Varate le linee guida per la parodontite

(da DottNet)   La parodontite è una malattia cronica complessa e come tale va trattata, con un approccio olistico che includa sia un cambiamento di stili di vita da parte del paziente, sia terapie adeguate, mirate e basate su solide evidenze scientifiche, e successivamente cure di supporto per la prevenzione secondaria.    È il cuore delle linee guida mondiali per il trattamento della parodontite, le più rigorose ad oggi, perché coniugano l'evidenza scientifica con l'esperienza clinica che rende possibile tradurle in pratica, spiega all'ANSA Maurizio Tonetti dell'Università di Hong Kong e della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIDP).

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Precisazioni su prescrizione del farmaci AVK ai sensi della Nota 97

Gentilissimi, ad integrazione di quanto riportato in nota a firma della DG CPSW, si specifica che relativamente ai farmaci AVK la compilazione della scheda da parte dei MMG è richiesta al momento solo per i nuovi pazienti, in attesa di consolidare il percorso e di avere a disposizione uno strumento di registrazione elettronico. Grazie e cordiali saluti

Valentina Solfrini

Professional Area Farmaco e Dispositivi Medici

Servizio Assistenza Territoriale

Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare

Regione Emilia-Romagna

valentina.solfrini@regione.emilia-romagna.it

Coronavirus: gruppo sanguigno “A” piu’ a rischio, gruppo “0” più protetto, Bicocca in studio internazionale

(da Fimmg.org e AdnKronos salute)   Super-archivio italiano 'Storm' su pazienti Covid-19 alla base di un articolo Nejm, gruppo 0 più protetto. Avere un gruppo sanguigno piuttosto che un altro può fare la differenza quando ci si ammala di Covid-19: il gruppo A è associato a un rischio più alto di sviluppare l'infezione in forma grave, mentre il gruppo 0 è correlato a un pericolo più basso.  E' quanto emerge da uno studio pubblicato sul 'New England Journal of Medicine', un lavoro internazionale che parla italiano. Nella ricerca ha avuto infatti un ruolo chiave l'università degli Studi di Milano-Bicocca, insieme all'Asst di Monza, con il super-archivio 'Storm' che raccoglie dati clinici, diagnostici, terapeutici e campioni biologici dei pazienti contagiati da coronavirus Sars-CoV-2 ricoverati all'ospedale San Gerardo di Monza e al presidio di Desio. Il progetto Storm (Studio osservazionale sulla storia naturale dei pazienti ospedalizzati per Sars-CoV-2) - coordinato da Paolo Bonfanti, professore associato di Malattie infettive in Bicocca - è dunque alla base dell'articolo che sul 'Nejm' mette nero su bianco il legame fra gruppi sanguigni e criticità di Covid-19, frutto di una collaborazione tra centri di ricerca clinica italiani e spagnoli e genetisti tedeschi e norvegesi.   "Covid-19 - sottolineano da Bicocca e San Gerardo - è un'infezione grave che ha causato centinaia di migliaia di morti e di cui ancora poco si conosce, sia degli aspetti patogenetici sia dei fattori correlati a un'evoluzione più grave della malattia e a una maggiore suscettibilità" a svilupparla. "Da qui l'importanza dei cosiddetti 'Genome Wide Association Study (Gwas)', studi genetici in cui viene analizzato tutto il genoma del numero più ampio possibile di persone affette da una particolare patologia per determinare se specifiche varianti genetiche si associno a sottogruppi particolari di pazienti, come ad esempio a quelli con la malattia più aggressiva e progressiva". Nella ricerca che appare oggi sul 'Nejm' sono state analizzate le sequenze geniche di 1.610 pazienti Covid ricoverati in 3 ospedali italiani e 4 spagnoli, tutti con insufficienza respiratoria, e in 2.205 persone senza malattia (gruppo controllo). Il risultato principale dello studio è appunto "una forte associazione tra gruppi sanguigni AB0 e la tendenza ad avere un quadro clinico più severo. Il lavoro - riferiscono gli studiosi - dimostra che il gruppo sanguigno 0 è associato a un rischio più basso di sviluppare un'infezione clinicamente grave, mentre il gruppo sanguigno A è associato a un rischio più elevato". "Le ragioni alla base di questo differente profilo di rischio saranno da approfondire con studi dedicati - sottolineano gli autori italiani - ma i risultati dello studio pongono un tassello importante verso la comprensione dei meccanismi patogenetici di una malattia la cui complessità costituisce una delle sfide più importanti della medicina moderna".

