Il genere influisce sui gusti a tavola: uomini attratti da carni rosse e spuntini notturni

(da Nuitrienti e Supplementi - riproduzione parziale)   Il genere detta le preferenze a tavola che, a loro volta, possono influenzare la salute sessuale maschile. Questo quanto ribadito di recente a Milano nel corso di un workshop su nutrizione e benessere maschile organizzato dalla Società italiana di andrologia (Sia). “Sempre più numerose evidenze scientifiche mostrano che le preferenze alimentari sono fortemente influenzate dal genere”, spiega Alessandro Palmieri, presidente Sia “Gli uomini sono più propensi a consumare cibi ricchi di grassi, carni rosse o lavorate, come insaccati industriali o artigianali, probabilmente perché il testosterone attiva un sistema che è quello della dopamina, un neurotrasmettitore cerebrale che genera una maggiore sensazione di forza e aggressività. Tuttavia, cedere a queste inclinazioni, dettate in parte dalla biologia e in parte dalla cultura, può avere un impatto sulla salute maschile, esponendo gli uomini a un maggior rischio di sviluppare una serie di condizioni che possono minare la sfera intima. La dieta è infatti strettamente legata alla salute sessuale maschile”. Su questo fronte, uno studio condotto dall’Università telematica San Raffaele Roma e dall’Irccs San Raffaele Roma, recentemente pubblicato sulla rivista 'Frontiers in Nutrition', ha dimostrato che gli uomini sono attratti dalla carne rossa e lavorata, e tendono a mangiare di più in orari sfasati, velocemente e fuori casa. Tutte inclinazioni che possono avere un impatto sulla salute maschile più in generale e, in particolare, su quella sessuale: cattive abitudini alimentari, oltre ad aumentare il rischio di sviluppare una serie di condizioni, come obesità e problemi cardiovascolari, possono infatti compromettere le relazioni intime. Al contrario, secondo uno studio della New York University Grossman School of Medicine e della Harvard TH Chan School of Public Health, pubblicato sulla rivista 'Cancer', una dieta a base di vegetali riduce il rischio di disfunzione erettile, anche negli uomini più vulnerabili a causa di un tumore alla prostata. Lo studio, condotto su oltre 3.500 uomini con una diagnosi di tumore alla prostata, ha dimostrato che una dieta più ricca di frutta e verdura è legata a punteggi dall'8 all'11% più alti nelle misure di salute e funzione sessuale rispetto a quelli ottenuti dagli individui che seguono una dieta con maggior prevalenza di carni rosse e latticini. Allo stesso modo, i risultati dello studio hanno rivelato punteggi migliori fino al 13% relativi alla salute ormonale, che valuta sintomi come bassa energia e depressione. Anche il momento della giornata in cui il cibo viene assunto può avere ripercussioni metaboliche negative.   “Gli uomini tendono a essere late eaters, cioè mangiatori notturni, quando i livelli di cortisolo sono più bassi”, conferma Palmieri. “Ciò comporta orari sfasati con quello biologico e un rischio maggiore di sviluppare obesità. Proprio come per il più noto ciclo sonno-veglia, che viene gestito dall’orologio biologico situato nell’ipotalamo, anche gli altri ritmi, tra cui la fame, vengono stabiliti da un orologio interno scandito dai cambiamenti del metabolismo che intervengono nel corso della giornata. Ecco perché per mantenere un peso normale è importante sincronizzare il momento in cui assumiamo i pasti con il nostro timer interno, concentrando il consumo dei cibi nella prima parte della giornata quando i livelli di cortisolo sono più alti ed è maggiore la richiesta energetica quotidiana”, conclude il presidente Sia.

