Convivere con COVID-19. Una proposta per riaprire l’Italia, gestendo in modo sicuro la transizione da pandemia a endemia
L'hanno messa a punto il virologo Roberto Burioni insieme a diversi esperti e con la sottoscrizione di Fnomceo, Enpam e Fimmg, nonchè della Società italiana di virologia e la Società italiana di malattie infettive e tropicali. La proposta si basa sulla creazione di una struttura di monitoraggio e risposta flessibile con capacità e risorse per poter eseguire un altissimo numero di test sia virologici che sierologici e di una Struttura di sorveglianza centrale potenziata presso l’ISS. Il tutto con aperture e nuovi lockdown a secondo dell'evoluzione dell'epidemia Leggi l'articolo completo al LINK
Covid-19, il punto dell’avvocato sulle responsabilità istituzionali nel non aver armato i Mmg.
Servizio gratuito di consulenza specialistica online e riabilitazione respiratoria a distanza rivolto a paziente con infezione COVID-19 ion silamento domiciliare e in post-degenza
Coronavirus, a medici e infermieri morti in servizio stesso indennizzo poliziotti caduti
(da Adnkronos Salute) - "Tutti ci dicono che siamo eroi, ma intanto 107 medici sono morti, come pure 28 infermieri. Allora serve una proposta di legge che tratti gli operatori sanitari morti in servizio esattamente come i poliziotti morti sul campo, riconoscendo le stesse indennità". A sollecitare la politica a intervenire è Antonio Rebuzzi, professore di Cardiologia all'Università Cattolica di Roma e direttore della Terapia intensiva cardiologica del Policlinico Gemelli, che insieme all'Adnkronos Salute e al canale tv su Sky Doctor's Life (seguito da circa 100 mila medici e farmacisti italiani) chiede con forza al mondo politico di intervenire "con una proposta di legge che dia a medici e infermieri morti mentre erano impegnati a contrastare Covid-19 le stesse indennità dei poliziotti uccisi in servizio". "Siamo eroi? Alcuni colleghi sono morti alla soglia della pensione, altri richiamati in servizio, altri ancora quando avevano tutta la vita davanti. Dunque lo Stato - insiste Rebuzzi - deve riservare a questi operatori sanitari e alle loro famiglie lo stesso trattamento dei poliziotti morti in servizio: una somma agli eredi di questi colleghi, medici e infermieri caduti perché stavano facendo il proprio dovere. Vorrei proprio sapere chi sarà contrario, e soprattutto perché", conclude il cardiologo, prima di andare a 'bardarsi' per entrare in servizio come ogni giorno in ospedale.
Mascherine, come aumentare la loro durata di utilizzo
(da M.D.Digital) A causa della carenza di mascherine chirurgiche un gruppo di ricercatori si è attivato per trovare sistemi che ne possano aumentare la durata di utilizzo. In condizioni normali infatti una maschera chirurgica ha un ciclo di vita di circa 4 ore. Uno dei fattori che limita la durata utile effettiva della maschera chirurgica è l'elevata umidità dell'aria espirata dell'utilizzatore e l’emissione di goccioline di saliva che determinano un aumento dell'umidità nelle maschere. Con una duplice conseguenza, una crescita batterica e una irritazione cutanea. Una soluzione semplice ma a quanto pare estremamente pratica è quella di fare ricorso ai semplici tovaglioli di carta, di larghissima diffusione nella quotidianità di tutti, con un alto potere di assorbimento e un prezzo popolare. Corredare la mascherina chirurgica con un tovagliolo di carta riduce in modo significativo la quantità di vapore acqueo e lo assorbe insieme alle goccioline di saliva emesse dall’utilizzatore. Il tovagliolo di carta va opportunamente piegato a metà, formando un rettangolo che andrà quindi posizionato all'interno e al centro della mascherina che potrà quindi essere indossata. La sostituzione del tovagliolo ripiegato va fatto ogni 30 minuti o quando si inizia ad avvertire disagio. In questo modo è possibile aumentare la resistenza della mascherina chirurgica all’umidità e attenuare le irritazioni cutanee che derivano da un suo uso costante. Scaricando il pdf del lavoro è possibile vedere le figure che illustrano le modalità dell’uso di tovaglioli di carta con le mascherine chirurgiche.
(Yu N, et al. One more paper towel, longer protection. J Am Acad Dermatol 2020; doi: https://doi.org/10.1016/j.jaad.2020.03.064)
RIAPERTURA STUDI E ATTIVITA’ LIBERO PROFESSIONALI
Decreto Liquidità: come e chi può ottenere il credito previsto
(da Odontoiatria33) Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Liquidità approvato dal Consiglio dei Ministri, diventano operative le misure a supporto di imprese, artigiani, autonomi e professionisti. Per capire come, analizziamo le norme che in questa fase di emergenza dovrebbero consentire ad imprese e liberi professionisti, se necessitano, di avere più liquidità.
Abbiamo posto alcune domande ad Alessandro Terzuolo, dottore commercialista dello studio Terzuolo Brunero & Associati di Torino e Milano, consulenti fiscali AIO.