Fase 3, Balzanelli (Sis 118): serve un fascicolo sanitario nazionale

(da Doctor33)   «Evitiamo di costruire una "babele sanitaria" ed espandiamo in modo funzionale i moduli delle Centrali operative del 118 esistenti, senza crearne altre aggiuntive»: a chiederlo è Mario Balzanelli, presidente nazionale della Società italiana sistemi (Sis) 118, che nei giorni scorsi ha presentato alcune proposte nell'audizione bicamerale "Semplificazione dell'accesso dei cittadini ai servizi erogati dal Servizio sanitario nazionale". Balzanelli spiega di aver messo in evidenza tre punti chiave: «Oltre alla necessità di semplificare, anziché duplicare le funzioni già esistenti nelle Centrali operative, è necessario tornare a un numero unico di emergenza; inoltre si chiede di creare un fascicolo sanitario elettronico nazionale, di sintesi estrema, che possa essere messo a disposizione del 118». «La Centrale 118 è l'unica sempre attiva h24, ed è alle prese con un numero altissimo di richieste - approfondisce Balzanelli -. Attualmente siamo già dotati di sistemi tecnologici avanzati e di grandi strutture, espandiamo i software e utilizziamo quelli, in modo da avere tutto sotto un'unica regia». Il presidente Sis non ritiene efficace la proposta già in campo, che prevede la creazione di nuove e diverse centrali operative di tele-medicina, di tele-monitoraggio, di tele-assistenza dei pazienti con Covid-19 in regime di isolamento, per pazienti cronici affetti da polipatologie clinicamente compromessi, per tele-consulto sulle acuzie minori, per i servizi di continuità assistenziale, secondo Balzanelli «comporterebbe una spesa ulteriore per gli italiani e una dispersione di servizi». Secondo punto focale è il ripristino dell'accesso diretto al Sistema di emergenza sanitaria territoriale mediante il numero 118. «La tragica esperienza di Covid-19 ha dimostrato la più assoluta inutilità e pericolosità di un doppio passaggio tra Centrali Operative per chi si trova in imminente pericolo di vita» commenta Balzanelli. Anche il fascicolo sanitario elettronico, condiviso a livello nazionale, per Balzanelli rappresenta un bene prezioso per il soccorso. «Dal momento che il 118 si occupa di condizioni del paziente in grave stato di necessità, deve essere elaborato un fascicolo essenziale elettronico, di estrema sintesi, che possa essere messo a disposizione del 118 in tutta Italia. Grazie alle informazioni condivise, in deroga alla legge sulla privacy, si potrebbe impostare subito una terapia in stato di emergenza». Balzanelli, a fronte della sua esperienza sul campo, ha avanzato richieste chiare che si augura trovino ascolto da parte delle Istituzioni: «Come Sis 118 riteniamo che la sanità debba proporre soluzioni chiare, trasparenti e inattaccabili dal punto di vista tecnico. Proseguiremo su questa strada informando e sensibilizzando anche i cittadini». Per quanto riguarda le misure di primo soccorso, da applicare ad esempio in spiaggia, l'epidemia Covid-19 ha cambiato anche le procedure necessarie per l'ostruzione delle vie aree e quelle per arresto cardiaco o annegamento: le manovre di rianimazione, infatti, possono esporre al contagio. Il messaggio che lancia il presidente nazionale del Sis 118 è che «la pandemia non deve scoraggiare i soccorritori occasionali dal mettere in pratica le manovre rianimatorie di primo soccorso; non poter effettuare la respirazione bocca a bocca non è un problema: già nel 2015 a livello mondiale è stato dimostrato che un massaggio cardiaco di buona qualità favorisce una ventilazione e un'ossigenazione del sangue adeguata». «Quello che auspico - aggiunge - è che i defibrillatori diventino obbligatori in tutti i lidi balneari, ma anche sul trasporto pubblico, nelle scuole e che vengano introdotti anche nei condomini». Balzanelli, come molti altri, teme che in inverno una nuova ondata di infezione si possa ripresentare: «Covid-19 risente favorevolmente del caldo e delle alte temperature che asciugano le droplet, e quindi nei Paesi dove il caldo è più secco in questo momento il problema è attenuato. In Brasile, ad esempio, c'è molta umidità e per questo il virus sta dilagando». Proprio per proteggersi dalle droplet, le goccioline emesse nel parlare e che possono trasportare il virus, il medico del 118 consiglia: «Utilizzate le visiere. Costano poco e consentono di proteggere gli occhi. Ce ne sono alcune molto sottili: si respira meglio rispetto alle mascherine e proteggono in maniera migliore».