Influenza, il virus australiano è in Italia. Coperture vaccinali sotto soglia minima

(da Doctor33)    “La copertura vaccinale in Italia, come in molti altri Paesi, è ancora sotto la soglia minima raccomandata. I risultati della scorsa campagna, 2023-2024, mostrano una disaffezione della popolazione generale, ma il dato più significativo che merita attenzione riguarda la copertura degli anziani, che sono tra le persone più fragili, diminuita del 3,4% rispetto alla stagione precedente". Il ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenendo al 57esimo Congresso nazionale della Società italiana d'igiene (Siti), ribadisce l’importanza della vaccinazione, soprattutto per i soggetti più fragili. Schillaci fa sapere che “per garantire una maggiore offerta attiva, in modo particolare alle persone a rischio, e facilitare la tempestiva adesione alla campagna avviata all'inizio di ottobre, abbiamo indicato alle regioni la necessità di favorire la massima sinergia tra i dipartimenti di prevenzione, i medici di medicina generale, i pediatri e i farmacisti. Come ogni anno, inoltre, a breve partirà la campagna di comunicazione del ministero della Salute". Una campagna, conclude, "che vuole veicolare un messaggio semplice e molto diretto: il servizio sanitario nazionale offre la possibilità agli anziani e ai soggetti al rischio di vaccinarsi gratuitamente per proteggerli da complicanze legate all'influenza", malattia "che, non dobbiamo mai smettere di ricordarlo, per alcune persone può avere un decorso molto complesso. Inoltre, in un momento in cui si parla tanto di sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, ricordiamo quanto l'impatto delle vaccinazioni in termini di riduzione degli accessi al pronto soccorso e di ricoveri ospedalieri ci può dare". Fabrizio Pregliasco, direttore della Scuola di specializzazione di Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano, fa sapere, intanto, che sono già stati isolati “diversi virus”. Fa sapere, ad esempio, che il virus H3N2, ribattezzato 'australiano', è già arrivato in Italia, ma "al momento i casi sono davvero sporadici". Se l'azienda ospedaliero universitaria di "Novara ha isolato un virus H1N1", già ben noto al nostro sistema immunitario, "anche in Lombardia ci sono stati isolamenti sporadici ed è stato rilevato l'H3N2", riferisce il virologo. "In Australia hanno circolato entrambi, sia H1N1 che H3N2, però ha prevalso quest'ultimo. Si tratta di una nuova variante più immunoevasiva, che quindi potrà dare più casi", ribadisce Pregliasco. L'esperto ricorda "l'importanza della vaccinazione" e conferma le sue previsioni sull'Australiana e sul mix di patogeni che circoleranno con lei: "Se la scorsa stagione abbiamo contato in Italia 14,5 milioni di casi di sindromi simil-influenzali, comprensivi cioè di influenza vera e propria, Covid, virus respiratorio sinciziale (Rsv) e altri virus 'cugini', quest'anno ci attendiamo gli stessi valori o un po' di più". Circa 15 milioni di connazionali potrebbero sperimentare gli effetti dell'onda in arrivo.

Dall’analisi dello smalto dei denti, informazione sullo stato di salute dell’uomo nel tempo