Cosa ne pensa del D.L. liquidità appena approvato? Sarà d’aiuto al settore dentale?
La sanità torni allo Stato
Naturalmente non credo che la proposta di riforma del Titolo V dei 5 Stelle, cui fanno eco anche le parole di Orlando (PD), avrà vita facile. Ma questa volta è diverso, tutti coloro che si opporranno dovranno stare molto molto attenti perché lo scontro politico su chi deve comandare sulla sanità, su come la sanità dovrà essere governata e organizzata come sistema, con il Coronavirus non avverrà più nel chiuso dei palazzi. Leggi l'articolo completo al LINK
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=83534&fr=n
Decreto imprese, bloccato il bonus da 600 euro per i medici. Ecco tutto quello che cambia per tasse e previdenza
Protezione Civile istituisce fondo in favore dei familiari dei sanitari deceduti. Sarà finanziato da donazioni liberali
È stato lo stesso capo della Protezione civile Angelo Borrelli ad annunciare di aver firmato il provvedimento durante la quotidiana conferenza stampa. Borrelli ha anche ringraziato pubblicamente la famiglia dell'imprenditore Diego Della Valle, che ha dato il via all'iniziativa alimentando il fondo Leggi l'articolo completo al LINK
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=83685&fr=n
In memoria dei tanti colleghi italiani e nel mondo morti di Coronavirus
Ieri sono morti altri quattro medici italiani. Il totale adesso è cento medici morti per coronavirus, solo nel nostro paese. A tutti i nostri colleghi deceduti durante questa epidemia vanno ogni giorno i nostri pensieri e le nostre preghiere. Da qualche giorno sul sito 'Medscape UK' viene pubblicato ed aggiornato costantemente l'elenco di tutti gli operatori mondiali della sanità deceduti per malattia da Coronavirus. Oggi, Venerdì Santo, crediamo giusto pubblicare il link a questo sito per ricordare e onorare tutti questi colleghi. Leggi la lunga lista al LINK
https://www.medscape.com/viewarticle/927976?nlid=134809_3903&src=wnl_exclsv_
Precisazioni su mascherine distribuite dall’Ordine
INPS: ULTERIORI PRECISAZIONI SU CERTIFICAZIONI
I tempi si allungano: avremo 6-8 mesi di regole scrupolose
da DottNet) L'epidemia corre a velocità diverse in Italia, con regioni nelle quali la curva ha iniziato la sua discesa, altre in cui la curva ha raggiunto un plateau dal quale non accenna a scendere e altre ancora in cui il picco non è stato raggiunto. Per questo è presto per pensare a un allentamento delle misure in tempi rapidi e la fase 2, quando arriverà, sarà probabilmente lunga.
Coronavirus. Ecco perché è giusto prevedere uno scudo penale e civile, sia per gli operatori che per le aziende sanitarie, senza dimenticare la solidarietà per i cittadini vittime del virus
Enpam, i 600 euro sono cumulabili con bonus da 1000
Coronavirus. Il Comitato tecnico scientifico “boccia” test sierologici per la diagnosi: “Non sono ancora affidabili, da usare solo per indagini epidemiologiche della circolazione virale”
Il verdetto nell’ultima circolare del Ministero della Salute diffusa oggi. “I test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG specifici per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’OMS”. Via libera invece ai test molecolari rapidi. Leggi l'articolo completo al LINK http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=83565&fr=n
Gestione dei certificati INAIL per malattia da Coronavirus. Il Medico di Medicina Generale è responsabile della chiusura dell’infortunio
A seguito di un formale interpello da parte nostra ai servizi Medicina del Lavoro ospedalieri di Forlì e Cesena, questa è stata la risposta ricevuta:
Abbiamo sentito la collega della Direzione Regionale INAIL dottoressa Loredana Lombardi che ci ha comunicato che la chiusura dell'infortunio a rischio biologico COVID è a carico del medico di Medicina Generale in quanto è il medico che gestisce il quadro clinico dell'assistito è che può decidere di mantenere in infortunio il lavoratore anche dopo l'accertamento di negatività del secondo tampone (chiusura della quarantena) in caso di un suo non completo recupero psico-fisico. La dottoressa Lombardi ci ha inoltre comunicato, in questa evenienza e per quanto sopra esposto, che per la patologia COVID l'INAIL non effettuerà la chiusura del suddetto infortunio. La mia collega Medico Competente di Forlì ha già comunicato i contenuti di questa e-mail al dottor Michele Gaudio. Allego anche recente circolare INAIL sulla gestione dell'infortunio. (allegata in fondo al testo)
Sempre disponibili per qualsiasi confronto sull'andamento dello stato di salute dei nostri operatori sanitari in quarantena e sul programma inerente i tamponi di controllo per la sua chiusura ( guarigione del paziente/operatore sanitario) porgo cordiali saluti.
Dottor Andrea Sirri - Cesena
circolare INAIL n 13 del 3 aprile 2020