Bonus affitti, come funziona per i professionisti

(da Enpam.it)  Buone notizie per medici e dentisti che nell’esercizio della propria libera professione utilizzano uno studio in affitto. Il decreto ‘Rilancio’ dello scorso 19 maggio ha infatti previsto l’introduzione di quello che è stato definito un “bonus affitti”, la cui efficacia è stata estesa anche alle attività di lavoro autonomo. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste, chi ne ha diritto e come fare per poterlo ottenere.
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Guardia Medica Turistica 2020 dal 19 giugno al 31 agosto cambia per garantire la salute di tutti: solo su appuntamento; no ad accesso diretto Ecco numeri e modalità

Il servizio di Guardia Medica Turistica quest’anno  cambia al fine di minimizzare e prevenire il rischio di contatti contro l’infezione da Covid 19.

Agli ambulatori dedicati ai turisti e alle persone che svolgono lavori stagionali nelle località turistiche romagnole, si potrà accedere solo telefonando ai numeri sottoriportati.

Per l’ambito riminese il numero da comporre è lo 0541.787461

Per l’ambito ravennate il numero da comporre è 800.244.244

Per l’ambito cesenate i numeri da comporre sono il 334.8874287 per la zona mare, mentre per la zona monti i numeri da comporre sono 337.1000476 dalle ore 8 alle ore 20 e 800.050.909 dalle ore 20 alle 8.

I medici  che risponderanno  effettueranno  una prima valutazione del paziente e lo indirizzeranno presso l’ambulatorio, opportunamente sanificato, più prossimo al luogo ove effettua la sua vacanza o dimora per l’estate, previo un appuntamento, o in alternativa, definendo una visita domiciliare anch’essa su appuntamento.

Gli operatori sanitari saranno dotati dei dispositivi medici, misureranno la temperatura prima dell’accesso all’ambulatorio a tutti i pazienti che, a loro volta ,dovranno essere obbligatoriamente dotati di mascherina.

Se ricorrono i presupposti d’urgenza verrà attivato il 118.

Una particolare procedura, interesserà gli ospiti di strutture alberghiere o all’aria aperta (camping) che in caso di sintomi influenzali dovranno immediatamente avvisare la direzione della struttura che a sua volta attiverà uno dei numeri sopra riportati o, in caso di urgenza, il 118.

Si ricorda infine che le prestazioni della Guardia Medica Turistica comportano un costo per gli assistiti che, invariato da diversi anni, è di 15 euro per le visite in ambulatorio e di 25 euro per quelle a domicilio e che il medico deve rilasciare regolare ricevuta.

Si allegano le locandine relative al servizio.

  SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA TURISTICA locandina_RIMINI SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA TURISTICA locandina_RAVENNA SERVIZIO DI GUARDIA MEDICA TURISTICA locandina_CESENA

Caso Dentix: CAO, necessario rendere obbligatorie le StP

(da Odontoiatria33)   I fatti sono ormai noti: 57 cliniche della catena Dentix hanno chiuso per il lockdown. E non hanno ancora riaperto, lasciando i pazienti senza cure odontoiatriche. Cure per le quali avevano versato un sostanzioso acconto, o si erano affidate a una finanziaria, che ora pretende il pagamento delle rate.

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Elevati livelli di caffeina e urati sembrano proteggere dal Parkinson

(da M.D. Digital)   Caffeina e urato, due purine di interesse biologico sono risultate associate a un ridotto rischio di malattia di Parkinson: un’analisi dei dati relativi ad alcuni biomarcatori condotta dall’università di Harvard mostra infatti che bassi livelli di consumo di caffeina e bassi livelli di urato nel sangue sono inversamente associati alla malattia di Parkinson, rafforzando i legami tra le due purine e la malattia neurologica.

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Chiarimenti sul ‘bonus’ di 50 crediti Ecm

(da Quotidiano Sanità)   Nei giorni scorsi la Camera ha convertito in legge il Decreto Scuola. Un testo che ha destato interesse, polemiche e non poche perplessità anche nel mondo sanitario a causa dell'inserimento di un 'bonus' di 50 crediti Ecm per l'anno 2020 in favore di medici, odontoiatri, infermieri e farmacisti.
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COVID-19 – Le conseguenze polmonari a lungo termine

(da Univadis)  Le conseguenze polmonari a lungo termine di COVID-19 sono al momento speculative e andrebbero indagate con appropriati studi prospettici.   Chiarire rapidamente se coloro che sopravvivono alla malattia sviluppano fibrosi polmonare permetterebbe di fornire cure adeguate e disegnare interventi per prevenire una seconda ondata di mortalità associata a questa pandemia.