(da Quotidiano Sanità)   I livelli di due proteine immunitarie incorporate nello smalto dei denti, l’immunoglobulina G e la proteina C-reattiva, potrebbero rivelare informazioni utili a capire meglio la salute delle popolazioni umane, dall’antichità all’era moderna. A sostenerlo, sul 'Journal of Archaeological Science', è un team guidato da Tammy Buonasera, dell’University of Alaska Fairbanks (USA). “Queste proteine sono presenti nello smalto dei denti e sono qualcosa che possiamo usare per studiare la salute biologica e, potenzialmente, quella emotiva delle popolazioni umane del passato”, afferma l’autrice principale dello studio, Tammy Buonasera, assistente professore presso l’Università dell’Alaska Fairbanks. “L’analisi delle proteine immunitarie nello smalto non è mai stata fatta prima e questo apre le porte allo studio della malattia e della salute in passato in modo più mirato di quanto possiamo fare oggi.” Il gruppo ha testato la presenza e la quantità delle due proteine nello smalto dei denti su tre gruppi di persone di etnie e condizioni diverse: gli anziani Ohlone (nativi stanziali delle coste della California) della fine del 1700, che avevano alti tassi di mortalità, stress e malattie infettive; i coloni europei della fine del 1800, che avevano una durata di vita più breve rispetto alle popolazioni odierne; cadetti militari. Dall’analisi è emersa una stretta corrispondenza tra alti livelli di stress e malattia nella popolazione indigena (gli Ohlone) e alti livelli delle due proteine nei loro denti, fenomeno che non era evidenziabile negli altri due gruppi. Questo nuovo modo di analizzare i denti potrebbe consentire agli scienziati di esaminare più nel dettaglio le esperienze umane storiche e preistoriche, sia perché i denti si formano durante diverse fasi dello sviluppo dell’essere umano, sia perché le malattie potrebbero lasciare traccia sullo scheletro e, in ultimo, perché lo smalto dei denti tende a degradarsi molto più lentamente rispetto ad altri tessuti del corpo. Oltre ad acquisire nuove informazioni sulla vita dei nostri avi, dunque, il metodo pensato dai ricercatori dell’University of Alaska Fairbanks ha il potenziale di approfondire gli effetti su stress, malattie e stile di vita nelle varie popolazioni e nell’uomo moderno. “Lo smalto dei denti può fornirci una registrazione, dalla nascita alla prima età adulta, dello stato di salute di una persona”, conclude Tammy Buonasera.

Riduzione crediti ECM per eventi alluvionali Emilia-Romagna 2023

Si informa che sul sito del COGEAPS, accedendo nell’area riservata con lo SPID, https://application.cogeaps.it/login , è possibile caricare la Riduzione crediti ECM per eventi alluvionali Emilia-Romagna 2023 selezionando "esoneri, esenzioni ed altre riduzioni" poi clicccare su “aggiungi altre riduzioni”  all’interno del quale è possibile fleggare riduzione per eventi alluvionali Emilia-Romagna, Marche e Toscana 2023 successivamente indicando se si è residente o se si prestava attività lavorativa. Eventualmente contattare la Segreteria dell’Ordine per ulteriori chiarimenti.

Sciatica, l’agopuntura funziona?

(da Univadis)   Arriva dalla Cina, e ciò non meraviglia, un nuovo studio a supporto dell’agopuntura come opzione terapeutica per i pazienti che soffrono di sciatica a causa di un’ernia del disco. Quello che forse non ci si aspetta è che sia uno studio clinico randomizzato controllato.
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Libri ricevuti – Paolo Tordi: messaggi da un’altra dimensione – di Anna Maria Tordi

Continuiamo le recensioni dei libri scritti dai colleghi medici ed odontoiatri che cortesemente inviano i frutti del la loro attività letteraria al nostro Ordine,  come richiediamo da anni.  Questa volta tocca a un libro di Anna Maria Tordi, una collega che ha lavorato in Ausl Cesena fino al 2006. Il suo libro, edito per i tipi del Ponte Vecchio di Cesena, è dedicato al fratello Paolo, conosciutissimo pilota di moto morto in un incidente di gara nel 1976 Nel toccante, commovente testo, Anna Maria ci parla delle comunicazioni tra lei ed il fratello deceduto, iniziate nel 1994 e finite due anni dopo, messaggi ricevuti attraverso un'amica che fungeva da transfer, scrivendo quello che "sentiva arrivare" per Anna Maria. Quello che si legge è la espressione dell'amore di un figlio per i suoi genitori, di un fratello per la sorella minore, di una persona serena e in pace, nonostante la morte traumatica e dolorosa. Questa persona esprime il suo amore e il suo credo con riferimenti certi e indiscutibili. Sembra, insomma, proprio Paolo Tordi quello che per due anni ha comunicato con la sorella, che ha messo tutto nel suo libro, come prova di qualcosa a cui si può anche non credere, ma che rimane una meravigliosa testimonianza dell'amore tra fratelli. Pagine indubbiamente da leggere e meditare

