Un italiano su quattro ignora le malattie gengivali
Questionario di gradimento incontro del 22 marzo u.s.
Acque in bottiglia: plastica a rischio ingestione per il 90%
Caos medici, Ssn si sgretola, 12 mila medici in meno e poche risorse
(AdnKronos Salute) "Il Sistema sanitario nazionale si sta lentamente sgretolando perché totalmente incapace di stare al passo con l'evoluzione del settore e delle vere esigenze della popolazione. Il quadro è drammatico: 12 mila posti di lavoro medico in meno, l'impossibilità economica di acquistare i macchinari all'avanguardia, la regionalizzazione della sanità, l'aumento della richiesta di esami dovuta all'invecchiamento della popolazione, le liste d'attesa infinite". E' l'allarme lanciato da Alessandro Garau, segretario generale del sindacato Coas medici dirigenti. "A causa della crisi - sostiene Garau - si è andati incontro ad una politica di 'tagli lineari' che, insieme al blocco delle assunzioni imposto per legge, ha impoverito la qualità del servizio offerto dalle strutture sanitarie e allo stesso tempo ha comportato la chiusura, senza criterio, di interi reparti impossibilitati a proseguire le loro attività per un turn over delle assunzioni totalmente inadeguato. La situazione - continua Garau - andrà peggiorando perché, con l'inserimento delle facoltà a numero chiuso aumenterà anche il numero di medici mancanti, indebolendo le strutture ora funzionanti e creando ancora più problemi per i reparti in crisi come ginecologia, ortopedia, chirurgia e radiologia, disertate sempre più dagli studenti per l'elevato rischio di ripercussioni legali". "Questa grave miopia gestionale - conclude Garau - non ha fatto altro che avvantaggiare il settore privato che, non dovendo rispondere del servizio di garanzia emergenza/urgenza come una struttura pubblica, può aprire e chiudere reparti interpretando le esigenze del momento, offrendo così un'alternativa immediata, ma significativamente più costosa, agli utenti insoddisfatti e a quelli che non possono aspettare mesi per un esame. A pagarne le conseguenze – come sempre – sono le famiglie, e gli italiani in generale, che vedono il Ssn disintegrarsi lentamente di fronte ai loro occhi".
La donna in forma fisica non rischia l’Alzheimer
C’è un medico a bordo? I consigli dei medici canadesi su come prestare soccorso in aereo
del paziente per poter prendere decisioni tempestive in merito ad un atterraggio d’emergenza. Nel Nord America operano delle compagnie di telemedicina quali la Stat MD (a Pittsburgh) o la MedAire (a Phoenix) che supportano le principali linee aeree americane e canadesi. Il loro ruolo è di assistere, consigliare e guidare l’opera dei soccorritori a bordo dell’aereo. Ma anche di consigliare ai piloti dove effettuare un atterraggio d’emergenza sulla base delle condizioni e della patologie presentata dal paziente. Quando fare un atterraggio d’emergenza. Una decisione difficile da prendere che si basa soprattutto sulle condizioni e sulla stabilità del paziente. Secondo uno studio americano, tra il 2008 e il 2010, il 7,8% delle emergenze mediche a bordo è esitato in un atterraggio d’emergenza. Tra le motivazioni più frequenti per richiedere un atterraggio d’emergenza: la sincope/presincope (25%), sintomi cardiaci (19%), convulsioni (9%), sintomi respiratori (9%), possibile ictus (4%). Il costo di un ‘dirottamento’ per un atterraggio d’emergenza può andare da 3.000 a 900.000 dollari e la parola finale spetta al comandante dell’aereo. Ma il medico che presta soccorso quali responsabilità si assume?Gli autori ricordano che, stando alla Canadian Medical Protective Association (CMPA), i medici che volontariamente prestano soccorso in caso di emergenza medica a bordo di un volo commerciale, sono in genere esentati da ogni responsabilità. La legge insomma protegge i ‘buoni samaritani’, che hanno comunque una responsabilità etica di prestare soccorso in caso di emergenza (Canadian Medical Association Code of Ethics).