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Covid. In un mese e mezzo oltre 50 mila chiamate al Numero verde di supporto psicologico

(da Quotidiano Sanità)  Sono oltre 50mila le telefonate arrivate, con un vero e proprio picco di chiamate giornaliere durante il lockdown, al numero verde di supporto psicologico 800.833.833, attivato circa un mese e mezzo fa dal ministero della Salute e dalla Protezione Civile per l'emergenza Covid-19. Un servizio gratuito, attivo tutti i giorni dalle ore 8 alle 24, nato per fornire suggerimenti e supporto per aiutare a gestire l'ansia, lo stress e il disagio psicologico legato all'epidemia e all'adozione delle stringenti misure di isolamento sociale. Il servizio, che proseguirà fino alla fine di giugno, ha registrato un alto grado di soddisfazione degli utenti in questo mese e mezzo di attività: il 95,5 % degli utenti ha ritenuto soddisfatte le aspettative e il 96,5 % ha dichiarato di aver ricevuto tutte le informazioni richieste. A chiamare molti anziani (28,9%), ma è significativo anche il numero di studenti (9,8%). L'età media è attualmente di 49 anni, qualche anno in meno di quella che caratterizzava le chiamate durante la fase di lockdown (52 anni). Le motivazioni di chi utilizza il servizio sono legate a stati ansia (14%), depressione (13%) o più frequenti stati di preoccupazione generalizzata e altre problematiche pregresse emerse a causa dell'emergenza (oltre il 40%). Merita attenzione il dato di persone con problemi di irritabilità (2%), con disturbi del ciclo sonno-veglia (2%) e con problemi di relazione (1,2%). Con la fine del lockdown è raddoppiato il numero di persone che hanno chiamato per ricevere sostegno nell'elaborazione di un lutto (dal 1,6% al 3,2%) non necessariamente legato al Covid-19.

Punteggi rischio CVD: possibile sottostima danno in donne con ischemia

(da MSD Salute e Reuters Health)  I punteggi di rischio per malattie cardiovascolari comunemente usati non riescono a predire con accuratezza il manifestarsi di eventi cardiaci avversi maggiori (MACE) in donne con evidenze di ischemia e non affette da malattia ostruttiva delle arterie coronarie. L’evidenza emerge da una review condotta dall’Heart Center presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles.   I ricercatori hanno esaminato i dati relativi a 935 donne con segni e sintomi di ischemia reclutate per la valutazione WISE (Women's Ischemia Syndrome Evaluation). 567 donne non presentavano una malattia ostruttiva delle arterie coronarie all’angiografia.   Di queste, 433 avevano dati di rischio disponibili per sei punteggi comunemente usati: Framingham Risk Score (FRS), Reynolds Risk Score (RRS), Adult Treatment Panel III, Atherosclerotic Cardiovascular Disease, Systematic Coronary Risk Evaluation e Cardiovascular Risk Score 2.
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Con il lockdown 630mila fumatori in meno

(da DottNet)   Il lockdown è stata un'occasione per smettere di fumare per 630mila persone, ma chi non ce l'ha fatta in molti casi ha aumentato il numero di sigarette fumate, e molte persone hanno iniziato ad usare le sigarette elettroniche o i prodotti a tabacco riscaldato. Le luci e le ombre sono state evidenziate da uno studio dell'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l'Istituto Mario Negri, l'Università Vita-Salute S. Raffaele, l'Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete Oncologica (Ispro) e la Doxa, presentato in vista della Giornata Mondiale senza tabacco del 31 maggio.
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L’uso di massa delle mascherine è un simbolo di solidarietà sociale

(da DottNet)   L’uso di mascherine di massa è sostenuto da principi basilari di sanità pubblica: può apportare benefici limitati al singolo individuo ma grandi benefici alla popolazione, come è per le cinture di sicurezza.  Inoltre, produce risultati solo se le mascherine sono indossate dalla maggior parte delle persone, come l’immunità di gregge dopo vaccinazione. Mascherine di tessuto possono essere sufficienti per controllare le fonti di infezione, ma va ricordato che indossare la mascherina può creare un falso senso di sicurezza, mentre rimangono di primaria importanza altri metodi di controllo delle infezioni, come il distanziamento sociale e il lavarsi le mani: indossare la mascherina è comunque complementare a queste misure, potendo controllare il rischio alla fonte, in assenza di vaccini COVID-19, e può anche essere utile per il controllo dell’epidemia di influenza stagionale. (NOTA: in Italia, ai fini del contenimento della diffusione del virus, è fatto obbligo di usare protezioni delle vie respiratorie nei luoghi chiusi accessibili al pubblico - DPCM 26 aprile 2020).

(Kar Keung Cheng, Tai Hing Lam, Chi Chiu Leung - Wearing face masks in the community during the COVID-19 pandemic: altruism and solidarity  The Lancet, 2020   DOI: https://doi.org/10.1016/S0140-6736(20)30918-1 )

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