Specialisti esterni, modulo per il tetto al contributo del 4%

Si riceve da ENPAM e si pubblica. Gentilissimi, come noto, i professionisti beneficiari del contributo del 2%, previsto dall’articolo 1, comma 39 della legge n. 243/2004, sono tenuti a versare, tramite le strutture accreditate con le quali collaborano, un contributo pari al 4% del fatturato imponibile determinato ai sensi della predetta normativa, al netto degli abbattimenti applicabili. Per opportuna condivisione trasmettiamo in allegato la circolare esplicativa relativa al contributo del 4%, inviata ai professionisti interessati e alle strutture accreditate.Ai professionisti vengono rese note le modalità operative e i termini per l’esercizio dell’opzione per limitare il contributo del 4%.Alle strutture accreditate, invece, vengono indicati i termini e modalità della dichiarazione e del versamento contributivo. Cordiali saluti   CIRCOLARE ENPAM   Servizio Rapporti con gli Iscritti e con gli OO.MM. Fondazione E.N.P.A.M. Piazza Vittorio Emanuele II, 78 00185 Roma

Anche allenarsi solo nel weekend protegge la salute

(da DottNet)   Un nuovo studio pubblicato sulla rivista 'Nature Aging'  svela che anche concentrando una buona parte dell’attività fisica raccomandata nel fine settimana, quando si ha più tempo libero, gli effetti benefici rimangono inalterati, almeno se parliamo della salute del cervello. La ricerca arriva dalla Cina, ed è basata sull’analisi dei dati relativi a oltre 75mila persone custoditi nella Uk Biobank, un ampio database di dati sanitari dedicato allo studio degli effetti dei comportamenti modificabili sulla salute. L’età media delle persone coinvolte nello studio era di 62 anni, e per tutti erano disponibili le informazioni raccolte da un fit tracker, con cui è stato possibile ricostruire la quantità di moto effettuata da ciascuno nell’arco della settimana. In base ai dati sull’attività fisica settimanale, i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi: sedentari, persone che non raggiungevano i 150 minuti di attività fisica raccomandati dalle linee guida; attivi, chi riusciva ad accumulare i 150 minuti di esercizio spalmandoli su tutta la settimana; “weekend warriors”, persone che raggiungevano i 150 minuti di attività fisica, ma concentrando oltre il 50% dell’esercizio nel fine settimana.  La ricerca ha potuto seguire i partecipanti per una media di 8,4 anni, tracciando l’insorgenza di patologie neurologiche e problemi di salute mentale. I dati sono quindi stati analizzati, aggiustandoli per tenere conto di fattori come sesso, età, consumo di alcolici o fumo di sigarette, che possono influenzare il rischio di sviluppare problemi di salute. I risultati hanno dimostrato che rispetto alle persone inattive, i weekend warrios hanno un rischio inferiore del 26% di sviluppare una qualche forma di demenza, il 21% di probabilità in meno di essere colpiti da ictus e un 45% in meno di soffrire di Parkinson. Sul fronte della salute mentale, l’allenamento nel weekend abbasserebbe del 40% il rischio di soffrire di depressione e del 37% quello di soffrire di ansia, rispetto all’inattività. Anche se non si trova il tempo per allenarsi regolarmente, insomma, qualunque sforzo si riesce a fare – anche uno o due giorni a settimana – sembra ripagare in pieno sul fronte della salute. (https://www.nature.com/articles/s43587-024-00688-y)

