Cassazione: la responsabilità del medico non si limita alla sua specialità
ENPAM, in arrivo l’aumento alle pensioni sulla base dell’inflazione
Per tutti i pensionati ENPAM sono in arrivo gli aumenti sugli assegni in base all’inflazione. A darne notizia è l’Ente di previdenza di medici e dentisti informando che per i redditi fino a quattro volte il minimo Inps (543,72 euro al mese) i regolamenti dei Fondi di previdenza della Fondazione prevedono un incremento pari al 75% dell’indice Istat dei prezzi al consumo (nel 2017 l’1,1%). L’aumento previsto per questa fascia è quindi dello 0,83%. Per esempio per una pensione di 2.000 euro al mese lordi l’aumento sarà di circa 200 euro all’anno.
Scoperto un inatteso effetto degli antibiotici contro i virus
Un nostro iscritto premiato al concorso Nazionale “Serpe d’Oro” 2018
Violenza a medici, Anelli (Fnomceo): perdita di prestigio del ruolo sociale
I rischi degli abusi di paracetamolo contro l’influenza
Allarme farmaci alla guida. Seconda causa, dopo la cannabis, di positività al test dopo incidenti
Italia sempre più anziana, aumentano ictus e demenze
Interstizio submucosale, l’anatomia umana si arricchisce di un nuovo organo
Contrordine, la pasta non fa ingrassare
(da AGI) La pasta, uno dei piatti forti del made in Italy, è da tempo accusata di essere tra i principali responsabili dell'epidemia di obesità. Un nuovo studio pubblicato sulla rivista BMJ Open, invece, l'ha definitivamente assolta. I ricercatori del St. Michael's Hospital di Toronto hanno infatti scoperto che, a differenza della maggior parte dei carboidrati "raffinati", che vengono rapidamente assorbiti nel flusso sanguigno, la pasta ha un basso indice glicemico. Questo significa che provoca minori aumenti dei livelli di zucchero nel sangue rispetto a quelli causati dal consumo di alimenti con un alto indice glicemico. Per arrivare a queste conclusioni gli studiosi hanno effettuato una revisione sistematica e una meta-analisi di tutte le evidenze disponibili, ricavate da studi randomizzati controllati. Hanno così identificato 30 studi che hanno coinvolto quasi 2.500 persone che hanno mangiato pasta invece di altri carboidrati come parte di una dieta sana a basso indice glicemico. "Lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all'aumento di peso o all'aumento del grasso corporeo", ha detto l'autore principale dello studio, John Sievenpiper. "In realtà l'analisi ha mostrato una leggera perdita di peso, quindi contrariamente alle preoccupazioni, forse la pasta può essere parte di una dieta sana a basso indice glicemico", ha aggiunto. Le persone coinvolte nelle sperimentazioni cliniche hanno mangiato in media 3,3 porzioni di pasta alla settimana invece di altri carboidrati. Una porzione equivale a circa mezzo bicchiere di pasta cotta. Ebbene, hanno perso circa mezzo chilo per tutto il periodo di follow-up durato in media 12 settimane. "Ora possiamo dire con una certa sicurezza che la pasta non ha un effetto negativo sugli esiti del peso corporeo quando viene consumata come parte di un regime alimentare sano", ha concluso Sievenpiper.
