fumo, facilitandone l’inalazione. Questo aumenta anche la quantità di sostanze chimiche dannose presenti nel fumo e il potenziale di dipendenza”, dice Andrew Seidenberg, della University of Nord Carolina, autore principale dello studio che ha fatto emergere questa evidenza. Lo studio Seidenberg e colleghi hanno coinvolto 4.350 adulti fumatori di sigarette, reclutandoli attraverso Amazon Mechanical Turk, per partecipare a un esperimento online sulla pubblicità di sigarette elettroniche. Alla fine dell’esperimento, gli intervistati hanno risposto a domande sulla presenza di zucchero aggiunto nelle sigarette e sulla consapevolezza che la presenza dello zucchero fosse ulteriormente dannosa per la salute. I ricercatori hanno scoperto che il 5,5% degli intervistati sapeva che le sigarette contengono solo il 3,8% era a conoscenza del fatto che la presenza dello zucchero aumentasse le tossine nel fumo. “Siamo rimasti davvero sorpresi dal fatto che quasi tutti i fumatori intervistati non sapessero che lo zucchero viene aggiunto alle loro sigarette. Il rischio non può essere nascosto”, aggiunge Seidenberg.
Lavorare in piedi fa bene alla salute e non solo…
Prevenire i fenomeni di sovra-diagnosi e sovra-trattamento
(da M.D.Digital) L’estensione delle definizioni di malattia se da un lato può determinare benefici per i pazienti che possono accedere a trattamenti efficaci, dall’altro rappresenta uno dei driver principali della sovra-diagnosi (overdiagnosis), una vera e propria epidemia del 21esimo secolo che in Italia gode ancora di scarsa attenzione. Infatti, la modifica delle soglie di malattia, insieme alla disponibilità e all’uso esteso e spesso inappropriato di tecnologie diagnostiche sempre più sensibili, finiscono per etichettare come malate persone il cui stadio di malattia è troppo precoce, molto lieve e/o non evolutivo. A livello di popolazione varie sono le condizioni in cui il conseguente sovra-trattamento (overtreatment) può sbilanciare il rapporto benefici/rischi in: ipertensione, embolia polmonare, insufficienza renale cronica, osteoporosi, prediabete, carcinoma della tiroide, disturbo da deficit di attenzione e iperattività, demenza.
La cannabis ha effetti più devastanti dell’alcol sugli adolescenti
L’Enpam è ultima in classifica
(da www.enpam.it) A volte essere poco concentrati è sinonimo di sicurezza. La Covip, l’authority che vigila sul sistema pensionistico italiano, ha certificato che l’Enpam ha l’indice di concentrazione del portafoglio più basso tra tutte le Casse dei professionisti. Detto in altri termini, la strategia di investimenti attuata dal Consiglio di amministrazione della Fondazione ha diversificato gli investimenti patrimoniali meglio di tutti, a salvaguardia delle pensioni di medici e dentisti. Il dato è stato illustrato la scorsa settimana dal presidente della Covip, Mario Padula, presentando il “Quadro di sintesi” sui patrimoni delle Casse al 31 dicembre 2017. L’indice di concentrazione rileva quanto gli investimenti di un portafoglio siano correlati tra loro. Più la percentuale è elevata, più alto è il rischio che il cattivo andamento di uno trascini con sé tutti gli altri.