La carie dentale potrebbe essere una minaccia silenziosa per il cuore

(da Univadis)   La perdita dei denti è spesso lo stadio finale di malattie orali come la carie dentale e la malattia parodontale ed è stata collegata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e a tassi di mortalità più elevati, soprattutto in presenza di malattia parodontale. La carie dentale, uno dei problemi di salute più comuni a livello globale, colpisce più del 20% degli adulti nei soli Stati Uniti. A differenza della malattia parodontale, che è principalmente associata a un'infiammazione cronica, la carie dentale deriva da infezioni batteriche che distruggono gradualmente i denti, spesso raggiungendo la polpa dentale e causando sintomi evidenti. Alcuni di questi batteri, tra cui lo Streptococcus mutans, sono stati rilevati anche nelle valvole cardiache e nelle placche ateromatose, suggerendo un potenziale ruolo nello sviluppo dell'aterosclerosi. Sebbene le malattie parodontali siano più comunemente associate a eventi cardiovascolari maggiori a causa dell'infiammazione sistemica cronica di basso grado, l'esatta portata di questo rischio rimane incerta. ARIC e la sua coorte dentale L'Atherosclerosis Risk in Communities (ARIC) Study, un ampio studio epidemiologico prospettico a lungo termine, ha fornito preziose indicazioni sul legame tra salute dentale e malattie cardiovascolari. Uno dei risultati principali dello studio è stato che la cura regolare dei denti può ridurre il rischio di ictus ischemico del 23%.   Tra gli 11.656 partecipanti alla coorte ARIC, solo 6351 si sono sottoposti a un esame dentistico completo tra il 1996 e il 1998. Questo esame ha rilevato e quantificato le carie dentali, compresi i denti mancanti e otturati, per valutare l'entità della malattia orale.   I partecipanti sono stati seguiti fino al 2019 e lo studio ha monitorato gli esiti della salute cardiovascolare e la mortalità. I dati sono stati poi analizzati tenendo conto dei potenziali fattori confondenti. Aumento del rischio di ictus e mortalità La presenza anche di una sola carie dentale è stata associata a un rischio maggiore di ictus e mortalità. In particolare, i soggetti affetti da carie dentali presentano un rischio di ictus aumentato del 40% (hazard ratio aggiustato [aHR], 1,40; 95% CI 1,10-1,79) e un rischio di morte più elevato del 13% (aHR, 1,13; 95% CI, 1,01-1,26). Questa associazione non si estende agli eventi cardiovascolari legati alla malattia coronarica (aHR 1,13; 95% CI, 0,93-1,37). Pubblicità Il legame tra carie dentale e ictus ischemico è risultato significativamente più forte negli afroamericani che nei caucasici(P = .0001). Inoltre, il rischio di ictus e di morte è aumentato con il numero di superfici dentali difettose, siano esse cariose, mancanti o otturate. Per ogni superficie difettosa, il rischio di ictus è aumentato leggermente (aHR, 1,006; 95% CI, 1,001-1,011), così come il rischio di morte (aHR, 1,003; 95% CI, 1,001-1,005). Tuttavia, non è stata osservata alcuna connessione significativa tra superfici difettose ed eventi correlati alla malattia coronarica.  È stato dimostrato che la cura regolare dei denti riduce di cinque volte il rischio di sviluppare carie dentali (odds ratio aggiustato, 0,19; 95% CI, 0,16-0,22; P < .001).   Le carie dentali sono state collegate a un aumento del rischio di mortalità e di ictus, anche se una relazione causale diretta rimane incerta. Nonostante la natura longitudinale di questo studio prospettico che ha coinvolto oltre 6.000 partecipanti, i risultati non sono in grado di dimostrare il rapporto di causalità. Questi risultati sottolineano l'importanza di un'assistenza odontoiatrica regolare per mitigare potenzialmente questi rischi. Sebbene la riduzione del numero di carie sia necessaria, da sola potrebbe non essere sufficiente per affrontare completamente gli esiti sanitari associati. (https://www.nhlbi.nih.gov/science/atherosclerosis-risk-communities-aric-study)