Quando la difettosa tenuta della cartella pregiudica il medico
(da Doctor33) La difettosa tenuta della cartella clinica da parte dei sanitari non può pregiudicare sul piano probatorio il paziente cui anzi -in ossequio al principio di vicinanza della prova- è dato ricorrere a presunzioni se sia impossibile la prova diretta a causa del comportamento della parte contro la quale doveva dimostrarsi il fatto invocato. Tali principi operano non solo ai fini dell'accertamento dell'eventuale colpa del medico, ma anche in relazione alla stessa individuazione del nesso eziologico fra la sua condotta e le conseguenze dannose subite dal paziente. È evidente come nell'operazione in esame (tiroidectomia) centralità per la correttezza della procedura esecutiva risiedeva proprio nell'individuazione in sede ed isolamento dei nervi laringei prima della eradicazione della ghiandola tiroidea, e ciò proprio al fine di scongiurare quel rischio seppur minimo (2%) di lesione delle corde vocali infatti occorsa. Di tale preliminare e imprescindibile attività da effettuarsi dopo l'incisione e prima della escissione, nella cartella clinica non vi è traccia sebbene come indicato dal Ctu sia prassi per gli operatori fornirne indicazione nella descrizione di intervento. Al contrario nella scheda di intervento viene riportata dal chirurgo la incisione, la repertazione e la eradicazione, senza alcuna descrizione della ricerca/individuazione dei nervi e isolamento degli stessi. Questa grave omissione descrittiva non consente affatto di ritenere che tale procedura sia stata invece eseguita tanto che è effettivamente occorso il rischio della lesione. Come poi chiarito dal Ctu il mancato isolamento dei nervi determina un aumento del rischio di lesione (20%), pericolo che non può certamente gravare sul paziente. (Avv.Ennio Grassini - www.dirittosanitario.net)
Rettifica AIFA sull’uso da parte dell’odontoiatra della tossina botulinica
(da Il Dentista Moderno) È stata ottenuta dal Collegio delle Società Scientifiche di Medicina Estetica e dalle altre Società Scientifiche aderenti all’iniziativa legale, la rettifica da parte dell’AIFA della Nota AIFA/AAM/P/12916 relativa alla facoltà di impiego delle specialità medicinali a base di Tossina Botulinica Azzalure, Bocouture e Vistabex da parte dell’Odontoiatria. Nella nota diffusa si legge che «in conformità al parere del Consiglio Superiore di Sanità del 15.07.2014, l’odontoiatra può effettuare terapie con finalità estetica, solo dove queste siano destinate, ai sensi della legge 24 luglio 1985, n. 409, alla terapia delle malattie e anomalie congenite e acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti e solo ove contemplate in un protocollo di cura odontoiatrico ampio e completo proposto al paziente, tale da rendere la cura estetica “correlata” e non esclusiva, all’intero iter terapeutico odontoiatrico proposto al paziente medesimo, e comunque limitatamente alla zona labiale. Le terapie attuate non potranno, tuttavia, essere eseguite con l’impiego di dispositivi medici e farmaci immessi in commercio per finalità terapeutiche diverse dalla cura di zone anatomiche che sfuggano alla previsione dell’art 2 della legge 409/85.» (nota completa disponibile a http://www.collegiomedicinaestetica.it/medicinaestetica/images/RETTIFICA_AIFA12916.pdf)
Glaucoma, le ultime novità da terapie ipotonizzanti e chirurgia mininvasiva
(da Doctor33) «Il glaucoma colpisce circa il 2% della popolazione over 40 e ben il 10% degli ultrasettantenni con un totale di circa 200.000 persone Un impatto da non sottovalutare se si pensa che il glaucoma rappresenta la prima causa al mondo di cecità irreversibile e che le previsioni per i prossimi 20 anni non sono incoraggianti poiché moltissimi casi non vengono diagnosticati se non tardivamente». Così Leonardo Mastropasqua, direttore del Centro di eccellenza e Centro nazionale di alta tecnologia in oftalmologia dell'Università G. d'Annunzio di Chieti-Pescara, inquadra questa patologia in occasione della settimana mondiale del glaucoma, che è stata celebrata dall'11 al 17 marzo 2018 con conferenze, punti di informazione