Definite le date degli incontri del “Progetto Ematologia-Romagna 2018”
- Ravenna – 5 maggio 2018
- Rimini – 26 maggio 2018
- Cesena – 15 settembre 2018
- Faenza – 13 ottobre 2018
Danno conseguente a intervento chirurgico e responsabilità della struttura sanitaria
Cumulo pensioni, Enpam ha firmato convenzione con Inps
(da AdnKronos Salute) Le Casse dei professionisti - Enpam inclusa - hanno firmato oggi le convenzioni sul cumulo e le hanno inviate simultaneamente via Pec all’Inps, rimuovendo così l'ultimo ostacolo formale al pagamento degli assegni a chi ha già fatto domanda. "Con questo atto le Casse intendono togliere ogni alibi all'Istituto pubblico, che da mesi sta ritardando l'adempimento di una legge. Se l'Istituto continuerà a non pa, gare, d'ora in poi gli interessati potranno azionare eventuali rimedi giudiziari nei confronti dell’Inps", precisa l’Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati) in una nota. Il documento firmato prevede che le Casse si facciano carico delle quote di pensione di propria competenza e degli stessi oneri già previsti per le pensioni in totalizzazione. Le condizioni, cioè, sono identiche a quelle previste dalla convenzione già esistente con l'Inps e pacificamente in vigore dal 2007. Quest'anno l'Inps aveva invece avanzato la pretesa di addebitare un importo fino a un massimo di 65,04 euro per ogni pratica di cumulo. Non solo: l'istituto chiedeva di mettere a pagamento anche le pratiche di totalizzazione, che sono state sempre gratuite.
PAGAMENTO QUOTA DI ISCRIZIONE ALL’ORDINE E PROCEDURA DI CANCELLAZIONE PER MOROSITA’
Malattia e degenza in ospedale: nuove regole certificati Inps
(da DottNet) Come è noto in caso di ricovero ospedaliero l'INPS eroga ai lavoratori subordinati e parasubordinati una indennità di ricovero che sostituisce la semplice indennità di malattia . Il lavoratore è tenuto a produrre icertificati piu ideoni redatti dal medico curante o della struttura ospedaliera . L’Inps precisa che in molte strutture ospedaliere sono state istituite le strutture semplici di Osservazione Breve Intensiva (OBI) e Degenza Breve (DB) e che le strutture di pronto soccorso sono tenute alla trasmissione telematica dei certificati di malattia e ricovero. In particolare l’Inps prevede 2 situazioni:
- in caso di ospitalità notturna del malato il lavoratore dovrà farsi rilasciare l’apposito certificato di ricovero,
- in caso di dimissione del malato senza permanenza notturna presso la struttura, invece, il certificato da produrre sarà quello di malattia.
L’Ente previdenziale specifica che nel caso in cui le strutture siano impossibilitate a procedere con la trasmissione telematica dei certificati di ricovero o di malattia,potranno rilasciarli in modalità cartacea, riportando tutti gli elementi obbligatori previsti dalla legge con particolare riguardo alla diagnosi e alla prognosi. Con il messaggio n. 1094 dello scorso 9 marzo l'INPS (http://www.dottnet.it/file/93922/inps/) fornisce nuovi precisazioni per i casi in cui il paziente sia trattenuto in pronto soccorso senza ricovero vero e proprio nella struttura ospedaliera. Questo si può verificare spesso per due motivi :
- necessità di accertamenti prolungati per giungere ad una diagnosi e al ricovero nella struttura specializzata piu idonea
- mancanza di posti letto adeguati.
Anche in questi casi, raccomanda l'Istituto, il lavoratore deve assicurarsi che venga emesso un certificato che specifichi la premanenza notturna per avere diritto alla indennità di ricovero ospedaliero. L'Inps precisa quindi che :
- Nel caso per problemi organizzativi della struttura venga emesso un certificato di pronto soccorso che non specifica l'ospitalità notturna " il lavoratore è tenuto a fornire ulteriori elementi utili per l’istruttoria inviando alla Struttura territoriale Inps e al proprio datore di lavoro - nei casi di anticipazione della prestazione - ulteriore documentazione risulti la permanenza prolungata presso la struttura di pronto soccorso.
- Nel caso l'azienda ospedaliera non sia in grado di emettere il certificato in forma telematica, questo puo anche essere prodotto in forma cartacea.
A questo proposito l'INPS precisa ulteriormente che ,"mentre in caso di certificato telematico non sussiste alcuna ambiguità, qualora venga rilasciato un certificato cartaceo - sia compilato a mano che stampato da procedura gestionale - l’eventuale dicitura “prognosi clinica” deve essere integrata/sostituita con quella prevista dalla legge di “prognosi riferita all’incapacità lavorativa”. Questi casi potranno essere valutati dal medico dell’Ufficio medico legale territorialmente competente, che potrà anche eventualmente disporre un apposito accertamento domiciliare/ambulatoriale.