Coronavirus: spray nasale promette di trattare infezioni e polmoniti

(da AGI)  Sviluppato uno spray che offre protezione ad ampio spettro contro le infezioni respiratorie da COVID-19, influenza, virus del raffreddore quotidiano e batteri che causano la polmonite. A riuscire nell''impresa i ricercatori del Brigham and Women''s Hospital, membro fondatore del sistema sanitario Mass General Brigham. I risultati, pubblicati sulla rivista 'Advanced Materials', mostrano come lo spray nasale possa funzionare per proteggere dalle infezioni respiratorie virali e batteriche. Sulla base dei loro studi preclinici, i ricercatori affermano che lo spray nasale ad ampio spettro è di lunga durata, sicuro e, se convalidato nell''uomo, potrebbe svolgere un ruolo chiave nella riduzione delle malattie respiratorie e nella salvaguardia della salute pubblica contro nuove minacce. "La pandemia COVID ci ha mostrato cosa gli agenti patogeni respiratori possono fare all''umanità in un tempo molto breve; questa minaccia non è scomparsa", ha dichiarato Jeffrey Karp, professore di anestesiologia al Brigham and Women''s Hospital e coautore dello studio. "Non solo dobbiamo affrontare l''influenza stagionale, ma ora abbiamo anche il COVID", ha continuato Karp. L''influenza e le infezioni da COVID-19 causano ogni anno migliaia di decessi e centinaia di migliaia di casi di malattia grave. Le infezioni più lievi causano un disagio significativo, con conseguente perdita del lavoro o della scuola.

SaluteMia: adesioni 2025 aperte, copertura infortuni inclusa per tutti gli iscritti

SaluteMia apre le adesioni per la copertura annuale 2025. Come novità, la mutua sanitaria integrativa dei medici e degli odontoiatri ha aggiunto all’offerta una copertura infortuni gratuita per tutti gli iscritti. SaluteMia, nata dall’iniziativa di Enpam e dei principali sindacati medici, permette di creare una “rete di protezione” socio-sanitaria per se stessi e per i propri familiari. La mutua offre misure di prevenzioneassistenzaprestazioni sanitarie e socio assistenziali in tutte le fasi di tutela della salute degli iscritti. Un modo per mettere al sicuro la propria salute, nel presente e per il futuro. Proteggere se stessi e i propri cari Aderire alla società di mutuo soccorso “fatta dai medici per i medici” permette di integrare l’offerta del Servizio sanitario nazionale e avere una sicurezza in più sui tempi e sulle prestazioni. SaluteMia, infatti, permette, attraverso 6 Piani sanitari, pensati per le diverse esigenze dei professionisti in camice, di costruire una tutela su misura per se stessi e per i familiari del proprio nucleo (coniugi o conviventi, figli, genitori), ma anche per i familiari non conviventi e per le loro rispettive famiglie. Per garantire a tutti una serie di tutele aggiuntive in caso di visite specialistiche, esami diagnostici, ricoveri, prestazioni ospedaliere o extraospedaliere e molto altro. Un’occasione importante per tutelare i propri cari: ad esempio un figlio piccolo, un figlio che parte per fare l’Università in un’altra città, ma anche i genitori che diventano anziani. Inoltre, SaluteMia assiste i propri iscritti anche nei momenti lieti e significativi della vita, come in caso di gravidanza e quando c’è un nuovo arrivo in famiglia. Come accennato, la mutua “fatta dai medici per i medici” offre a tutti gli iscritti, senza costi aggiuntivi, anche una copertura infortuni, valida per eventi sia in ambito lavorativo che extraprofessionale, in Italia o all’estero.   Le tutele sotto l’ombrello di SaluteMia SaluteMia non è una semplice assicurazione, ma una mutua integrativa di categoria, senza scopi commerciali o di lucro, che offre una copertura ad ampio raggio, in Italia e allestero. Per aderire non sono previste barriere di età o salute e i soci possono restare iscritti anche in caso di eventi gravi. I Piani sanitari garantiscono copertura dalle spese mediche per un ampio ventaglio di prestazioni e, oltre alle molte tutele di base, agli iscritti vengono offerte una serie di garanzie mutualistiche aggiuntive gratuite: come misure e indennità a sostegno della genitorialità, la copertura “critical illness”, che dà un supporto economico di almeno 4.000 euro in caso di patologie gravi, voucher per visite di prevenzione in ambito cardiologico, odontoiatrico e geriatrico, la possibilità di adesione diretta per gli universitari, con piani dedicati e scontati, oltre a borse di studio per i più meritevoli. Aderire a SaluteMia permette inoltre di abbassare le tasse, dal momento che il contributo associativo versato è detraibile fino a 1.300 euro l’anno. “Noi operatori della sanità ci dedichiamo con professionalità e impegno ai nostri pazienti, ma è fondamentale che impariamo a tutelare al meglio anche la nostra salute e quella dei nostri cari”, commenta Gianfranco Prada, medico odontoiatra e presidente di SaluteMia. “Aderire a SaluteMia – aggiunge Prada – è quindi una preziosa opportunità per programmare da subito la migliore tutela socio-sanitaria e garantirsi un presente e un futuro sereni”.   Per iscrizioni e informazioni Si possono consultare nel dettaglio tutte le offerte e le novità di SaluteMia sul sito www.salutemia.net, dove è anche possibile iscriversi, aderire ai Piani sanitari e trovare le Guide e le regole di accesso ai sussidi. Per qualsiasi chiarimento, informazione e per le adesioni il personale di SaluteMia è disponibile presso gli uffici di Roma, in via della Mercede 33 e telefonicamente al numero 06.21.011.350. Per avere informazioni è anche possibile scrivere alla email info@salutemia.net oppure per aderire è disponibile la email adesioni@salutemia.net.  