e check-up oculistici gratuiti in tutta Italia. «L'istituzione di una settimana mondiale dedicata al glaucoma - continua Mastropasqua - è fondamentale sia in termini di sensibilizzazione su aspetti poco conosciuti della patologia e del suo impatto, specialmente tra i più giovani, sia come occasione di informazione sulle soluzioni disponibili e le novità riguardo ai trattamenti». Il principale fattore di rischio per lo sviluppo del glaucoma è rappresentato dalla pressione intra-oculare elevata e l'unico modo valido per ridurla sono le terapie cosiddette "ipotonizzanti". «In prima battuta - chiarisce l'oftalmologo - il trattamento si avvale di specifici colliri, come quelli a base di analoghi delle prostaglandine. Purtroppo, però, in alcuni casi la sola terapia medica non è sufficiente. Succede perché la terapia non riesce a tenere sufficientemente bassa la pressione, oppure quando non viene seguita nel modo corretto». Ecco allora che entra in campo l'approccio chirurgico: oggi, oltre alle tecniche tradizionali abbiamo a disposizione anche tecniche mininvasive. «L'ultima novità in questo campo - spiega Mastropasqua - è il Gel Stent: una cannula in collagene, larga un capello, che viene inserita nell'occhio attraverso una microscopica incisione. Questo dispositivo crea un canale che permette all'umore acqueo, il liquido che si trova all'interno dell'occhio, di defluire all'esterno e spalmarsi sotto la congiuntiva, abbassando la pressione in modo meccanico e, spesso, permettendo di interrompere la terapia con i colliri. Si tratta di un intervento di circa dieci minuti che viene eseguito in day surgery, previa anestesia locale».
In arrivo un contraccettivo senza ormoni derivato dai crostacei
Biotestamento, dal Ministero della Salute le indicazioni per i medici
La Vitamina D3 può guarire o prevenire i danni cardiovascolari?
(da fimmg.org) Un nuovo studio dell’Ohio University suggerisce che una maggiore esposizione alla luce solare potrebbe aiutare a ripristinare i danni al sistema cardiovascolare causati da diverse malattie, tra cui ipertensione, diabete e aterosclerosi. Secondo i ricercatori, "Negli ultimi anni, in ambito clinico, si osserva che molti pazienti con infarto avranno una carenza di D3. Ciò non significa che il deficit abbia causato l'infarto, ma ne abbia aumentato il rischio". Sono stati utilizzati nanosensori per capire perché la vitamina D3 può essere utile, specialmente per la funzione e il ripristino del sistema cardiovascolare. I nanosensori sono circa 1.000 volte più piccoli del diametro di un capello umano e sono utili per monitorare gli impatti della Vitamina D3 sulle singole cellule endoteliali.
Abbuffate alcoliche nuovo disturbo del comportamento
Enpam, 42,5 mln per mutui prima casa e studio per medici e dentisti
Cassazione, medico deve usare linguaggio comprensibile al paziente
Certificazioni INAIL, chiarito il diritto dei medici al compenso.
(da Fimmg.org) "Si sblocca finalmente la problematica relativa agli oneri connessi all'emissione delle certificazioni per infortunio sul lavoro e al blocco dei pagamenti dei certificati che dura ormai dal 2016 con disagi per i medici e per i loro assicurati" Così Silvestro Scotti - Segretario Generale Nazionale della FIMMG. "E’ stato raggiunto un risultato importante dopo vari incontri con la Direzione Generale dell’INAIL e la Presidenza Enpam, e un decisivo confronto tra il Ministero della Salute, nella persona del Capo di Gabinetto Giuseppe Chinè, e il Ministero del Lavoro, necessario a superare la precedente interpretazione del Ministero del Lavoro che riteneva un obbligo a titolo gratuito l’emissione delle certificazioni INAIL. Grazie al lavoro congiunto di tutti i soggetti coinvolti, con la nota che la Direzione Centrale dell’INAIL ha inviato nella giornata di ieri alle proprie sedi territoriali, in cui si comunica l’avvio delle procedure per il pagamento dei compensi relativi alle certificazioni mediche a partire dal 2016 e con successiva nota si procederà per quelli relativi al 2017, vanno considerate definitivamente superate queste criticità". In allegato le note Inail