Vaccini, in Emilia Romagna obbligo per medici e infermieri di reparti a elevato rischio
Elezioni Ordini, si cambia. Ecco il decreto del Ministero della Salute che disciplina le nuove procedure elettorali delle professioni sanitarie
(da Quotidiano Sanità) La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha firmato il decreto attuativo della legge sulla riforma degli Ordini professionali. Solo la scorsa settimana i rappresentanti degli Ordini professionali dei medici, farmacisti, infermieri e veterinari, si erano incontrati con il Ministero della Salute per fare il punto sul testo ormai pronto all'emanazione. Il decreto era richiamato dall’articolo 4 della legge riguardante la revisione della disciplina delle professioni sanitarie. Il decreto è finalizzato, inoltre, a disciplinare le procedure per l’indizione delle elezioni, per la presentazione delle liste e per lo svolgimento delle operazioni di voto e di scrutinio nonché le modalità di conservazione delle schede. Al fine di garantire che le nuove procedure rispondano pienamente alle effettive esigenze delle Federazioni e degli Ordini provinciali di tutte le professioni sanitarie a cui sono rivolte, il testo del decreto è stato definito con la collaborazione fattiva delle Federazioni nazionali: dei Medici e degli Odontoiatri; dei Farmacisti; dei Veterinari; degli Infermieri; delle Ostetriche e dei Tecnici di radiologia medica, delle professioni sanitarie, tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Il decreto, composto da 7 articoli, all'articolo 1 (indizione delle elezioni), spiega che ciascun Ordine elegge il proprio Consiglio direttivo, Commissione d'albo e Consiglio dei revisori, favorendo l’equilibrio di genere e il ricambio generazionale nella rappresentanza. La votazione è valida in prima convocazione quando abbiano votato almeno i due quinti degli iscritti o in seconda convocazione almeno un quinto degli iscritti. A partire dalla terza convocazione la votazione è valida qualunque sia il numero dei votanti. Inoltre, ciascun Ordine potrà stabilire con propria delibera che le votazioni si svolgano con modalità telematiche, individuandone le procedure operative, che saranno validate dalla Federazione.
Erosione dentale e dieta
(da Odontiatria33) Si parla di erosione dentale quando si ha una perdita della struttura dentale dello smalto o della dentina a causa dell'esposizione ad acidi. Gli acidi possono essere di origine intrinseca o estrinseca. L’esposizione agli acidi intrinseci è prevalentemente di origine gastrointestinale ed è dovuta a vomito, reflusso gastroesofageo o in seguito alla sindrome da ruminazione. L’erosione dentale scaturita da vomito in genere è legata a disturbi alimentari come anoressia nervosa o bulimia nervosa, che prevedono episodi di vomito ricorrenti e per lunghi periodi, mentre molto difficilmente è associata a episodi di vomito per infezioni gastrointestinali batteriche o virali in quanto questi sono tipicamente di breve durata e, quindi, improbabile che possano contribuire all'erosione.
Pensione complementare da record per i camici bianchi
(da enpam.it) FondoSanità, il fondo di previdenza complementare dei medici e degli odontoiatri, ha registrato negli ultimi cinque anni il secondo miglior rendimento tra i fondi negoziali italiani, segnando un +53,8 per cento complessivo. Lo certifica la Covip, l’organismo di vigilanza dei fondi pensione, in una tabella comparativa che è stata pubblicata lunedì 12 marzo dal 'Giornale'. (https://www.enpam.it/wp-content/uploads/Rendimenti-FondoSanit%C3%A0-il-Giornale.pdf) Il quotidiano riporta che nello stesso periodo la performance media dei fondi di previdenza complementari dedicati a singole categorie professionali è stata del 22,8 per cento, mentre il tfr si è limitato a un modesto 9,1 per cento.
Questa è la settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale. Ecco come diminuirne il consumo in cinque mosse
Si svolge dal 12 al 18 marzo la Settimana di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt & Health. Quest'anno il tema è “5 ways to 5 grams”, per indicare 5 possibili vie per ridurre il consumo di sale fino al valore massimo raccomandato dall’Oms di 5 grammi al giorno, ossia circa 2 grammi di sodio al giorno Leggi l'articolo completo al LINK