I ‘superbatteri’ prosperano su rifiuti di plastica

(da AGI)  Virus patogeni e batteri resistenti agli antibiotici prosperano sui rifiuti di plastica. Il rischio biologico di questa "plastisfera", formata dai miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica, non dovrebbe essere trascurato negli sforzi per affrontare la crisi dell''inquinamento. E'' quanto emerge da un articolo pubblicato sulla rivista 'Nature'. L''ubiquità dei rifiuti di plastica fa sì che la plastisfera copra vaste distese di acqua e terra. Finora sono stati generati più di 7 miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica a livello globale, circa l''80% dei quali si è accumulato nell''ambiente. Poiché vengono generati sempre più rifiuti di plastica e si degradano molto lentamente, la plastisfera si sta espandendo rapidamente, un luogo ideale per la colonizzazione da parte di microrganismi, che tendono ad attaccarsi a una superficie. Sono state trovate più di 80mila diatomee in un centimetro quadrato della plastisfera marina. Un grammo di plastica marina può ospitare dieci volte la biomassa microbica di un metro cubo di acqua oceanica aperta. Le plastiche sono composte da - e assorbono - una varietà di composti che possono fungere da nutrienti per i microbi, che a loro volta possono influenzare i processi di ciclo biogeochimico sulla terra e nell''acqua. I microbi della plastisfera possono essere una parte importante dei cicli del carbonio e dell''azoto, ad esempio, e potrebbero guidare la produzione di gas serra, tra cui anidride carbonica, metano e protossido di azoto. E la plastisfera ospita una varietà di patogeni, tra cui virus e batteri resistenti agli antibiotici che influenzano la salute di piante, animali ed esseri umani.

Bilancio Sociale Enpam 2024. In Italia più medici donne che uomini

(da enpam.it)    Le donne medico in attività sono più dei loro colleghi uomini. La tendenza già in atto da diversi anni, si è definitivamente consolidata statisticamente facendo segnare uno storico sorpasso. È questo uno dei dati più rilevanti contenuti nel Bilancio Sociale 2024 dell’Enpam, l’ente previdenziale di medici e odontoiatri. Nel documento si evidenzia come il rapporto di genere nella professione medica e odontoiatrica, si sia attestato al 50,1 per cento per la componente femminile contro il 49,9 per cento dei maschi (dato rilevato al 31 dicembre 2023). Il sorpasso riguarda l’intera platea dei medici e dei dentisti in attività in Italia, cioè tutti i professionisti che contribuiscono alla Quota A Enpam. Il vantaggio a favore delle donne è destinato inevitabilmente a crescere ulteriormente nei prossimi anni se si considera che tra i camici bianchi che hanno iniziato la professione medica o odontoiatrica nel 2023 (nuovi iscritti alla Quota A Enpam), ben il 59 per cento è donna a fronte del 41 per cento di uomini. “Il futuro della professione medica e il destino stesso del Servizio sanitario nazionale si scriveranno con l’azione delle donne e con la loro capacità di prendersi cura. Una sfida importante che potrà diventare chance di rilancio per il Paese e per la società” ha commentato Alberto Oliveti, presidente dell’Enpam. Nel nuovo Bilancio sociale dell’ente di previdenza dei medici e dei dentisti non si parla però solo di femminilizzazione della professione. Il primo capitolo è dedicato a raccontare l’identità e la natura giuridica della Fondazione. Inoltre, vengono descritti i suoi organi di funzionamento e il suo modello organizzativo e di controllo. Si passa poi, nel secondo capitolo, a descrivere l’organizzazione dei fondi di previdenza con un focus sulle guide dedicate al percorso professionale dei medici dalla laurea alla pensione. La terza parte del Bilancio sociale è invece dedicata all’assistenza. In questo capitolo vengono presentati tutti i sussidi erogati dalla Fondazione, le tutele garantite in caso delle sempre più ricorrenti calamità naturali, le borse di studio assegnate agli studenti. E ancora: l’assistenza sanitaria, le convenzioni finanziarie e commerciali, l’accesso al credito agevolato, con particolare riguardo ai mutui Enpam. L’ultimo capitolo è riservato a sottolineare l’impegno dell’Enpam nel mettere in campo pratiche in linea con la sostenibilità. Si va dagli investimenti ESG a quelli mission related, passando per l’approccio One Health. Tra i vari focus presenti in questa parte del Bilancio Sociale, c’è quello dedicato alla piattaforma digitale Tech2Doc, che guarda alla medicina del futuro. Il bilancio sociale è consultabile a questo LINK https://www.enpam.it/bilancio-sociale-2024/

Forlì. Ricerca medici per manifestazioni sportive

Buongiorno: sono Gabriele Obino, referente per educazione fisica e motoria dell'Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditorato agli studi) di Forlì. Vorrei chiedere la possibilità di essere contattato dai Medici vostri iscritti al fine di poter garantire adeguata assistenza sanitaria per tutte le manifestazioni sportive che questo Ufficio organizza durante l'anno scolastico per le Competizioni Sportive Scolastiche (indicativamente tra i 25 e 30 eventi ogni anno). recapiti telefonici: Ufficio: 0543.451351  

ONSEPS QUESTIONARIO CONTRO VIOLENZA MEDICI E ODONTOIATRI 2024

L’ONSEPS, nell’ottica della fattiva collaborazione e al fine di procedere alla rilevazione dei dati utili alla stesura della Relazione ONSEPS 2024, ha predisposto, come per lo scorso anno, un apposito questionario che ciascun Ordine territoriale dovrà somministrare ai rispettivi iscritti. Le risposte al questionario, compilato dagli iscritti in forma anonima – entro il 31 ottobre p.v. –, confluiranno sulla piattaforma predisposta dalla FNOMCeO e saranno raccolte in un unico database che la FNOMCeO stessa trasmetterà all’Ufficio di coordinamento e supporto dell’ONSEPS, come richiesto dal Ministero. questionario_violenza_contro_medici
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